Ore 6,30, praticamente fuori non c’è luce, anzi non c’è niente. Tutto è avvolto dalla nebbia, quella fredda di un nuovo inverno che arriva e scompare. Ancora in pigiama metto sul fornello la caffettiera e, come tutte le mattine, nel frattempo, prendo appunti per il giorno. Riordino un pò di libri e cadono foglietti. Appunti di ricette rubate qua e la, appuntate velocemente o regalate.
I quaderni di ricette, che ancora abbiamo, e che di tanto in tanto riprendiamo, nostalgicamente, si sfogliano come un album di foto e ci riportano alla mente persone che abbiamo incontrato o cose buone che non vogliamo dimenticare, assaggiate a casa di qualcuno.
E ti ritrovi pezzi di carta strappati da un’agenda di fortuna, o bigliettini, o addirittura fazzoletti di carta quasi disfatti, con ricette che magari non hai mai fatto, ma che aspettano con pazienza che ti ricordi di loro.
E così oggi, prendo tra le mani un foglio a quadretti piccoli, strappato a metà, con la mia scrittura e mi torna in mente un ricordo di qualche anno fa.
Era una giornata di primavera e stavo andando verso la mia campagna (quella del trullo di ora). Procedevo e, come al solito tutto mi faceva sognare. Le meravigliose case di campagna in pietra, o le nostre bellissime, immense masserie, proprietà di infiniti eredi litigiosi, pezzi di terra che avrei voluto comprare e coltivare ecc…. quando avverto che intorno a me c’è una novità. Una casa bellissima che avevo tanto desiderato comprare ma mai potuto, era stata evidentemente venduta e c’erano operai che avevano già avviato la ristrutturazione. Stupita mi son fermata e, dato che mi sentivo ‘del posto’ chiedo di conoscere i nuovi proprietari… un pò come atteggiamento di ‘benvenuto’. Mi vengono incontro i nuovi proprietari e facciamo subito amicizia. E che fai tu e che faccio io, scopriamo di avere in comune la passione per la cucina. E così inizia uno scambio di inviti, di assaggi, di corsi tra di noi e di ricette scambiate. La cosa bella è che uno dei due viene dalla Germania e così mi insegna un’insalatona di cetrioli e wurstel e patate che non conoscevo, di quelle che ti mettono il buonumore… e io a lui insegno a fare la crostata, il pane nostro, e non ricordo che altro…
E tra un caffè e un thè, un giorno assaggio la torta di mele più buona della mia vita. Buona perchè stracarica di burro buono, di mele buone, di scorza di limone e alta quattro dita e sofficeeeeeeee. Insomma quel giorno ho preso al volo la ricetta e, presa dal solito ritmo impazzito della mia vita, non son mai riuscita a prepararla.
Ora, dopo qualche anno, questi miei amici son tornati in Germania, hanno aperto un bellissimo bar/ristorante color lavanda, con poche camere, vicino ad un bosco di Hannover. Sembra una favola. Con i loro cavalli, i loro cani, ora sono li, che preparano piatti pugliesi buonissimi a chi passa a trovarli. Hanno successo e sono felice per loro. Mi dicono che preparano anche la mia crostata preferita di ricotta e marmellata.
E oggi, pensando a loro, ho preparato la loro torta di mele, aggiungendo solo un pò della mia marmellata di melecotogne, imbarattolata due giorni fa, che volevo proprio assaggiare.
Ed è venuta buona, ma buona davvero, la torta dei miei amici Fabri e Burk.
Torta di mele e di marmellata di melecotogne di Fabri e Burk. (English recipe below)
- 300 g di farina
- 300 g di zucchero (anche di canna va bene)
- 200 g di burro
- 4 uova
- una bustina di lievito per dolci
- 4 mele (gialle, verdi, rosse… a piasèr)
- un barattolino di marmellata di melecotogne (*)
Montare a crema il burro e lo zucchero. Aggiungere uno alla volta i tuorli. Aggiungere la farina e il lievito setacciati e amalgamare. Montare leggermente gli albumi (nel senso che non devono essere proprio a neve) e versarli nell’impasto, inglobandoli con delicatezza.
Imburrare e infarinare una teglia da forno. Versare l’impasto.
Lavare le mele e sbucciarle tutte meno quelle rosse. Tagliarle a fette sottili e infilarle vicine vicine a testa in giù nell’impasto, alternando per coreografia qualche fettina di mela rossa. Mettere la marmellata di melecotogne in un saccappòsc (mi piace chiamarlo così ihihih) con beccuccio liscio e infilare la marmellata qua e la tra le fette di mela. (non tutte, poi decidete secondo il vostro gusto).
Spolverizzate con la mano un pò di zucchero sulla superficie della torte e cuocete in forno caldo (200°/220°) fino a quando dalla prova stuzzicadenti non risulterà cotta (circa mezz’ora).
(*) per la marmellata di melecotogne: lavare le melecotogne, eliminare il torsolo e tagliarle a pezzi piccoli. Versare acqua nel rapporto peso 1 a 5 (200 ml di acqua su 1 kg di frutta). Cuocere finchè la frutta si disfa. Aggiungere 300 g di zucchero per 1 kg di melecotogne e far cuocere finchè comincia a rapprendersi. Passare tutto al passaverdura. Imbarattolare e fare bagno maria.
Apple pie with quince jam
- 300 g flour
- 300 g sugar (also brown sugar is fine)
- 200 g butter
- 4 eggs
- A packet of baking powder
- 4 apples ( yellow , green, red ... as you like it )
- A jar of quince jam (**)
MIx butter and sugar. Add the egg yolks one at a time. Add the flour and baking powder and mix . Lightly whip the egg whites and pour in the mixture, embedding them gently.
Butter and flour a baking sheet . Pour the mixture .
Wash apples and peel them, but not the red ones. Cut into thin slices and insert them in the mixture , alternating a few slices of red apple. Put the quince jam in a pastry bag with plain tip and thread the jam here and there among the apple slices (not all , then decide according to your taste ) .
Sprinkle with the hand a little sugar on the surface of the cake and bake in a hot oven (200°/ 220°) until the toothpick test will be dry (about half an hour) .
(**)quince jam: Wash quinces, remove the core and cut into small pieces. Pour 200 ml of water in 1 kg of fruit). Cook until the fruit is soft. Add 300 g of sugar per 1 kg of quinces and cook until begins to thicken. Go all mill. Pour into jars and boil them into hot water.
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Beh.....da amante di mele e mele cotogne non potevo non ammirare questa tua ricetta....deve essere speciale!!!
RispondiEliminagrazie mille Micol... io amo tutti i tipi di mele e in effetti in questa torta ne ho messo quattro tipi. Versatili, economiche e sempre eccellenti.
EliminaE chi l'ha rifatta ha detto che è speciale.
Mi sa che con lo stesso impasto proverò delle varianti.
Tanto pubblico tutto...
un abbraccio
Anna
"Una storia al giorno leva il medico di torno" ...grazie all'effetto antiossidante dei tuoi post.
RispondiEliminaComplimenti Anna, speciale come sempre!
Grazie anche della tua presenza preziosa Donato.
Eliminaun abbraccio
Anna
che bello passare da te Anna, si legge, si gusta con gli occhi e si prendono appunti. Questo foglietto sarà per la tua ricetta
RispondiEliminaFranca
Grazie Franca, gentilissima
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVedi che è tornato on-line, e pure in frettissima?!
RispondiEliminaPeccato che ora sono costretta a sapere quanto sia deliziosa questa torta :/
Una meraviglia :)
fiuuu che paura... ogni volta che c'è qualche problema di aggiornamento di sistema temo sempre che non si riprenderà più...
EliminaE rifalla anche tu questa torta... vedrai!
Anna
bella storia. begli scambi. bella marmellata
RispondiEliminala faremo mai insieme?
Eliminachissà!
Anna
Come vedi il blog si apre :-), che bella storia di amicizia e che bello non aver paura di avvicinare gente nuova per poterla conoscere, qui se si fa un sorriso in più mi guardano male.... Una torta che fa sognare proprio perchè è un dono! Baci mia cara!
RispondiEliminacara Ely, secondo me bisogna perseverare nell'approccio semplice e immediato. Penso che dobbiamo tutti superare un pò di diffidenza.
EliminaIo vivo in un paese e per di più del sud... E' tutto più semplice.
Ma basta provarci secondo me.
un abbraccio
Anna
Anna, io sono dell'idea che con il burro non c'è paragone. si, buone con l'olio evo, senza uova, senza quello che vuoi..... ma il burro! speciale la ricetta e i tuoi ricordi....
RispondiEliminaun bacio enorme
Sandra
infatti sai che sto scrivendeo un post proprio su 'con' e 'senza'?... e non riferito solo al cibo.
EliminaSe non andiamo di fretta come sempre nella vita, c'è di che riflettere sulle abitudini che stiamo prendendo....
ne riparliamo
Anna
Questa ricetta mi ricorda proprio quella che fa la mia nonna! Proprio così... mi piace tantissimo!
RispondiEliminabenvengano le ricette di una volta.
Eliminad'altro canto hanno superato la prova del tempo che passa e hanno resistito no? ci sarà un motivo.
A
Come sempre bellissimo racconto e bellissima torta....fa proprio gola!
RispondiEliminaGrazie Paola <3
EliminaQuesta è proprio una bella storia di amicizia in cucina, ricca di scambi e di affetto, e tutto questo è dentro la tua torta di mele, buonissima e bella!!
RispondiEliminaa pensarci bene pottrei raccontare una storia per ogni amico che ho... ma ne verrebbe fuori un'enciclopedia. Sono fortunata ad apprezzare tutti gli incontri che ho avuto nella mia vita.
EliminaMa in fondo tutti possiamo farlo.
pensiamoci.
un abbraccio
Anna
Che delizia!!!
RispondiEliminagnam
Eliminaperfetta anna i dolci che piacciono in questa casa
RispondiEliminap.s. riportiamo i commenti sui blog e non i mi piace <3
sarà la mia prossima battaglia.
Eliminaun abbraccio
A
MI HAI FATTO VENIR VOGLIA DI ANDARLI A TROVARE ;)
RispondiEliminaSCUSA ANNA...IL RUOTO QUANTO DEVE ESSERE GRANDE?
TU SEI ESPERTA...IO STO IMPARANDO ORA....E VORREI FARLA DOMENICA PER IL MIO NON COMPLEANNO ( IL 18 COMPIO GLI ANNI )
GRAZIE
e ti stupiresti di quanto siano gentili e bravi.
EliminaSe ti capita di passare da Hannover dimmelo e ti dico dove andare a mangiare.
Il ruoto ... 25 cm di diametro.
fammi sapere se ti piace.
un abbraccio
Anna
Da provare subito subito grazie Anna
RispondiEliminaDa provare subito subito grazie Anna
RispondiEliminaprovala e poi fammi sapere
Eliminaun abbraccio
A
Anna, ti ho visto questa sera su Arturo! Come sei bella, proprio semplice e gioiosa come ti immaginavo e come questa torta! Continuerò a seguirti ancora più volentieri!
RispondiEliminagrazie mille Bianca
Eliminaun abbraccio
A
fatta oggi con le mie modifiche che proprio a seguire una ricetta paro paro non riesco …la scriverò nel blog….
RispondiEliminaTesoro bello, grazie per la ricetta di questa torta....leggerti è sempre un bellissimo viaggio.
RispondiEliminaA presto cara :*
http://gemelligioielli.blogspot.it/2013/11/a-parte-che-gli-anni-passano-per-non.html
RispondiEliminaqui la citazione alla tua ricetta…veramente una bomba!