Ce l'ho fatta. Finalmente.
Erano anni che provavo a fare la cotognata. Da quando l'ho ripescata nella mente durante una serata tra amici. Parlavamo di piccoli negozi dimenticati che avevano reso felice la nostra infanzia, nel centro storico del mio paese. Li, appena avevamo qualche spicciolo, andavamo a comprare i 'Lupetti', 'formaggini di cioccolata', triangoli di cioccolata con pezzettini di nocciola, rivestiti di carta dorata e con sopra l'immagine di Ezechiele lupo, oppure le fragole di zucchero, gli anisini (zuccherini piccolissimi e colorati), i 'canlìn' (cannellini), simili per forma agli omonimi fagioli, ma fatti di zucchero e colorati anch'essi. I lacci di liquirizia, avvolti come una spirale, i bastoncini di liquirizia da sciogliere lentamente tra le labbra, che poi ti lasciavano i denti, la lingua e la bocca nerissimi.
E poi c'era la cotognata. Una fetta rettangolare, marrone/rosso chiaro, avvolta nella sua sottile plastichina, buona, tenera e dolce come un sogno. Da bambina non ne mangiavo tantissimo perchè di spiccioli ne avanzavano pochi, ma proprio per questo, ogni volta che potevo, mi gustavo queste prelibatezze con lentezza e ad occhi chiusi.
Poi, crescendo, si son chiusi i negozietti di Peppinella e Cinzella e anche quello di Mezza Recchia e con loro sono spariti anche quasi tutti questi dolci.
Ci ho provato per tanto tempo a preparare la cotognata, ma non ci sono mai riuscita. Anche perchè ci vuole pazienza e tempo. Pensavo di averne ma evidentemente non erano mai abbastanza.
Quest'anno invece ho deciso di cucinare meno, ma di insistere su cose inusuali che voglio e devo imparare per non dimenticare.
Ed ecco qui cosa son riuscita a fare.
La ricetta va raccontata più che limitata a pochi passaggi e all'elenco degli ingredienti che sono solo due.
Cotognata
1 kg di melecotogne (pulite, vedi sotto)
800 g di zucchero
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Lavare le melecotogne e metterle in una pentola capiente.
Aggiungere acqua fino a metà del livello della frutta.
Far cuocere per circa 20 minuti o fino a quando si bucano con facilità con una forchetta. Attenzione a non farle spappolare, e questo dipende dal tipo di melecotogne. Alcune cuociono anche in 10 minuti.
Far raffreddare e pulire i frutti eliminando buccia, torsolo ed eventuali impurità.
Con un frullatore ad immersione o con un setaccio ricavare una purea.
Pesarla e aggiungere lo zucchero. Far cuocere lentamente fino a quando si scurisce, per effetto dello zucchero che si caramella e sembra che stia iniziando ad attaccarsi sul fondo.
Versarla in una teglia foderata di carta da forno e lasciarla riposare per almeno due giorni, coperta con un velo o una tela bianca sottile.
Quando si sarà formata una superficie solida, passarla in forno per almeno mezz'ora a 100/120 gradi per farla asciugare anche sotto. Farla ancora riposare fino a quando si vede che si è compattata anche sotto. Tagliarla come si preferisce aiutandosi con uno stampino o con un coltello, passato nello zucchero semolato per facilitare l'operazione. Conservare in una scatola di latta o in un barattolo.
Perfetto per una giornata di amanti!
RispondiEliminanon ci avevo pensato. Grazie per l'idea.
EliminaAnna
Ciao, sembrano buonissimi, ma una volta cotti rimangono morbidi? Grazie :)
RispondiEliminaE' la prima volta che ti leggo e ti faccio i miei complimenti,
RispondiEliminanon per questo post ma proprio per tutto il blog e per come scrivi e fotografi....
grazie
grazie sei gentilissima.
EliminaE allora benvenuta a casa mia.
un abbraccio
Anna
Anche a me questa ricetta ricorda l'infanzia... mia madre la faceva sempre quando aveva le mele cotogne... che bontà!
RispondiEliminaAnche a me ricorda l'infanzia, ma solo ora ci son riuscita.
EliminaMeglio tardi che mai.
un abbraccio
Anna