E' in corso una polemica.
Secondo alcune voci 'autorevoli' (c'è un abuso di questa parola nel web), le foodblogger 'fanno disinformazione sul cibo nascondendosi dietro un mare di ricette'.
E chi ha mai detto che vogliamo fare informazione? chi ha mai preteso di insegnare qualcosa a qualcuno?
Qui si tratta (almeno nel mio caso e di tante altre mie amiche) di condividere un diario di emozioni e di ricette.
Non posso essere additata perchè distribuisco il mio quaderno di ricette (virtuale) a chi passa da me e legge.
Ed è chiaro che in casa propria una parla la lingua che vuole e cucina ricette che conosce, che le sono state insegnate, che ha sperimentato, che ha inventato, che.... le piacciono e basta.
Che poi si usi il dado comprato per una sera che si desiderano le stelline per farsi le coccole, o che ci si prepari un toast con la sottiletta, o si metta la margarina incriminata (da persone che ne ignorano la composizione! ^__^), o che ci si scola una cocacola con tanto ghiaccio e limone, e lo diciamo senza paura..... mbè? saremo libere di farlo a casa nostra no? e magari anche di raccontarlo?
Cos'è tutta questa presunzione, questo dito puntato su 'chi ha il diritto di parlare di cibo e chi no'?
Quasi quasi sembra che meritiamo una denuncia per aver insegnato falsi dogmi gastronomici al povero sprovveduto che passa da noi.
E gli chef ci guardano male perchè dall'alto della loro meritatissima e sudatissima scala, pensano che vogliamo rubare loro qualcosa. E i più buoni si fanno il sorrisino sornione (arriva la foodblogger mò!!!! che crede di saper cucinare!!! tzè) e i più cattivelli 'ci schifano e ci odiano' infastiditi dalla nostra presenza, per lo stesso motivo di prima.
E i giornalisti (alcuni) parlano male perchè noi scriviamo pure!!!! mannaggia...
E poi magari a volte ci liquidano sorridendo con sufficienza, perchè 'queste casalinghe disperate, dovranno pur inventarsi qualcosa per il tempo libero no?'
Salvo poi a ricredersi (rosicando un pochino) quando arriviamo ad un evento e cominciamo a fare domande sulle foto, sulla postprodzione, sui 50 mm a focale fissa, sull'inclinazione della foto, su 'che luce usi?', sul softbox in alternativa, sui tanti prodotti strani, sulle tecniche di cucina, ecc..... e il tutto fatto e detto con grande entusiasmo e piacere di stare insieme in allegria. E si scopre così che le casalinghe non sono poi solo casalinghe, ma anche professioniste, che non sono per niente disperate, e che sono anche molto brave e simpatiche. (bè vabbè non proprio tutte......)
Insomma ci divertiamo tanto sia a curare un blog che ad incontrarci per condividere.
E facciamo tanto, ma tanto chiasso in giro sul web....
Sarà che se ne sono accorti tutti? anche le aziende?
E allora, a dimostrazione del fatto che non sono un'eccellenza nel campo gastronomico (mea culpèa, mea culpa), e nonostante io sia in grado di scegliere ottimi prodotti di qualità per le mie ricette, a volte mi lancio a sperimentare prodotti 'sulla fiducia', alla cieca.
Prodotti che mi hanno solo incuriosito e che non conoscevo.
Amo girare per i corridoi di supermercati stranieri e assaggiare anche prodotti di cui non saprei parlare.
Ecco un esempio.
Un pacco di farina 'tutto pronto' per fare il pane nero tedesco, utilizzato da me in maniera 'impropria', cioè non seguendo la ricetta consigliata, ma modificando dosi e ingredienti, hanno prodotto questa meraviglia che ieri pomeriggio ha reso felice la mia voglia di qualcosa di buono, e stamattina ha arricchito la mia colazione....
Sulla confezione c'era scritto 'aggiungere solo tot di acqua' e indicazioni sulla cottura.
Ma io ho fatto così......
Pane nero tedesco con semi di girasole
- 500 di di farina per pane nero tedesco (quelle che comprendono sale-lievito-alcuni semi- ecc...)
- 350 g di acqua tiepida
- un pugno di semi di girasole (volendo potete aggiungere anche nocciole tritate o noci tritate, a piacere)
- 50 g di burro
- 1 uovo
Impastare gli ingredienti tutti insieme, fino a quando si saranno amalgamati benissimo e lasciar riposare per 30 minuti circa.
Con le mani bagnate sistemare l'impasto in uno stampo da plumcake, imburrato e lasciarlo riposare ancora per 45 minuti all'interno del forno solo con la luce accesa (griglia posto più basso).
Quindi cuocere a 220° per circa un'ora. Verso la fine della cottura, tirar fuori dallo stampo il panetto e lasciarlo ancora un pò nel forno adagiato sulla griglia pr farlo cuocere bene anche ai lati (a me è venuto un pò bruciacchiato sopra....)
Quando è cotto, lasciarlo raffreddare su una griglia, coperto con un panno pulito.
ottimo questo pane nero! mi sa che da brava foodblogger andrò a fare scorta da lidl, alla faccia della qualità, dei prodotti di nicchia e dei giornalisti so tutto io e tu non sei nessuno ;)
RispondiEliminama come? hai usato un preparato? e che foodblogger sei?
RispondiElimina:-))
Ecco, quello che mi è mancato di dire, lo hai detto tu. Non immaginavo di sollevare un tale polverone perché onestamente non mi sento una foodblogger. Ma poi cos'è sta foodblogger? Io mi sento Patty, che ama cucinare, scrivere, cazzeggiare, e che continua a scoprire ogni giorno un mare di cose interessanti che vuole condividere. Non pretendo di insegnare niente a nessuno, ma la condivisione di qualcosa di buono è lecita. O no? Condividere il buono, mettere attenzione in quello che ho nel piatto, ma a volte lasciarsi andare all'hamburger e patatine (fatti in casa!), con maionese industriale ci sta! Sono golosa, a tutto non si può rinunciare. E poi, non sono perfetta! Ti abbraccio forte Anna, e grazie. Mi piace questa eco che rimbalza. Pat
RispondiEliminaIo non sono nemmeno foodblogger, pensa. E quando qualcuno mi dice cosa devo fare e come devo farlo cambio canale, di solito.
RispondiElimina;)
Corro a cercare il pacchetto per fare il TUO pane nero... grassssssie delle informazioni!
Libertà... che bella cosa Anna! E ognuna di noi bella e preziosa, amata (e a volte forse odiata???) per la sua unicità... e chissenene?
RispondiEliminaChi ci ama ci segua!
Ti voglio bene! Un abbraccio! ^__^ Any
I preparati in casa!??!!? Ma SEI PAZZA????
RispondiEliminaNon sai quante volte....scrivendo anche fb " vado al macdonald" alcune "fans" della cucina per bene mi hanno additata!
Io non mangio al ristorante gourmet....non vado a provare stelle michelin...e quindi a casa cucino come sono abituata a fare.
compero nei supermercati ( dove spesso non trovi il sale blu-verde tendente al viola prodotto al mattino seccato con il sole di traverso e bagnato con rugiada fresca....) io compero IL SALE.
non mi ritengo una chef, a volte manco una foodblogger....sono una semplice ( forse un po' casinara e storidita) persona che vuole far vedere cosa combina in cucina.
non mi permetto mai di dire " questa ricetta che ho inventato", ma scrivo di ricette che ho provato, sbagliando...anche ingredienti.
Scrivo e cucino per me e il mio compagno!
Basta...il resto è solo divertimento!
Che poi ci si appassiona alla fotografia, che si vuole un bel blog e io ( da sola e con mammagoogle) mi sono andata a studiare i lunguaggi di programmazione, di come si cerca di capire come funzionano i social net...tutto questo uno lo fa per condividere, per parlare, per giocare!
Se queste sono le foodblogger sono orgogliosa di esserlo!
noi almeno ci mettiamo non solo la faccia nelle nostre ricette e post...ma anche il cuore!
Nemmeno so bene cosa voglia dire "essere foodblogger".
RispondiEliminaSo solo che mi piace scegliere, guardare, imparare, cucinare e mangiare.
Non posso far paura a nessuno :-)
Brava, Anna!
Anna cara, come non essere d'accordo con te?
RispondiEliminain effetti anche io tutto 'sto polverone che è stato sollevato non lo capisco un granché...
ci additano, perché?
perché amiamo mangiare, amiamo cucinare e magari provare ingredienti nuovi e particolari?
perché ci divertiamo a fotografare (anche male come faccio io :D ) ciò che portiamo in tavola e alla fine condividiamo il tutto in rete?
ci mettiamo la passione..penso sia la cosa più importante, insieme alla curiosità
io più che una foodblogger, mi ritengo una golosa :) di cibo e della vita! ;)
baci
amica mia, tu si che sai esprimere a parole semplici i pensieri che mi rodono. Sei una specialità della natura. Anch'io mi sono chiesta, spesso ultimamente, ma perché cacchio devo giustificare un prodotto o un altro? E poi, a chi?
RispondiElimina:*
adesso, cara mia, questo preparato per pane nero tedesco farà un volo dagli espositori dei supermercati che lo vendono...
:*
grazie per la ricetta, per la musica e per la tua amicizia
Cla
ohhh ma sai che ieri dicevo la stessa cosa dopo aver saputo di questa affermazione?!
RispondiEliminaMa io a questo punto forse non riesco a sentirmi più una foodblogger!
Se questo vuol dire far parte di una cerchia ristretta, rispettare regole auree, sentirmi responsabile degli acquisti dei miei lettori...
Un blog è un blog, mica un sito o una testata giornalistica!
E' per definizione un diario. Un posto virtuale per dire delle cose che sento e voglio condividere.
Per puro caso quello che preferisco condividere sono i miei pasticci in cucina. Ma mica per questo sono la guida di nessuno!
E assolutamente non voglio esserlo!
Anche con amici e colleghi, quando mi chiedono consigli perchè pensano che avere un blog faccia di me un'esperta del settore, specifico sempre che non lo sono e non lo sarò mai.
Posso parlare solo delle mie esperienze, delle emozioni che un cibo o degli ingredienti comunicano a me. Niente di più.
Non ho seguito nessun corso in vita mia (anche se mi piacerebbe, ma solo per cultura personale), non ho studiato libri.
Mi diverto a cucinare per me e la mia famiglia e i miei amici e a rendere pubblici i piatti ben riusciti.
Punto!
E finalmente mettiamo in chiaro questa cosa!! penso che nessuna di noi si consideri chef o pasticcera o giornalista ma semplicemente una persona normale con tanta passione e la voglia di gridarlo al mondo!! E gratuitamente per di più! Saremo o no liberi di mangiare e cucinare come ci pare??
RispondiEliminaBrava Anna!!
Riguardo al pane..beh, confesso che il mix di preparati l'ho usato anch'io! ecchissene!!
Baci baci!
tesoro, sai bene che la penso come te ^_^. proprio l'altro giorno ho subìto un attacco sulla suddetta margarina, attacco fatto da una persona incompetente che ha solo detto che noi "foodbloggers della margarina" eravamo a libro paga di una azienda che produceva qualcosa di "velenoso" per la nostra salute. al terzo rimprovero (inutile e ripeto con totale ignoranza dell'argomento) ho lasciato la conversazione, certa e conscia del fatto che se vogliono crederla e vederla così...beh... è un problema loro. Il bello di tutto questo è in primis la GRANDISSIMA amicizia che noi foodbloggers abbiamo instaurato, la voglia di imparare sempre cose nuove e l'immenso piacere che proviamo ogni volta che ci riuniamo e che cuciniamo insime.... :D
RispondiEliminaQuando i professionisti del cibo se ne vengono fuori con queste tirate, mi viene sempre da chiedermi se non sia un po' come quei bambini che ti fanno i dispetti da piccola perche' vogliono attirare l'attenzione....
RispondiEliminaIo intanto continuo ad andarmene in giro per blog a caccia di nuove ispirazioni culinarie e a raccontare quello che cucino io...
Hai ragione nessuno di noi vuole salire in cattedra e pontificare (oddio qualche pecorella smarrita che lo fa c'è pure!), qui si tratta di condivisione, divertimento, scambio di idee e di emozioni..
RispondiEliminaSto pane mi piace, ora la voglio pure io quella farina!!
A presto:-)
Elisa
Grande Anna!! Ma che ne sanno loro di noi? Forse la realtà è che ci invidiano un pochino per la nostra voglia di fare e di condividere? Ma lasciamoli perdere e non facciamoci rovinare questo mondo che a noi piace e pure tanto!!! Bellissimo averti riabbracciata e rivisto tante altre amiche...Il pane è eccezionale tesoro e l' esperimento ti è riuscito alla grande! Un bacio e spero di rivederti prestissimo!!
RispondiEliminaSecondo me, il problema è un altro: è un certo tipo di informazione, televisiva e non solo, che si è inventata il personaggio foodblogger (quello lontano dalla realta', descritto dalla polemica). La signora, insomma, avrebbe pure ragione, se solo non sbagliasse bersaglio: dovrebbe prendersela con chi usa il fenomeno e non con chi lo ha creato e lo sta facendo crescere... ma a parte questo, un saluto ad anna che ho incrociato da lontano ed un saluto a tutte.
RispondiEliminaBrava Anna! Complimenti per la replica su alcune polemiche e per la ricetta che è moòto salutare, gustosa e ottima per una colazione da fare con molta calma!!! A presto. Un bacio Paola:
RispondiEliminaBrava Anna! Io neanché non so bene cosa voglia dire "essere foodblogger", so solo che mi piace imparare, cucinare e mangiare. Dov'è il problema? Saremo o no liberi di cucinare e mangiare quello che ci piace?
RispondiEliminaIl pane deve essere squisito, complimenti!
Baci e buona giornata!
Tu sei il Garibaldi dei food blogger!
RispondiEliminaE giramela 'sta polemica, mannaggia la miseria: me la sono persa, perché le food blogger ... "a volte lavorano pure!" ---> ogni riferimento a persone, in questo caso meglio COSE, è puramente e VOLUTAMENTE casuale, o forse no.
TI ADORO!
In barba alle considerazioni sulle foodblogger, avanzate da certa gente... STANDING OVATION per tutte le casalinghe multitasking!
RispondiEliminaEccola.
RispondiEliminaHo sempre detestato fare la maestrina. Non voglio spiegare niente a nessuno io. Ho una passione che alimento con la mia curiosità. Scopro via via quello che racconto, se una cosa mi sorprende la condivido, e pure se mi delude faccio lo stesso. Il blog ce l'ho perchè sono fanatica narcisista ed egocentrica, e ho scoperto che è tanto terapeutico. Meglio dello psicanalista. ;)
ciao Anna
RispondiEliminapensa un po' che ieri questo pane qui con quella farina li me lo son fatto anche io!! Semplice, ma il tuo arricchito deve aver fatto un figurone sul tavolo della tuta colazione!!
Per quanto riguarda il pistolotto che hai scritto prima della ricetta, la cosa non ci deve scalfire minimamente perchè si gli chef son chef ma a casa quante si armano di coltelli di ultima generazione, pentole mega galattiche e fornelli stratosferici?? Che loro continuino a insegnarci cose nuove che noi scriviamo sul web quello che cuciniamo ogni giorno!!
senza rancore invidia o presunzione. Come hai detto :quattro chiacchiere tra amiche che hanno in comune una famiglia da rifocillare e prendono spunti tra loro per stupire e golosare!! ^_^
sbaciuzz
io sono innamorata delle foodblogger !!! bellissimo il tuo pane e anche la tua creatività. Un abbraccio
RispondiEliminacoloro che mi hanno preceduto, hanno già detto tutto,conoscenza, esperienza, amicizie...la farina (o i preparati pronti) l'ho usata spesso anche io... da "foodblogger" propongo quello che realmente mangio, e se qualche ricetta a volte non riesce, e capita, o si rifà o si passa oltre...che male c'è? poi chi vuol leggere, benvenuto!
RispondiEliminaciao. ho letto un paio di bei post sulla questione... diciamolo pure: chi non capisce che le foodblogger sono moderne, sono il nuovo trend che sposta anche le aziende è solo un dinosauro, incapace di stare ai tempi. leggo vari blog e non ho letto da nessuna parte: leggi le mie ricette perchè sono il dio in terra della cucina! viva noi blogger, con la nostra passione, la nostra vita scritta tra le righe di mille ricette.
RispondiEliminaAmmetto non ho letto ancora niente sulla questione, il piccolo di due mesi mi assorbe abbastanza, ma io credo proprio che continuerò per la mia strada. E spero vivamente che continui anche tu!!!! Mi piace troppo leggerti ;-)
RispondiEliminabuona serata
Ah che testa che ho. Il pane... è una FAVOLA!!!!
RispondiEliminaCiao Anna, bello e forte il tuo pensiero perchè in fondo chi di noi non ha mai nascosto un cadaverino nella credenza? Trovo giusto avere sempre ben chiaro il concetto che ognuno a casa propria fa quello che vuole, e se ti va mi vieni a trovare, a casa o sul blog su cui scrivo pensieri, emozioni e ricette!!
RispondiEliminaIl tuo più grande pregio Anna...s:ei genuina, vera, non ti manca la parlantina.. e dici quel che pensi in modo chiaro.
RispondiEliminaPiù si è visibili più si è soggetti a critiche, invidie e qualnt'altro. L'importante è saper anche utilizzare in positivo i suggerimenti che ,al di la delle modalità o della motivazione, gli altri ci danno. un abbracio.
Probabilmente chi si è arrabbiato ha un po' la coda di paglia ;)?!
RispondiEliminaMa noi continuamo a curare i nostri salottini e tanti saluti!
Bacione, io amo tanto il pane tedesco!
Ho già "polemizzato" da Patty, quindi non sto a ripetermi. Ma una cosa la voglio dire, se fosse stato un fenomeno dilagante che so...nello sport, avrebbero trovato un altro pretesto per criticare. Si sentono defraudati del loro triste potere mediatico. Un bacio!
RispondiEliminaNoooooooo pure questo!!!! Ma fai tutti i pani che mi piacerebbe mangiare. Ma sì un po'...se facesismo uno scambio...saponi all'olio d'oliva...pani artigianali?
RispondiEliminaChe ne dici? :)
Ciao...mi piacerebbe tanto sapere come si chiama la farina che hai utilizzato per qst pane nero... si trova al lidl?
RispondiEliminasai mia madre adora qst pane e visto che nn si trova in giro, ci faccio un bel pensiero...
grazie mille
io la farina la compro alla LIdl e sulla confezione è scritto 'RUSTIKALES VOLLKORNBROT' marca rivercote.
EliminaSe mi mandi una mail a cui posso risponderti ti invio la foto della confezione.
Ciao
Ciao Anna,volevo solo dire che da quando frequento i blog di cucina mangio molto meglio,la fantasia che mettete nelle ricette mi ha dato lo spunto per variare anche le mie ricette di casa.grazie del tempo e dell'entusiasmo che ci spendete :)) Manu
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