Entro in cucina mentre c’è ancora la penombra dovuta alla tenda appena accostata. E nel silenzio del mattino mi accoglie il rumore familiare della caffettiera che fra un pò sprigionerà il profumo del mio amato caffè del risveglio. E con gli occhi ancora semiassonnati sbircio una cassettina nera bucherellata, che ieri sera ho poggiato sul tavolo, perchè stanca e non avevo alcuna voglia di portarla fuori nel balcone. Ogni volta che vado in campagna mi sento come quella famosa donzelletta che torna con un cesto pieno di rose e viole e cose buone. Chissà cosa penseranno le donne che sbirciano sempre dai loro balconi per controllare il viavai della strada quando mi vedono trafficare nel cofano della macchina per tenere in equilibrio i miei mazzi di erbe aromatiche, i fiori, le cicorielle, il cesto delle ciliege…. e lo spettacolo delle chiavi da cercare nella borsa, per aprire il portone e che puntualmente mi cadono, scatenando la gara dell’equilibrista per tenere tutto in piedi mentre mi piego per raccattarle….
Ieri era un pomeriggio caldo, di quelli con poco sole e aria tiepida e tranquilla. HO passeggiato nel campo appena rasato, con mia madre e la mia nipotina, per raccogliere un pò di ciliege. I miei alberi maturano due / tre alla volta, perchè di tipi differenti. MI danno il tempo di accorgermene e di programmare la raccolta senza stancarmi, anzi per godermela. Perchè i lavori di campagna, sempre tanti e faticosi, piacciono per le prime ore, poi stancano e ti sfiancano, facendoti innervosire e piano piano cancellano la convinzione che la campagna sia solo poesia.
Però ieri abbiamo adocchiato i tre alberi carichi di ciliegione nere e mature e dure e dopo averle… assaggiate, riassaggiate e riassaggiate ancora, abbiamo detto ‘si sono buone e pronte per la raccolta’ e ridendo per la dieta e i valori della glicemia dimenticati, abbiamo iniziato allegramente a raccogliere. Ogni tanto ci si lanciavano i noccioli o le ciliege picchiettate dagli uccelli, rincorrevo la piccola che con le ciliege doppie attaccate alle orecchie e le lentiggini venute fuori al sole, si era ben presto stufata di lavorare. E l’acchiappavo, la riempivo di baci forti, la chiamavo pigronaaaaaaaa e la riportavo sotto l’albero.
Le ho dato un compito alternativo, altrettanto profumato e dolce. Raccogliere le fragoline per fare il liquore. E lei ha pensato bene di modificare lo scopo dell’incarico, preparando con fili d’erba rigidi degli spiedini di fragoline da portarci come merenda. Il resto delle fragoline sono finite nella sua pancia, ovviamente, e niente nella coppa verde per il liquore. E vabbè, aspetteremo che maturino le altre.
Stamattina le ciliegione nere mi guardano, aspettano di conoscere il loro destino. Alcune finiranno nei piatti da offrire alle ‘Marie’ del primo piano (così si firmano sui biglietti che mi inviano con i fiori!), altre saranno snocciolate e trasformate in marmellata per le mie crostate, altre saranno infilate in ricette da sperimentare, altre nella pancia (yummmm yummmm) e tutte, sicuramente nelle mie foto.
ore 18,18 E una nuova ricetta è apparsa nella mia mente e nella mia cucina. A volte mi vengono delle genialate!!! Ho fatto le polpette dolci e ora stanno friggendo, e profumanooooooo….
Polpette dolci con marmellata di ciliege e zucchero a velo vanigliato home made
- 500 g di pane fatto in casa raffermo
- latte per ammorbidire il pane (quanto ne basta per coprirlo)
- 4 cucchiai di zucchero di canna
- scorza grattugiata di due limoni biologici grandi
- due uova (ma se l’impasto dovesse risultare non abbastanza morbido aggiungerne un’altra)
- pangrattato fine
- un litro di olio di semi di arachidi
- marmellata di ciliege fatta in casa
- zucchero a velo vanigliato fatto in casa
Tagliare a pezzettini il pane e metterlo in una ciotola. Versare il latte tiepido e aspettare che venga assorbito e che il pane diventi morbido. Strizzarlo e sbriciolarlo. Aggiungere lo zucchero di canna, la buccia grattugiata dei limoni, e le uova. Amalgamare il tutto. La consistenza deve essere tale che prendendo in mano una cerca quantità di impasto si potrà ‘appallottolare’ senza problemi. Con un cucchiaio prenderne una quantità grande come un piccolo uovo e schiacciarla come una frittatina sulla mano. Al centro posare mezzo cucchiaino di marmellata di ciliege. Chiudere come se fosse un sacchetto e formare la polpetta. Far rotolare la polpetta sul pangrattato e friggere in abbondante olio caldo. Scolare su carta assorbente, far intiepidire e spolverizzare con abbondante zucchero a velo vanigliato (Da preparare in casa mettendo un baccello di vaniglia in un barattolo pieno di zucchero a velo e lasciato a riposare per almeno una settimana)
wow! sono davvero geniali Anna!! le provo di sicuro!! già messe in lista per il futuro più prossimo!! :)
RispondiEliminanon te ne pentirai!!!
Eliminagarantito!
Anna
Fanno venire l'acquolina... Le devo assolutamente rifare!
RispondiEliminapoi mi dirai, ci conto!
EliminaMi sento molto "equilibrista" anche io con la mia solita quantità di pacchi, pacchetti, borse e zaini, quando rientro e cerco le chiavi! Deliziose queste polpettine dolci, da assaporare dopo una bella giornata a raccogliere le ciliegie
RispondiEliminaPoi ci lamentiamo che ci rappresentano come folli con delirio di onnipotenza, che vogliono tenere in equilibrio il mondo intero...
EliminaSiamo incredibili noi donne.
Le polpettine sono decisamente gratificanti.
bacio
Quasi un canederlo alla ciliegia!Peccato che qui sia ancora così poco primavera e di ciliegie nemmeno l'ombra.
RispondiEliminaClaudette
bello il canederlo alla ciliegia.
EliminaInfatti per poter contenere una certa quantità di marmellata le dimensioni non erano proprio ... da bocconcino.
Però il godimento è anche doppio.
A
quando ho nostalgia di te, vengo a leggerti e mi sembra di sentirte la tua voce mentre racconti...e di stare con te in cucina, o nel campo.. il tuo calore e la tua solarità arriva come un ventp profumato...come le ciliegie in bocca...si possono assaporare ma anche divorare ... ciao anna belLA inutile dire che le polpettine sono certamente la ciliegina...che si fonde in bocca.... baci
RispondiEliminaquanto ti voglio bene simonetta mia!
EliminaMi piace immaginarti con la tua cassetta colma di verdure ed erbette mentre armeggi con la borsa alla ricerca delle chiavi, mi ci rivedo molto in questo quadretto.
RispondiEliminaLe tue polpettine dolci sono dei piccoli bijoux, era da parecchio che non vedevamo qualcosa di più sfizioso e sogno di prepararle appena sarà nata la nostra Pupattolina.
Un grosso abbraccio
Sabrina&Luca
infatti sono davvero uno spettacolo e rido anch'io di me, credimi...
EliminaLe mie polpettine falle al forno e mangiale pure ora.
Ti mettono allegria ed energia.
E poi sono un dolce speciale che si fa con niente!
un abbraccio a voi tutti!!
Sembra un film il tuo racconto.. e mette tanta serenità!!
RispondiEliminaDevono essere buonissime le polpettine... :-)
tutte le vite sono dei racconti, cara Barbara, basta volerli ascoltare, come fate tutte voi che mi seguite.
EliminaGrazie.
un abbraccio
Anna
che ti devo dire Anna?
RispondiEliminaparole incantatrici che hanno fotografato i tuoi passi in campagna, foto vere e perfette, ricetta golosa e tentatrice!!
^_^
bacio
arriverà il giorno che verrai anche tu a conoscere il mio trullo...
EliminaCiao...
Deliziosa questa variante di polpette!!!
RispondiEliminati assicuro, golosissime
Eliminaciao
mentre leggevo mi scorrevano le immagini. Forse la campagna non è poesia, ma come la racconti tu, lo diventa!
RispondiEliminaQui continua maltempo, freddo e vento gelido...non è che mi lanceresti una polpettina bella calda?
oggi son ritornata in campagna con una mia amica, risate sotto gli alberi e stragrande mangiata ancora.
Eliminain canottiera per un paio d'ore
non mi invidiate. E' appena andato via l'inverno anche da qui.
un abbraccio
anna
NON RESISTO A QUESTA POLPETTE DOLCI! Sono stragolose. Un caro abbraccio,Peppe.
RispondiEliminaPeppe, provale e poi dimmi
EliminaAnna
una genialata davvero!!
RispondiEliminadi quelle che ti vengono quando hai solo quegli ingredienti e ti devi arrangiare
Eliminaehehehe
Anna
Ok, questa è davvero una ricetta strepitosa! E grazie per l'idea dello zucchero a velo vanigliato, io ho fatto la stessa cosa con lo zucchero normale, non avevo pensato anche di farlo con quello a velo!
RispondiEliminaperò attenta all'umidità che fa diventare tutto un blocco unico. Preparane un pò per volta, lasciando sempre la stessa bacca all'interno...
Eliminaciao