La mia estate continua ad essere strana.
Ormai ogni anno in questo periodo parlo e scrivo con difficoltà e pesantezza. Odio dover fare per forza le cose tipiche dell'estate (passeggiare, divertirmi, uscire, organizzare, andare al mare, andare in giro per sagre, stare in mezzo alla folla) .... ma soprattutto odio il mare durante le ore calde. Se parti presto la mattina (tipo le 6) è meraviglioso, ma devi tornare nelle ore di fornace....
Se vuoi tornare con il fresco devi partire sotto il sole mentre trattieni il respiro....
Quindi al mare decido spesso di rinunciarci....
Ma qualche volta mi viene il desiderio e, soffrendo, ci provo.
Queste sono le sensazioni delle mie 5 giornate di mare della mia estate 2012.
Giornata del mare con cubetti di ghiaccio (aprile)
E' il mio mare ideale, con temperature intorno ai 20 gradi, con effetto anestetizzante e silenzio e solitudine sulla spiaggia. Nessuno ha il coraggio di entrare in acqua, che è trasparente e ferma e invitante e che poi ha il vantaggio di illuderti che sei dimagrita almeno di un paio di chili per l'effetto 'contraente' del freddo.
E' bello passeggiare, raccogliere cose che il mare ha portato e che ancora nessuno ha raccolto. Insomma ancora il sole non ha cominciato la sua opera.
Mare vip
Mare poco affollato perchè la spiaggia è molto esclusiva.... ma sei circondata di bellezza, della natura, del piccolo ristorantino, dell'insalata delicata e raffinata, delle attenzioni del personale, della certezza del bagnino, del silenzio della gente intorno che non grida, del libro che puoi leggere in santa pace.
E mangi questa delizia.... un'insalatina leggera leggera, solo verdura e mais e poco prosciutto cotto, che fa tanto fine, ma ti lascia una fameeeeeeeeeeee.
Mare da sola
Quando chiami gli amici e sono stanchi del mare che hanno fatto nei giorni precedenti e proprio quel giorno tu puoi, e loro non ne hanno voglia, allora che fai? rinunci? no!
Prepari il panino con cose buone dentro, bottiglia di acqua ghiacciata, cappello antisole, ombrellone con ali laterali tipo tenda isolante, librone che stai leggendo, sdraietta personale, telefonino mezzo scarico, una giornata davanti a te da riempire..... e parti.
Ti sistemi tra due rocce, con l'ombrellone asociale, prima ti fai un bagno di mezz'ora, per recuperare i bagni persi, poi mangi il panino, poi ti viene un abbiocco dolce, perchè non puoi e non vuoi parlare con nessuno, dormi per due ore mentre la gente intorno pensa 'quella è morta', poi ti svegli e ti chiedi 'dove sono? chi sono? perchè sono qui?' e quando ti riprendi prendi il libro e cominci a leggere.
E quando ti stanchi leggi il libro che hai intorno, guardando e ascoltando la gente che ti sta accanto. Che ti piaccia o no.
E osservi i meridionali che si sono trasferiti al nord e ora snobbano il sud perchè al nord tutto funziona e qui siamo rimasti indietro, e ostentano un milanese con le 'o' chiuse, che tradiscono e ti etichettano.
E il muratore con la sua tipica abbronzatura del primo giorno..... viso, collo e braccia abbronzate a metà e il resto tutto bianco, che si gode davvero il suo giorno di mare. E gioca a pallone con i figli e anche se rompe non hai il coraggio di rovinargli questa giornata....
E poi, quando comincia a tramontare il sole. Riprendi tutto e torni a casa soddisfatta.....
Ripetendoti.... beata me!
Mare affollato (o mazzacanaglia)
E quando stai bene dentro non ti senti più snob e anche una giornata di mare affollatissimo può portarti allegria (ma devi stare proprio bene bene eh?)
Palloni che ti arrivano in testa, bambini che ti rispondono male ma li vedi simpatici e autentici, teglie di pasta al forno su tavoli attrezzati e angurie che spuntano dal nulla, e racchettoni, e corse con tuffo finale a riva, pance e sederi senza problemi di dieta, e colori e colori di ombrelloni diversi tra loro.... e intere comitive da ascoltare....
Torni stordita ma arricchita di un'esperienza unica, che resterà tale....
Mare di notte
E' quello da vivere sotto un cielo con la luna piena e con gli amici intorno, chi vuole dormire dopo il bagno, chi non uscirebbe mai dall'acqua, chi esce perchè ha l'incubo dello 'squalo', chi prepara la 'fornacella', chi comincia a suonare, chi canta mentre mette i pesci sulla griglia, chi sistema le fiaccole....
E poi tutti insieme si mangia e si canta fino all'alba....
Ma non sono forse meglio cinque giornate così che un mese in villaggio?