E' tempo di ciliegie.
Ancora. Di nuovo. Ogni anno ho sempre voglia di parlare di questa magia che si ripete. Tornando indietro tra le cose che ho scritto negli anni precedenti qui, ritrovo le stesse sensazioni.
Come un cerchio che torna su se stesso ogni volta.
E mi sorprendo del fatto che continuo a sorprendermi.
Vivo con meraviglia gli alberi spogli quando mettono le prime gemme. E poi quando fioriscono, tutti vestiti di bianco e profumati, come se dovessero festeggiare un matrimonio.
Poi quando cominciano a dare i primi frutti verdi. E li si comincia a pregare che non grandini. E si aspetta.
E poi quando i miei alberi si riempiono di rosso, sono felice come quando ero bambina e ringrazio per tutta questa abbondanza.
E vorrei anche condividerla, mica riesco a godermela da sola....
E così anche oggi, nonostante la pioggia, sono riuscita a raccoglierne un pò perchè avevo un desiderio troppo forte di preparare la marmellata.
E mentre fuori infuriava l'acquazzone, immersa in un silenzio quasi irreale, ho snocciolato ciliege grosse, rosse e nere, raccolto da parte noccioli e gambi e foglie (perchè della ciliegia non si butta via niente, e poi vi dirò perchè...), pesato polpa e zucchero, messo a cuocere, schiumato, aspettato, imbarattolato, fotografato, lavato i barattoli e messo a bollire per il bagno maria.
Sono venuti fuori solo 4 barattoli, uno per un'amica adorata che incontrerò la prossima settimana, che non può mai venire da me ad assaporare questi momenti....
un altro per una donna che ama i cibi naturali, biologici e controllatissimi, e se non è biologico tutto questo.... forse dovrò portarle a garanzia una decina di coccinelle messe parte delle decine e decine che abitano qui da me in campagna....
uno per i miei amici che vorranno venire domani a raccogliere le ciliegie qui...
E uno per me da mangiare subito, domani a colazione sul pane, accompagnato dal caffelatte.
E ora, mentre si sente solo il bollore del bagnomaria.... io scrivo e faccio tesoro di tutto questo dentro di me.
Marmellata di ciliege (che si sappia... si può dire anche ciliegie!)
- 1 kg di ciliege
- 350 g di zucchero (meno se le ciliege sono mature e dolci)
- 1 limone biologico lavato accuratamente
- 1 limone biologico lavato accuratamente
Lavare le ciliege.
Togliere i piccioli e snocciolarle ***
Pesare di nuovo le ciliege e per ogni kg aggiungere 350 g. Se i frutti sono maturi aggiungerne anche meno.
Aggiungere il succo del limone. Mettere i semi in una garzina e, dopo averla legata con uno spago da cucina, immergerla nella pentola. Aggiungere anche le bucce del limone. Dovranno bollire con tutto il resto, sia per il profumo che la pectina in essa contenuta.
Mescolare il tutto e lasciar riposare finchè si forma lo sciroppo.
Metterle a cuocere a fuoco medio.
Mescolare il tutto e lasciar riposare finchè si forma lo sciroppo.
Metterle a cuocere a fuoco medio.
Appena si forma una schiuma in superficie eliminarla.
Far cuocere finchè, facendo scivolare una goccia di liquido su un piatto freddo, questo 'frena' subito. Se scivola via velocemente continuare la cottura a fuoco lento, facendo attenzione a non far attaccare sul fondo della pentola.
Far cuocere finchè, facendo scivolare una goccia di liquido su un piatto freddo, questo 'frena' subito. Se scivola via velocemente continuare la cottura a fuoco lento, facendo attenzione a non far attaccare sul fondo della pentola.
Imbarattolare in barattoli precedentemente sterilizzati in acqua bollente.
Chiudere ermeticamente e per sicurezza far fare bollire a bagno maria per almeno 30 minuti dopo l'ebollizione.
(*** Se avete pazienza e tempo quando avrete finito di preparare la confettura lavate benissimo i noccioli, fateli asciugare benissimo e riempite dei sacchetti di cotone. Potrete farli riscaldare nel forno a microonde per riscaldarvi d'inverno o metteteli in freezer da usare come borsa del ghiaccio all'occorrenza)