Oggi è stata una giornata nostalgica. E fredda.
E' arrivata tanta aria freddissima e con lei la neve e il gelo che ha lastricato tutte le strade.
Oggi è l'Epifania e ogni anno rimpiango di non essere più bambina, quando abitavamo nella casa piccola nel centro storico, accanto alla chiesetta del Carmine. Eravamo ancora in due, io e mio fratello Stani e non era nato Massimo. La nostra casa era sempre pulita e odorava di bucato. Mamma lasciava scendere per strada mio fratello a giocare con i suoi amici, cosa che a me era sempre vietata perchè femmina e perchè dovevo aiutarla nei lavori in casa. Ed io restavo appesa alla ringhiera del terrazzino a guardare gli altri giocare e ridere.
Si giocava con i tappi delle bottiglie, con le biglie, con la buccia dell'arancia da lanciare al gioco delle 'chiangole'. Niente giocattoli. No. Quelli che avevamo li portava la befana. E li aspettavamo per tutto l'anno.
La notte che precedeva il giorno dell'epifania, c'era un misto di attesa, paura, sorpresa sospesa nell'aria, che durava fino al mattino presto. Avevamo una voglia incredibile mista a fifa di poter vedere questa vecchina che entrava in casa nostra e sobbalzavamo ad ogni piccolo rumore. E anzichè fare i coraggiosi che si alzano per sbirciare ci infilavamo ancora di più sotto le coperte, tappandoci le orecchie.
All'alba ci alzavamo e andavamo di corsa in cucina a guardare nello 'stufino'.
Ricordo ancora la bambola Bettina, il fustino della Lego, i guantoni da boxe e il fucile da cowboy per mio fratello.
Ma accanto ai giochi trovavamo sempre, sempre, anche una lettera della befana, con un sacchetto di 'cenere e carboni', in cui ci diceva che era stata troppo buona anche quest'anno, perchè in realtà non avevamo fatto proprio i bravi e ce lo ricordava con il monito dei carboni.
Una volta non trovammo niente, e tremenda fu la delusione, tanto da metterci a piangere.
Mia madre allora ci disse che forse la befana era stanca, o forse stava invecchiando e quindi aveva perso un pò la memoria e che dovevamo guardare bene per casa, e cercare e cercare ovunque.
Ma in tutta la casa non riuscimmo a trovare niente. Allora salimmo su per le scale che portavano in terrazza, dove c'era anche una piccolissima soffitta. E li, coperto da una vecchia tovaglia trovammo una fisarmonica e un cavallo a dondolo.
L'anno successivo il cavallo fu smontato per farne un pericoloso slittino per la neve, con cui scivolare in una delle discese più pericolose del nostro paese, quella che andava, manco a dirlo, direttamente al cimitero. Mio fratello ne prese tante da non provarci mai più a prendere iniziative così temerarie. E arrivò il momento di far trapelare una delle più dolorose verità della vita. Che la befana non esisteva e che quindi era il momento di smetterla con i giocattoli.
Ma noi continuammo ad appendere le calze, quelle nostre, le più grandi, sperando di trovare sempre qualcosa.
E la nostra Befana non ci ha mai deluso.
Io non ho saputo creare la stessa magia con i miei figli, perchè strada facendo è diventato più famoso Babbo Natale e la vecchina, si è dovuta accontentare un ruolo più marginale.
E ogni anno, me ne rammarico.
Qui continua a nevicare e le temperature stanno sfiorando i -5 gradi.
Fa un freddo di quelli che bisogna combattere da dentro, con zuppe buone e bollenti. E così oggi ho preparato un piatto caldo e sostanzioso che mi è proprio piaciuto tanto e che penso di rifare quanto prima.
Io in verità ho un pò esagerato con il peperoncino, ma nonostante ciò è stato gradito da tutti ed è finito.
Vi lascio come al solito la ricetta e vado a vedere se ancora continua a nevicare. Ciao alla prossima.
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Zuppa di verdure con ceci
Ingredienti
(per due persone)
500 g di verdure miste di stagione per minestrone
(per due persone)
300 g di ceci secchi
una costa di sedano, un pomodoro, due spicchi d'aglio, una foglia di alloro e un mazzetto di prezzemolo
500 g di verdure miste di stagione per minestrone
(due coste di sedano, due carote, una cipolla, un mazzetto di prezzemolo, due patate, un peperone, zucchine, verze, cavoli, ecc...)
tre cucchiai di olio extravergine di oliva
peperoncino fresco
un cucchiaio di parmigiano o di pecorino (facoltativo)
Procedimento
Mettere in ammollo i ceci dalla sera precedente. Sciacquarli e coprirli d'acqua. Aggiungere l'aglio, il sedano un pomodoro, il prezzemolo e una foglia di alloro. Salare e far cuocere lentamente fino a quando saranno diventati teneri. (circa 2 ore). Se non avete tempo o voglia comprare i ceci in scatola e procedere come su descritto (ci vorrà mezz'ora circa).
Lavare e sbucciare tutte le verdure. Tagliarle a pezzi piccoli o secondo il proprio gusto. Mettere l'olio in una pentola alta e versare tutte le verdure spezzettate. Far rosolare per un pò a fuoco medio. Salare e coprire il tutto con acqua calda superando di almeno tre dita il livello delle verdure. Coprire e far cuocere per un'oretta buona a fuoco medio basso. Aggiungere un pò di peperoncino e assaggiare per decidere se aggiungerne ancora un pò. Nel frattempo far riscaldare i ceci nel loro brodo vegetale.
Al momento di servire versare nei piatti fondi uno o due mestoli di minestrone e uno di ceci nel mezzo. (le dosi corrette dovrebbero essere 250 g di minestrone e 150 di ceci). Aggiungete un filo d'olio per piatto, un pò di formaggio se lo desiderate e buon appetito.
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