E’ già giorno. E questa volta mi fermo un pò qui. E’ da tanto che non riesco a fermarmi per scrivere. Ma intanto comincia ad arrivare l’aria delle feste. In realtà si stenta un pò ovunque a rilassarsi. Si avverte quasi un desiderio di saltare direttamente a metà gennaio, quando tutta questa valanga di scampanellii, di ricette, di candeline, di palle rosse, lascerà spazio al quotidiano un pò noioso, ma rassicurante. Però è anche vero che abbiamo bisogno di spiragli di cambiamento, di scossoni di suoni e sapori diversi. MIa madre mi ha sempre dimostrato che è rassicurante sapere che ci sono le feste e le stagioni a scandire le nostre vite. Perchè così sai esattamente cosa fare e quando farlo.
E la mia casa in questi giorni è un piccolo delirio di farina e tentativi di fare addobbi. Con due gatti in casa ho imparato che l’albero diventa una chimera per noi e un parco giochi per loro. Salgono e scendono e cadono palle di continuo e addentano, sgranocchiano, le luci che lampeggiano. Insomma, un’impresa impossibile. La cucina è un turbinio di fogli e foglietti e quaderni di ricette che vengono fuori per le feste, alla ricerca di vecchi sapori o combinazioni stupefacenti. E li mi esalto e mi ricarico, perchè per me è un fantastico allenamento quello di leggere e immaginare già nella mente i sapori finali della ricetta che arriverà sulla mia tavola di Natale.
E poi iniziano le prove generali. Paste sablè che si sciolgono nel forno, secchielli interi di confetture di mirtilli e lamponi arrivate dalle montagne, che stazionano sulla tavola, pronte per essere spalmate sulle mie torte. Ganache al cioccolato che aspettano di raffreddarsi un pò per raggiungere la giusta consistenza per il dolce al whisky che preparo a sorpresa per mio figlio che ogni tanto ha bisogno di qualcosa di dolce a fine pranzo. E fra cinque minuti infornerò i frollini ai due cioccolati per l’altro figlio che finalmente torna stasera e che non vedo l’ora di abbracciare.
E poi inizieranno i giochi e gli incontri con gli amici, dove tenteremo invano di non esagerare a tavola, ma, si sa, le serate non sono le stesse solo con i saltinmente e le tombole, se nel frattempo non fai girare un piatto con uno spaghetto al volo. Vedremo. Ci proveremo. Non ci riusciremo, lo so. E ci rassegneremo a rimandare le buone intenzioni a dopo.
Per oggi vi regalo l’atmosfera di casa mia e le ricette golose fatte con la pasta sablèe di Michel Roux.
Crostata di pasta sablèe con ganache cioccolato e whisky e scorze fresche d’arancia (english version below)
(per la pasta sablèe)
250 g di farina
200 di burro buono, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
100 g di zucchero a velo, setacciato
un pizzico di sale
2 tuorli
(per la ganache)
200 ml di panna
200 g di cioccolato fondente
25 g di burro
4 cucchiai di whisky
un’arancia biologica
Versare la farina a fontana su una spianatoia. Mettere al centro il burro, lo zucchero a velo e il sale. Lavorare con la punta delle dita e poi aggiungere i tuorli, incorporandoli delicatamente. Piano piano incorporare la farina e lavorarlo finchè l’impasto diventa omogeneo. Lavorarlo di polso per 3 o 4 volte finchè diventa liscio. avvolgerle la pasta in una pellicola e mettere in frigo per almeno mezz’ora, o comunque fino al momento dell’utilizzo.
Stendere una sfoglia sottile e con questa foderare una teglia da forno. Bucherellare la pasta con i rebbi di una forchetta, coprire con un foglio di carta da forno e mettere dei pesi (fagioli o palline di ceramica apposite). Cuocere a 180° in forno già caldo finchè si colora leggermente. Far raffreddare.
Preparare la ganache portando a bollore la panna e il burro e incorporando il cioccolato fondente grattugiato. Quando sarà sciolto per bene continuare a girare ogni tanto finchè si raffredda. Quando è ancora tiepido aggiungere il whisky e amalgamare.
versare la ganache o con una sacca da pasticcere o con un cucchiaio, rigandolo poi con una forchetta. Rigare l’arancia e far cadere le striscioline direttamente sul cioccolato.
Per i dolcetti della prima foto, ricavare dei dischi con la pasta sablè, cuocerli come descritto sopra, farli raffreddare e farcirli con confettura di mirtilli rossi. Innevate con zucchero a velo.
Sablée tart with chocolate and whiskey ganache and fresh orange peel
( for SABLEE )
250 g flour
200 good butter, cut into small pieces
100g icing sugar
a pinch of salt
2 egg yolks
( for the ganache )
200 ml cream
200 g dark chocolate
25 g butter
4 tablespoons of whiskey
1 orange
Pour the flour on a pastry board . Put butter, icing sugar and salt, in the center. Working with the fingertips and then add the egg yolks , incorporating them gently. Incorporate slowly the flour and knead until the dough becomes smooth. Knead until it becomes smooth. Wrap the dough in plastic wrap and refrigerate for at least half an hour, or until ready to use.
Spread a thin sheet and put it in a pastry pan. Prick the dough with the tines of a fork, cover with a sheet of baking paper and put weights (dried beans or ceramic balls appropriate ) . Bake at 180 degrees in preheated oven until it colors slightly .
Prepare the ganache by boiling the cream and butter and incorporating the grated dark chocolate . When will it be okay to continue to turn loose every so often until it cools. When it is still warm add the whiskey and mix .
Spread the ganache on the pastry, helping with a pastry bag or with a spoon, then do lines with a fork . Scratch the orange and drop the strips directly on chocolate .
Cara Anna, che bello il tuo post, così rassicurante e perfettamente in tema con l'aria che si respira in questi giorni.
RispondiEliminaDa noi oggi è un grigio molto propizio per il Natale, invoglia a star dentro ('che non mi piacciono i Natali col sole!!!)
Un abbraccio grande ed un pensiero affettuoso per augurarti di passare bene questi giorni festosi :)
Buongiorno Anna, sai come ti capisco quanto parli dell'immaginare il risultato finale dei tuoi esperimenti! Sai che certe volte "riesco" persino a sentirne l'odore finale?
RispondiEliminaTi auguro di trascorrere le feste con chi ami e tanta serenità.
Nadia
Con queste premesse, passerai uno splendido Natale! Tanti auguri!
RispondiEliminaIsabel
PS per quanto riguarda la crostatina, solo una parola: salvata!
Io penso di non avere ancora il mio rito Natalizio vero e proprio perché non lo festeggio a casa mia ma a casa di mia cogngata in Calabria. Lei è una persona speciale e così carina e sapendo quanto mi piace cucinare mi lascia una bella parte del campo libero a casa sua...di mia competenza sono l'antipasto e il primo e ultimamente anche le consulenze in generale...una seettimana prima di Natale mi chiama e mi chiede che cosa deve comprare così io mi devo solo mettere a lavoro...meraviglioso, no? Tu sei invece padrona di quei giorni e ci sguazzi meravigliosamente cara Anna...adoro la tua crostata alla ganache e whiskey ! Secondo gli intenditori è l'abinamento ideale...
RispondiEliminaTi auguro un felice Natale Annina...mi ha fatto immensamente piacere conoscerti di persona. Ti mando un grande abbraccio, a presto.
Marina
Ma che bontà!!!
RispondiEliminaUn post splendido, che mette addosso l'aria natalizia anche a chi non la ha... E un dolce che promette moltissimo, tanto di cappello!! ;)
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Adoro il Natale. Lo so, siamo ancora in agosto. Ma so per esperienza, che basta distrarsi un attimo e dallo svuotare la cabina dello stabilimento balneare si passa rapidamente all'addobbo dell'albero :)
RispondiEliminaQuest'anno aggiungerò sicuramente questa crostata sublime ai dolci dei banchetti delle Feste. Grazie dello spunto, Anna!
Un caro saluto ancora,
MG