Ancora niente albero nè luci. Ma piano piano sta entrando in casa mia l’aria del Natale. Grazie all’entusiasmo che viene fuori dai blog che biscottano e panettonano di continuo. Che energia tutto intorno!
Fuori freddo, anzi freddissimo, sveglia presto al mattino, rassettata veloce a casa mia e via, a casa della mia mamma, dove oggi si da inizio alle danze, quelle che profumano di cartellate, pettole e cotto di fichi. Fuori l’attrezzatura, macchinetta della pasta, rotella dentellata e tre, quattro spianatoie grandi, in compagnia anche di una mia amica, si comincerà ad impastare tra nuvole di farina e ad arrotolare fascette dentellate e dorate, da friggere e profumare in vari modi.
In giro vedo solo alberi e palle e lucine che cominciano a luccicare. E a questo punto della festa mi tornano in mente, con nostalgia, i presepi, spesso dimenticati, delle nostre infanzie, quando le nostre mamme, nonne, sottolineavano in casa l’importanza del significato religioso di questa festa. In casa si preparava la Sacra Famiglia sotto un ramo di pino, che profumava di resina, si appendeva una stella che era cadente per tutto il periodo, nel senso che cadeva spesso e si riappendeva. Si distribuivano statuine fragili, a cui spesso mancava una gamba, un braccio, su un letto di muschio vero. Si creavano stagni con piccoli specchi e paperelle, e all’improvviso comparivano falegnami, pescatori, muratori, fornai, e tanti pastori che invadevano con i loro greggi infiniti il resto dello spazio, fino ad entrare nella grotta, dove la Madonna, san Giuseppe, bue, asinello e greppia vuota, iniziavano la magica attesa. Spesso le statuine erano di dimensioni diverse, perchè provenienti da anni e presepi diversi, ma era bello anche per questo perchè portavano con se il dono della continuità.
La mamma della mia mamma, nonna Domenichella, lavorava come bidella nella scuola elementare. Domenichella la bidella, amata da molti bambini, soprattutto quelli che sono stati da lei consolati durante le attese della mamma, fuori dalla classe, per i mal di pancia, o da quelli che ricevevano i panini dimenticati e portati in classe dai genitori. O da quelli che erano rimproverati per le scale incrociate dell’edificio, con amore, e non con l’acidità delle altre bidelle. E si, perchè questo ruolo, che ormai ha perso di poesia anche nel nome, ha costellato di ricordi, le infanzie di tutti i bambini. C’erano le maestre buone e quelle acide, c’erano le bidelle buone e quelle stronze. E anch’io me le ricordo…. E durante il Natale si allestiva a scuola un presepe grandissimo e per qualche anno ciascun bambino doveva portare una statuina per arricchirlo. Alla fine delle feste le statuine rimaste integre erano conservate in grandi scatole con la paglia per non farle rompere. Quelle rotte le raccoglieva mia nonna che le portava a casa e le conservava per il suo presepe. E io ero innamorata di tre Re Magi senza un braccio o senza una gamba, che si mantenevano pericolosamente in bilico a cavallo trattenuti da un fil di ferro che si incastrava… sotto… Conservo ancora questi Re Magi che, con altri Re Magi moderni,ancora ogni anno portano i doni nel mio presepe. E si, perchè io ci metterei tutte le Madonne che ho, tutti i san Giuseppe di diverse misure, quasi una grande famiglia allargata, a testimonianza di tutti i Natali passati nella mia vita, dalla mia infanzia ad ora. Ora che sono un pò lontana dallo spirito vero, quello religioso, ma che vorrei tanto tornasse in me.
E con questo spirito, di speranza, sono andata a passeggiare nei vicoli di San Gregorio Armeno, a Napoli, dove ho scoperto un mondo meraviglioso, fatto di passione, di arte, di fede popolare e di grande fantasia. Seguono, come un racconto, le foto che parlano da sole, anzi, porgendo l’orecchio si potranno ascoltare anche le mille voci di sottofondo che rendono magico questo posto.
E ora andiamo a fare le cartellate.
Che meraviglia quelle statuine...e la serie di portoncini e cancelli!
RispondiEliminachi ha perso lo spirito del presepe, qui lo ritrova!
Eliminaci sono mille idee e spunti per rientusiasmarsi
Il Natale sta entrando anche in casa mia...e nel mio blog! Complice il freddo e la voglia di far arrivare quanto prima il periodo natalizio (che adoro) son giorni che penso e ripenso ai menù da proporre ed agli adobbi da mettere... :) Complimenti per le foto, sono meravigliose, mettono allegria...
RispondiEliminasperiamo che lo spirito del Natale ci investa... ecco comincerò con il menù
Eliminaanche da me non è ancora entrato materialmente con luci e addobbi....ma i profumi iniziano a sentirsi da qualche giorno!!!!! anche io alle prese con dolci e vincotto!
RispondiEliminaBellissime queste foto Anna! E' da tanto che non vado a SpaccaNapoli sotto Natale!
qui da noi anche se fa freddo il sole non ci consente di entrare facilmente in un'atmosfera nordica, ma per chi, come me ha come canale preferenziale per le emozioni, il gusto e l'olfatto, ecco pronte le cartellate con il vincotto che siamo già nella festa.
EliminaE poi se porprio non ci riusciamo basta andare a fare un salto laddove le tradizioni resistono.
un abbraccio
Bellissime le foto, splendido il racconto. Grazie! .
RispondiEliminaL'Innominabile.
grazie Innominabile, ma palesati qualche volta!
EliminaDevo andarci, devo andarci, devo andarci!
RispondiEliminaA Napoli, intendo, a sentire quell'atmosfera. Intanto però mi consolo con le tue foto che tolgono il fiato e annuso il profumo di cartellate che arriva fino qui...
Grazie Anna, mi hai appena fatto entrare nello spirito del Natale di quest'anno!
grazie grazie.
Eliminae sentissi i profumi che si sprigionano dalle case in questo periodo!!!
ecco un altro spunto da prendere in considerazione per un altro post
un abbraccio
Il tuo presepe ricorda molto il mio: statuine vecchie, con pezzi mancanti e consumati dal tempo.
RispondiEliminaInvidio molto la tua giornata all'insegna dei vari dolci, in particolare le cartellate: ho stampato la tua ricetta e se mi avanza un pò di tempo (e la voglia di friggere!) le provo a fare con il miele
Ciao
Isabel
io ammiro quelli precisi, ma ammiro anche quelli un pò stortarelli, come i nostri.
EliminaHanno il sapore dei ricordi che portano con se.
Meraviglia, mi spiace di essermi persa questa via nel mio primo giro a Napoli!
RispondiEliminaAnche io ho tante statuine che si reggono con un fil di ferro, di gesso della mia nonna, le adoro, credo che siano le migliori! Un abbraccione!
ogni anno spaccanapoli è li ad aspettarci
Eliminae accende ogni anno gli animi!
provaci quest'anno o il prossimo.
un abbraccio
e buon presepe
Anna
il macellaio sembra verooooooooo!!!!!! quest'anno voglio portare Mietta a vedere i presepi, chissà quanto si divertirà.... certo poi... mangiare le pettole sarebbe fantastico, almeno per la mamma :-))) un baciooooo
RispondiEliminavedessi i cesti con le uova, i cesti con i pesci, le seggioline, le galline ecc ecc...
RispondiEliminaper le pettole vieni qui da me!
baci a tutti ma in particolare all'amore piccolo.
MERAVIGLIA!!!!LA PROSSIMA VOLTA CHE PASSI DALLE MIE PARTI....FAMMI SAPERE...CHE FINALMENTE TI CONOSCO....LO SO NON SIAM "AMICHE" MA TI SEGUO SILENZIOSAMENTE (O DOVREI DIRE DISCRETAMENTE )DA TEMPO... MI PIACEBBE ABBRACCIARTI E DIRTI QUANTO SIA MERAVIGLIOSO SPERIMENTARE LE TUE RICETTE ...LEGGERE I TUOI POST NEI QUALI MI SON PIU' VOLTE RITROVATA ...MA SOPRATTT A COLTIVARE UNA PASSIONE DIMENTICATA, L'AMORE PER LA CUCINA....;)
RispondiEliminacarissima IAIA, grazie per i tuoi commenti graditissimi e per le cose belle che mi scrivi da sempre. E' preziosa per me la presenza di persone che condividono e vivono con me le mie emozioni. Sicuro che ti contatto appena torno dalle tue parti.
Eliminaun abbraccio
Anna
Le tue foto cara Anna sono un racconto di cui non si vuol mai sentire la parola fine. Sono rimasta a bocca aperta osservando come il tuo sguardo ha colto la magia di questi presepi, ed in alcuni momenti mi sembrava di assistere ad una scena animata.
RispondiEliminaPoi, sono arrivata in fondo e non ho visto le cartellate! Mannaggia, mi hai fregata! Ma sono sicura che me ne parlerai nel prossimo post, vero? Un abbraccio bella rossa!
Pat
tesoro delle cartellate ne ho parlato ogni anno, magari metterò il link delle foto fatte quest'anno, percchè non riesco a non fare foto. Avremo anche una mente creativa, ma con il susseguirsi delle stagioni e degli anni, le emozioni tornano sempre uguali e si ha timore a ripetersi.
RispondiEliminaMa saprò fare un riassunto di tutto quello che mi sta accadendo.
un abbraccio... tanto fra un pò ti abbraccio davvero ehehehehe