16 luglio 2013

Scozia on the road e il libro della sopravvivenza

on the road

E ancora una volta, la terza, l’ho accompagnato alla partenza per il suo nuovo viaggio. dall’Inghilterra alla Scozia on the road. Desiderato, sognato, studiato, atteso, arrivato e realizzato. Tante le nostre reticenze, le nostre paure, dapprima i nostri no che piano piano sono passati dal ni al si. Ma come si fa a dire di no a quegli occhi che brillano quando, spiegando, ti mostrano la sua idea del viaggio? Quando gli chiedi ‘perchè non viaggi in treno?’, ‘perchè non dormi in un ostello almeno?’, ‘Perchè non partite in tanti, tutti insieme?’, e lui, calmo, ti spiega che il viaggio è anche la gente che incontrerai, la gente che si fermerà a darti un passaggio e le parole che verranno, per conoscersi. Perchè non c’è limite alla libertà, perchè i muri proteggono solo dalla pioggia e dalle tempeste. Perchè ‘insieme’, ‘in tanti’ si perde di vista se stessi e le proprie mete…. Cosa gli puoi rispondere? Come puoi cancellare i suoi sogni con le proprie paure?

E non ci provi nemmeno a fargli cambiare idea. Gli strappi solo qualche compromesso, sul Paese, sulla durata, sulle telefonate, sulla compagnia, almeno una persona con te. Ma poi devi imparare a fermarti. E lo avvolgi, con l’aiuto degli occhi e degli abbracci con uno strano rito che crea fili invisibili per proteggerlo. E lo vedi allontanarsi, con il suo zaino essenziale, con la sua fedele compagna, la chitarra, e la sua musica nel cuore e nella mente, mentre cerchi di tenere un capo di quei fili, per illuderti di poterlo seguire e tenere con te anche da lontano. e resti collegata con il pensiero sempre a lui, anche di notte e cerchi di non staccare mai il ‘contatto’. Questo ti rassicura, come un amuleto da tenere stretto nella mano per tutto il tempo. Ma non vedi l’ora che il tempo passi e che finalmente torni a casa, ‘ricco di esperienze’ e di cose da raccontare, ma con un piede già e ancora verso fuori, perchè la sua strada continua. Lontano. Che strano desiderare l’autonomia dei propri figli ed esserne orgogliosi, e allo stesso tempo sperare che non si allontanino….

E prima di partire abbiamo preparato insieme itineriari e imparato cosa fare se non ci si sente bene, quali medicine prendere, (ma prima chiamami!), cosa cucinare con un solo fornello. E via tutta una serie di ricette che torneranno utili perchè badano al risparmio e alla velocità, oltre che alla sazietà… Salvo poi non poter imbarcare il fornelletto da campeggio, perchè, ovviamente sull’aereo non lo fanno passare. Pazienza, torneranno utili quando andrà via per l’università. Ma si, che lo stampiamo pure questo libro (se c’è qualche editore in ascolto!!!), così potrà tornare utile anche ad altri ragazzi!!! E abbiamo anche imparato a fare il pane e la focaccia alla barese, quella con origano e pomodorini… Non si sa mai, può tornare utile sempre e ovunque questa antica abilità…

E non è stato mica facile. Noi mamme che diamo tutto per scontato, mica lo sapevamo che dovevamo spiegare anche solo per le patate, dimensioni e tempi di cottura, modalità diverse di cuocerle per dare origine a mille piatti diversi. E anche saper dosare i condimenti. ECC….. E così anche per imparare un’insalata di patate e fagiolini, ci abbiamo impiegato un’ora di lezione.

E così, dopo le paste ‘tutt’uno’ e le frittate con le verdure e vari ‘piatti unici’, ecco qui una buona e semplice insalata di patate e verdure. Da preparare quando tornerà….

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Insalata di patate fagiolini eccetera

- due patate grosse a testa

- 150 g di fagiolini

- 5 o 6 pomodorini

- un peperone rosso arrostito e spellato

- un cetriolo ( o cocomero o un barattiere)

- una scatoletta di tonno buono (facoltativo)

- origano, sale e pepe

- menta e basilico

- olio extravergine di oliva

Lessare le patate intere, con la buccia, fino a quando la forchetta entra con facilità. Lavare e tagliare a metà i pomodorini. Lavare, sbucciare e tagliare a tocchetti il cetriolo. Unire tutti gli ingredienti e aggiungere il tonno e il peperone tagliato a listarelle. Salare, oliare abbondantemente e spolverizzare anche un pò di pepe nero e origano. A piacere si possono aggiungere anche olive snocciolate. Per dare un tocco di freschezza aggiungere qualche foglia di menta e/o basilico.

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7 commenti

  1. Anna, grazie per la tua energia che lascia ai sogni il suo alimento naturale cancellando spontaneamente le paure. COMPLIMENTI PER TUTTO ...e buona strada al tuo ragazzo!

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  2. ciao cara Anna
    ho letto con trepidazione e condiviso con te le ansie di questa nuova meravigliosa avventura del pargolo!! Coraggioso, anticonformista e....giovane, con l'ottimismo che solo la giovane età sa donare e l'energia che si accomuna anche questa ai suoi anni!! esperienze che formeranno il tuo ometto e che condividerai fiera con lui nel tempo!
    E intanto assaporo con te questa splendida insalata che nella sua semplicità è patrimonio, anche lei, della nostra tradizione culinaria!
    una abbraccio

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  3. tenerezza e orgoglio di genitore che condividiamo al 1000.
    Adoro la menta!!!!!

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  4. E io che cerco di renderli autonomi e di farli partire, ora che leggo il tuo post, ringrazio Dio che il mio pargolo n. 1 sia partito solo per tre giorni e sia andato vicino Palermo... Come è difficile fare la mamma... soprattutto di certi pargoli ;)
    P.s. sono sicura che qualsiasi cosa gli preparai al ritorno, sarà una meraviglia... punta a parte! :D

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  5. un pezzo di cuore in giro per il mondo... e noi a casa ad aspettare per non tarpargli le ali....

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  6. Mi son soffermata tanto sulle tue parole ed ho assaporato il sogno che hai di tuo figlio. Spero di essere un genitore come te

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  7. Non smetterà mai di ringraziarvi per questo SUO viaggio...
    ...a me è successo;)
    Un caro saluto, Anna.

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