Iniziano le danze di Natale. Perchè è giusto che si onorino le feste. Perchè è giusto scandire la propria vita con scadenze precise, con i riti che regalano certezze, lungo la linea del nostro tempo. La mia mamma si vanta del fatto che ‘non ci ha mai privato della gioia delle feste’. Ed è vero. Ad ogni Epifania c’erano sempre regali bellissimi, proprio quelli che volevano noi, si si, proprio quelli li (ma come faceva la Befana a sapere esattamente dove comprarli?), e ad ogni Carnevale si andava (per forza) a vedere la sfilata dei carri a Putignano, con tanto di busta di coriandoli e trombetta. A Pasqua si andava a vedere (per forza) la processione dei Misteri e di Cristo Casaboli. Così come c’era rigorosamente l’uovo di Pasqua e l’aria di rinascita e di festa che seguiva l’aria della contrizione e della passione di Cristo. E seguivano ‘la villeggiatura’ d’estate, e il rito della visita ai Defunti (per forza) il 1 novembre, perchè il due tutto doveva essere già a posto (fiori e pulizia) per chi passava di li e non doveva dire che c’erano morti dimenticati. E poi iniziava la danza festosa del Santo Natale. Con l’incontro delle famiglie per preparare i dolci. Chili di Cartellate profumate di vincotto, miele caldo e gelatina di melecotogne. E grida e giochi di bambini che saltellano qua e la… E io voglio ritrovare tutto questo. Non voglio lasciarlo andare indietro nel tempo e dimenticare. Ed è per questo che con la mia fantastica mamma abbiamo già preparato le cartellate del Santo Natale, girando nostalgicamente la manovella della macchinetta della pasta, che per tanti anni è stata compito del mio papà. E tra vuoti al cuore e sguardi al futuro, abbiamo trascorso un pò di tempo coccolandoci e pensando di coccolare chi mangerà con noi. E venerdi prossimo organizzo un incontro vecchio stampo con le mie amiche ( non si sa mai QUALCUNO volesse copiare l’idea as usual), con cena tradizionale con i nostri uomini (a botta di baccalà fritto, cime di rapa, calzoni di cipolle e pettole cresciute)…. ma di questo vi aggiornerò a tempo debito.
Le Cartellate
- 1 kg di farina
- 200 g. di olio di oliva
- vino bianco per impastare
- 1 l di olio di semi per friggere
- un pizzico di sale
- 1/2 di vincotto di fichi (o in alternativa un barattolino di miele)
- un cucchiaino di zucchero
- cannella
per le istruzioni seguire questo link http://www.annathenice.com/2008/12/le-cartellate.html
Annina... ho ancora il vincotto di tuo papà... :-*
RispondiEliminatra poco noi prepareremo i cappelletti per Natale... c'è sempre qualcuno che prende le redini di chi non c'è più...
un bacio
tua Pippi
gran bel post anna!!!sono una cosa meravigliosa i racconti del passato e la voglia di riviverli in ogni istante con l'intento di far sopravvivere le tradizioni tramandandole ai propri figli e nipoti. che bontà queste cartellate io non so quando riusciro' a prepararle quest'anno!ti abbraccio,peppe.
RispondiEliminaAnna!!!!!
RispondiEliminagià le hai fatte??? e durano fino a Natale? ^___^
e io cosa credi che abbia fatto stamattina? ho appena finito di parlare al telefono per organizzare la prima rimpatriata di dicembre per venerdì cioè domani e che poi siccome mio marito è figlio di sette la compagnia non manca mai!!
E tutti i ricordi che hai elencato sono anche i miei e come te mai finchè potrò priverò i miei cari del piacere di ricalcare le tradizioni e rivivere i bei momenti anche con un vuoto grande nel cuore per chi amiamo e non c'è più ma che così sarà ancor più presente nel nostro cuore.
baci
le cartellate a casa nostra si fanno in due tempi.
EliminaIl tempo dell'Immacolata e il tempo del Natale,
Quindi queste sono di 'prova'...
fantastiche
Un abbraccio
Anna
Una meraviglia!!1 Non le avevo mai sentite!!! Le devo assolutamente provare
RispondiEliminasonodei dolci tipici della Puglia.
EliminaAnche se sembrano complicate nella preparazione, in realtà non lo sono. E poi il loro sapore compensa tutta la fatica.
A
Le conosco ma non ho mai avuto il piacere di assaggiarle. Sono bellissime, ci vogliono mani d'oro per darle quella forma cosi bella.
RispondiEliminano, ci vuole una mamma che te l'insegni.
EliminaE io, mi ha detto, sono stata promossa. Ho imparato proprio bene.
A
Che meraviglia! Ora non ho più scuse: mio figlio le ha fatte a scuola l'anno scorso e gli sono piaciute tantisimo. Quest'anno ha chiesto se le faccio anche io ma gli ho detto che non avevo la ricetta! La salvo e la provo! Grazie mille!
RispondiEliminama dai anche solo mezzo chilo.... vedrai che buone.
Eliminafammi sapere se le fai
e voglio la foto
anna
DELÍCIA... Huuuuummmm!!!!
RispondiEliminaCopiei a receita e tentarei fazer.
Espero por sua visita, pois será um prazer ter a sua companhia.
Beijos Márcia (Rio de Janeiro – Brasil)
http://decolherpracolher.blogspot.com
Eu fui de seu blog.
Eliminaexistem algumas ideias muito interessantes
obrigado por ter vindo para mim e obrigado por suas palavras.
anna
Che bello questo post Anna...io che non amo particolarmente il Natale(preferisco la Santa Pasqua), leggere scritto come questi riempie il cuore!E mi piacerebbe avere una cena come quella che descrivi, pina di sapori genuini che hanno un'anima.
RispondiEliminaUn abbraccio festoso
Sara
Che belle!!! fra un po' le faccio anch'io... buona giornata!
RispondiEliminaAdoro le cartellate! Ma non ne mangio da quando mia nonna non c'è più. Forse è arrivato il tempo di farle?? Che dici?
RispondiEliminaoltre le cartellate: le pettole http://giacomonigro.com/2012/12/08/pettole/#comment-1402
RispondiEliminaChe buone!!! io le adoro...però dalle mie parti (basilicata, al confine con la puglia) si fanno con il vincotto di mosto. Per il secondo anno però passerò le feste lontana da casa e quindi non le preparerò :( più che altro perchè qui (trento) il vincotto è introvabile.
RispondiEliminaValentina
Ciao Anna da oggi ti seguo anch'io :) complimenti per i tuo blog ricco di contenuti
RispondiElimina. Francesca