Fuori piove con calma da tre giorni. Ma va bene così.
Da l'impressione che si stia svuotando tutto il cielo, per chiudere la stagione, e per poi cominciare la primavera.
Almeno a me piace pensare questo.
L'aria è calma e non lascia spazio a umori grigi.
Ho paura di ripetermi, ma la vita a volte trascorre uguale nelle sue giornate, e questo potrebbe sembrare anche rassicurante, fino a quando poi si presentano delle svolte improvvise e impreviste, e allora cambiano anche gli argomenti di cui parlare.
Le mie ultime settimane sono piene di libri da leggere, che mi fanno compagnia. Parole scritte da una donna, la mia amata Isabel Allende, con il suo ultimo libro 'Il quaderno di Maya', che accompagna la mia giornata come una vecchia amica che conosco da sempre che parla la mia stessa lingua e vede del mondo le stesse cose che vedo io, tenendosele dentro al cuore e mettendole fuori con la stessa ironia.
Quanto è bello leggerla, e quanto vorrei conoscerla, e quanto vorrei che scrivesse molto di più per avere una scorta di amicizia per sempre.
Quanto mi piace ritrovarmi nelle risate tra donne, e sintonizzarmi sui loro desideri e sulle loro storie, sempre uguali ovunque, tirandoci su nelle delusioni, e fantasticando su progetti da fare insieme, ma comunque abbracciandoci e ridendo fino alla mattina.
Questa settimana nella mia casa si vedono valige che partono piene di progetti, e valigie che tornano piene di racconti. L'altro giorno è partito mio figlio maggiore per un nuovo disegno di vita e ancora è in fermento e in volo. Ieri è tornato il piccolo da Istanbul, da un viaggio con amici, e sapevo, speravo, di vedere nei suoi occhi la nuova luce dell'entusiasmo, di chi ha visto un mondo diverso, si è arricchito di sapori e profumi mai conosciuti prima. E così è stato... Ci siamo persi in un racconto durato tanto, pieno di parole e strumenti musicali strani portati a casa, che danno suoni nuovi, storie di nuovi amici, di sorprese per i nuovi punti di vista.
Ma anche di nostalgia per le cose buone di casa.
E allora ieri sera (quasi a mezzanotte) ho impastato biscotti buoni, per accarezzarlo nella notte con un dolce profumo e sorprenderlo a colazione con i frollini che lui adora.
(la ricetta è del mitico Nanni, creatore di sogni di cioccolato)
Frollini al cioccolato
- 200 g di farina
- 50 g di cacao amaro
- mezza bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
- 125 g di zucchero di canna
- 1 uovo
- 100 di burro
- 50 g di cioccolato fondente (io ho messo anche un pò di Nutella...)
- granella di zucchero
Mescolare in una ciotola la farina, il cacao, il lievito e il pizzico di sale.
In un'altra ciotola mescolare lo zucchero di canna con l'uovo.
Sciogliere in forno a microonde o a bagnomaria il cioccolato, e il burro (e la nutella) e versarlo, girando velocemente, nell'uovo dolce (come lo definisce il Nanni).
Unire agli ingredienti solidi e formare una palla di frolla, da far riposa in frigo per almeno una mezz'ora.
Stendere la pasta e ricavare dei dischi con un bicchiere.
Spennellare con pochissimo latte e decorare con granella di zucchero.
Cuocere in forno a 180° per circa 7 minuti.
La grandella non si deve scurire e non deve caramellare. E anche se sembrano un pò molli, non fa niente. Metterli a raffreddare su un ripiano freddo o su una gratella.
Questa dose è per circa 26 frollini.