Mi dicono che sono la solita incontentabile. Che ho sempre 'la nostalgia dell'altrove'.
Forse è vero. Ma è anche vero che appena realizzo un progetto ce n'è subito pronto un altro, anzi più di uno e devo vedere quale è più urgente per me.
A cominciare da marzo siamo diventati prigionieri delle nostre case e dei nostri sogni. Tutto quello a cui siamo stati costretti a rinunciare è diventato all'improvviso indispensabile e urgente e per questo abbiamo cominciato a soffrire. I bravi hanno cominciato ad apprezzare ciò che avevano e a desiderare solo quello. Gli stolti si sono attaccati avidamente ai desideri irrealizzabili e hanno sofferto pene indicibili.
Io ho goduto leggendo i racconti di viaggio riproposti per l'occasione. Ho sognato in compagnia insomma.
Anche questa estate ho viaggiato molto, attraverso le storie e i post pubblicati, senza invidia ma con tanta gratitudine verso chi raccontava luoghi e vacanze con dovizia di particolari. Soprattutto chi, restando a casa propria, ha saputo raccontare il proprio territorio, facendoci conoscere bellezze sconosciute. Questo mi è servito per prendere nota per quando potremo viaggiare di nuovo.
Inoltre la realizzazione della nuova casa ha fatto si che ... rimandassimo per un pò le spese dei viaggi. Quindi confido molto in futuro nell'offerta di sponsor che hanno bisogno di qualcuno che racconti luoghi e prodotti ... ebbene do subito la mia disponibilità.
I viaggi che sogno da sempre sono:
l'India, la mia amata India, che mi ha sempre affascinata. Prima o poi ci andrò. Questo è sempre stato uno dei miei progetti più ambiziosi, mai realizzato per mancanza di tempo, denaro e compagnia. Poi si è realizzato in parte quando mio figlio è partito per fare volontariato due mesi a Calcutta. Mi ha raccontato meraviglie e cose meno belle, lui che ha lo sguardo pratico e non sognante come me, è tornato con 5 chili di meno su un corpo che è già esile di suo, e con un senso di avversione su come le
Il Coast to coast sulla Route 66 con una macchina decappottabile e il foulard incrociato come in Thelma e Louise.
E la mia adorata Islanda.
Durante il lockdown sono stata rapita dalle infinite e meravigliose stagioni di Vickings, dove ho conosciuto personaggi, pare, realmente esistiti, come Ragnar Lothbrok, Lagherta, Floki (che pare abbia scoperto la terra di Islanda). Ancora non ne sono fuori del tutto, sono in perenne astinenza e ogni tanto rivedo qualche episodio. Ma li mi sono beata di questi luoghi selvaggi, con geyser impressionanti, vulcani imprevedibili, terre verdi e ricchissime di acqua. E in parte è stato appagato il mio desiderio. e poi vado a leggermi anche i racconti di Ezio Totorizzo, che tempo fa ha fatto un tour che mi ha fatto rosicare di brutto.
Ora, in preda alla perenne inquietudine che mi contraddistingue, alla mia voglia di muovermi e viaggiare, organizzo viaggi che farò, guardando foto, scegliendo mete e guardando ciò che si trova online. Ci sono infinite proposte ma sul sito Web di Voyage Privè ho trovato già tutto organizzato. Per darvi un'idea prenderò di li anche qualche bella foto e allora si che mi capirete.
Ho bisogno di aria fredda, dell'incanto di una cascata in un luogo incontaminato, di una passeggiata nel verde di strade selvagge, dello stupore di case riscaldate solo dall'acqua calda che sgorga spontanea dal sottosuolo, della magia delle aurore boreali e di sapori nuovi da scoprire.
Avrei voluto postare anche qualche ricetta ma mi sono resa conto che dovrò prima assaggiarla per poterla riprodurre e consigliarla. Quindi ora vi lascio e rimando a quando potrò vivere questo mio sogno e allora si che farò sognare anche voi.
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