7 dicembre 2011
Cime di rape e tempesta
Allora è proprio il Natale.....
In questo periodo ogni anno crolla addosso una debolezza... non solo fisica, tanto che mi viene spesso il desiderio e il bisogno di spalmarmi sul divano appena posso, ma anche dentro l'anima.
Divento molle e malinconica, quasi triste e non riesco a reggere alcuna emozione.
E TUTTO mi emoziona.
Sono un nervo scoperto che vibra per ogni cosa.
Basta anche un tono di grigio morbido, o un raggio di sole tra le nuvole. O un'alba di nebbia, o un rientro a casa mia e la sento calda, o una signora anziana che mi racconta la sua vita, o mio figlio che mi dice che non vede l'ora di tornare a casa. O la voglia di stare con i miei a fare l'albero e le cartellate.
E comincio a sciogliermi.
E gli abbracci delle mie amiche lontane, e il desiderio delle cose buone da preparare.
E poi penso a chi non ha nessuno e me li vorrei portare tutti a casa mia.
E poi penso anche agli stronzi che vanno a rubare in questo periodo e rovinano la pace delle famiglie.
E ai ladri da noi autorizzati, non pentiti che ci stanno strizzando non solo il portafogli ma anche l'anima, facendo uscire fuori tutte le gioie e la serenità e lasciandoci solo rabbia e amarezza davanti alla loro strafottenza e alla loro panza piena.
E li mi viene da piangere per altri motivi.
Insomma, questo Natale è un mare di sentimenti contrastanti. E' un mare in tempesta però.
A volte l'acqua è azzurra e trasparente di cose belle, altre è 'truvola' (torbida n.d.r.) e nera come la pece, per rancori che non riesco a digerire.
Ho voglia di pace, intorno. E non è una voglia di buonismo come le poesie o i disegnini che ti impongono da colorare a scuola. Non è un luogo comune che aleggia nell'aria.
Non è un desiderio da scrivere sulla letterina.
E' un bisogno forte, per sopravvivere.
Sono, siamo tutti stanchi di mantenerci a galla in questo mare in tempesta.
Abbiamo tutti bisogno non di una zattera a cui appoggiarci per poco.
Ma che si plachi la tempesta intorno a noi...
Oggi qui da noi, a casa mia, si fa vigilia.
Con focaccia di sponsali, Cime di rape con limone e Baccalà fritto.
Per ora ho solo le cime di rape pronte e le fotografo e ve le faccio vedere.
Giusto perchè ho visto che in giro per l'Italia quando vedo le cime di rape, di cime non ne vedo proprio e capisco che loro chiamano 'cime' solo le foglie.
Quando saranno pronti gli altri piatti, se non fanno fuori tutto prima di fare la foto, immortalerò anche loro.
BUONA VIGILIA A TUTTI!!!!!
©
Anna The Nice. All rights reserved.
Strano il Natale 2011 che si avvicina...
RispondiEliminaNel quotidiano tempestoso "mare di sentimenti contrastanti" una piccola breccia di sana emozione il tuo post l'ha provocata.
GRAZIE e buona vigilia anche a te Anna.
Mi anticipo: buona vigilia anche a te!
RispondiEliminabhè Annina....siamo in due...mi sento dentro un fremito indescrivibile tra le mille cose belle e quelle brutte che mi accadono...il fatto è che non sempre si pareggiano.... l'equilibrio a volte mi manca per mettere ogni cosa al suo posto... tu mi manchi. Questo è l'unico dato di fatto.
RispondiEliminaLa tempesta si placherà.
Ne sono certa. per te e per me.
Mi piacciono le tue parole mentre le leggo... mi scivolano dentro.
Sono sconclusionata oggi.
Sarà il Natale che si avvicina.
Sarà che avrei voglia di riavvolgere il nastro e proseguire per una strada diversa.
Sarà.
Buona vigilia Annina mia!
un bacio
con amore
la tua Pippi
che belle parole, sia le tue che quelle della tua amica Pippi.. un abbraccio anche da parte mia (se può servire!)... P.s. adoro le cime di rapa.. mi ricordano le mie origini pugliesi! =D Valeria
RispondiEliminaGrazie Valeria!!! :-*
RispondiEliminaCi credi che ho appena scritto un post molto molto molto simile al tuo? nei contenuti, eh, non nella forma. Che quello che sai regalare con le parole TU è davvero magico...
RispondiEliminaE allora aggiorno il mio post e ti cito, va bene? E' un Natale più... in sintonia con le persone belle che ci sono al mondo, quello di quest'anno!
Grazie per quello che hai scritto e buona vigilia anche a te!
p.s.: anche da noi stasera CIME di rapa. E mammina pugliese... :)
ciao Annina cara!!
RispondiElimina....è che non lo so perchè aspettano sempre che sia vicino Natale per menarci le mazzate.....forse perchè pensano che siamo più buoni e fooooorse riusciamo a digerire questo malloppo che ci sta cadendo addosso????
queste si che sono le VERE cime di rapa! ecchetelodicoaffà!
una coccola docedoce ^____^
buona vigilia anche a te. Mio marito che è pugliese alla vigilia invece mangia le puccie con il tonno, i pesciolini fritti sotto aceto e le melanzane sott'olio... sono tanti anni che non festeggia a casa che cerco di farlo scaldare un po' qui con noi. Sai capisco in pieno il discorso della commozione, in questa fase della mia vita un po' complicata mi trovo con gli occhi umidi per qualsiasi pensiero... faccio lunghi viaggi di lavoro e la macchina è veramente pericolosa, ti lascia tanto tempo per pensare e magari con la musica che aiuta... Un grande abbraccio
RispondiEliminaAnche per me, cara Anna, sono giorni strani..tanti nodi che si ripropongono...speriamo di riuscire a scioglierli...le mie fragilità vengono fuori nel momento in cui vorrei tanto rilassarmi e invece i pensieri sono tanti...ma passerà ..l'energia positiva verrà fuori...ma è buono ogni tanto raccontarsi i momenti grigi...insieme a delle vere amiche tutto già sembra cambiare..un abbraccio forte.
RispondiElimina...il Natale mi piace per questo, nel bene e nel male mi fa sentire viva. E' uno scontro continuo di gioie e nostalgie, di ricordi e nuove consapevolezze. Ho imparato, però, che l'unico modo per uscirne illesi è lasciarsi trasportare da luci e colori. Con me funziona, è una sorta di terapia d'urto. Così mi ritrovo a impacchettare, addobbare e canticchiare.
RispondiEliminaRiempio occhi e mente con la tua foto, ricordo i giorni spensierati in cui la vigilia era un giorno di festa e sorrido al pensiero che Sabato (come giustamente hai sottolineato!) dovrò spiegare al mercante tunisino che le cime non si gettano!!! :)
Un abbraccio, cara! A presto!
Buon 8 Dicembre!
Francesca (http://www.singerfood.com/)
@ Donato... e meno male che ogni tanto ci riusciamo a far emergere dal mare nero, qualcosa di bello e puro, come i sentimenti.
RispondiElimina@Barbara... grazie e buone feste anche a te
@Pippi... la mia Pippi, come sappiamo potremmo anche lasciare una pagina in bianco e sapremmo benissimo cosa vorremmo comunicare, capire e dirci...chi devo ringraziare per averti incontrata?
@Valeria... buone feste anche a te oriunda pugliese
@pole... e menomale che ci sono persone e pensieri positivi comunque intorno a noi... snnò affogheremmo subito
@annaferna... cara anna, ho non uno ma tutti i denti avvelenati contro i nostri governanti e se apro questo argomento mi rovino la giornata, le feste e la vita. Meno male che almeno qui ci ritroviamo tra persona perbene
@colombina... mia madre, in preda alla perenne commozione di questo periodo dice sempre, ogni anno, ma che viene a fare il natale, se poi ci sentiamo così male? Ma poi sappiamo di non poter farne a meno. Auguri cara, di cuore
@simoff... siamo tutti nervi scoperti, noi, donne sensibili, e vibra qua e vibra la la sinfonia di alti e bassi si crea. Un bacio cara Simonetta
@Francesca... nooooooo il tunisino che vende le cime di rape no... ti prego, francesca, te le mando io....
e l'aglio dei cinesi che sa di Cina, e le cime di rape dei tunisini, senza cime, e i marroni a roma in mano ai cingalesi (non vedi più un vero romano che le vende....).... che faccio sto a diventà razzista?... ma vendessero le cose loro no?
ecco, questo sarà il problema dei nostri pranzoni, cenoni e merendoni di natale & c.: riuscire a fotografare prima che le forchette si lancino a capofitto sui piatti! sarà una bella sfida (o forse ci conviene fare tutte le prove prima). Un bacione, serena
RispondiEliminaChe buone le cime di rapa! Qui arrivano raramente e quando arrivano non sono come quelle che mangiavo a casa.
RispondiEliminaQuesto tempo di Avvento lo considero una pausa attiva, che mi serve per riflettere, per guardarmi ancora una volta dentro. Natale...mi bastano le lucine, le stelle per decorare...scalda il cuore anche se le lacrime scendono, vuoi per malinconia, per commozione, per gioia...è bello rendersi conto della propria piccola fortuna, ma sarebbe meglio ricordarlo tutto l'anno...
Serena notte
leggerti è sempre un esperienza cara anna.... un abbraccio - spalmato sul divano!
RispondiEliminab
Io sono anni che temo in Natale, perchè mi mette addosso tanta tristezza..Non so come andrà in quest'anno difficile.Ho voluto concentrarmi di più sull'essenza stessa del Natale e..in casa mia solo presepino.Per il resto è giusto far fluire le emozioni e stringerci ai nostri cari.
RispondiEliminaUn abbraccio Anna