brrrrr fa freddo...
Ostinati, siamo tornati in campagna per il fine settimana. E abbiamo mangiato la.
Ci chiameranno eroi.
Perchè ci buttiamo a capofitto nei nostri antistress preferiti, togli le foglie che nel frattempo si fanno trovare distribuite ovunque...sposta le piante, blocca le arelle che svolazzano al vento qua e la, raccogli melecotone e melegrane e nespole.
Controlla se son spuntate le cicorielle...
Ma non è che mi riposerei di più spalmata sul mio divano, in una casa che già il venerdi pomneriggio è già tutta ordinata e non ti chiede più niente?
magari davanti ad un bel film di quelli che aspetti di rivedere e che conservi ancora nel cellophane per le occasioni speciali?
E intanto con i primi freddi si riaffacciano vecchie nuovi malanni, soprattutto il giorno dopo della vita bucolica, e tutti i doloretti sparsi ti ricordano che il giro di boa l'hai già superato da un paio d'annetti.
E ti torna in mente la 'laurea in medicina popolare' di cui è specializzata la mia mamma.
Per lei tutte le malattie si dividono in due branche. Quelle causate da 'nu còlp d frìdd' e quelle causate 'da ì nìrv'.
Quindi il freddo ne causa alcune (parecchie) e i nervi altre (pure queste parecchie).
Tutte le coliche e i dolori dell'apparato digerente, hanno tutte, secondo lei un'origine nervosa, e le coliche post esami all'università ne erano (secondo lei) la dimostrazione. e cosi via...
Ma la medicina che secondo la mia mamma fa miracoli è il 'caldo di panni' che 'non fa danni'.
E così i bambini dormono a lungo e profondamente se ben coperti.
Non prendi freddo se per prima cosa metti le calze e hai i piedi ben coperti.
E poi la lana, quella vera, è un rimedio per tutto.
Per esempio quando mi sono sposata e quando sono nati i miei figli, la mia adorata nonna mi ha regalato tre panni usati di lana di pecora.
Usati si, perchè se sono nuovi pizzicano...
E quando i miei figli si sono raffreddati, hanno tratto molto giovamento dalle pezze di lana calde, riscaldate sotto il ferro da stiro, messe sul petto e sulla spalla, appena strofinate energicamente con olio di oliva caldo.Quindi, giù di corsa il pigiamino, direttamente nel letto e a dormire, o a parlare, ma al calduccio.
E ad ogni primo freddo io tiro fuori le mie pezze di lana della nonna, che possono servire.
Minestra di lenticchie con crostoni all'olio a rosmarino e olive fritte
- lenticchie
- sedano, aglio, carote
- alloro
- prezzemolo
- olive nere da friggere
- pane
- olio
- rosmarino
Mettere le lenticchie in ammollo per almeno 2 ore.
Sciacquarle e aggiungere sale, sedano,aglio, carota e prezzemolo, e coprirle di acqua per almeno 3 dita sul livello delle lenticchie.
Salare e portare a cottura.
Nel frattempo mettere a tostare nel forno diverse fette di pane casareccio, condito con olio e rosmarino.
Far friggere le olive nere dolci e salarle.
Versare le lenticchie in un piatto fondo, aggiungere qualche fetta di carota per dare colore, un filo d'olio d'oliva e servire con il crostone di pane profumato e le olive fritte.
- lenticchie
- sedano, aglio, carote
- alloro
- prezzemolo
- olive nere da friggere
- pane
- olio
- rosmarino
Mettere le lenticchie in ammollo per almeno 2 ore.
Sciacquarle e aggiungere sale, sedano,aglio, carota e prezzemolo, e coprirle di acqua per almeno 3 dita sul livello delle lenticchie.
Salare e portare a cottura.
Nel frattempo mettere a tostare nel forno diverse fette di pane casareccio, condito con olio e rosmarino.
Far friggere le olive nere dolci e salarle.
Versare le lenticchie in un piatto fondo, aggiungere qualche fetta di carota per dare colore, un filo d'olio d'oliva e servire con il crostone di pane profumato e le olive fritte.
prima di fermarmi a leggere, un saluto. e ci tengo a dirti che il messaggio di conforto arriva chiarà anche solo guardando le tue foto.
RispondiEliminami hai sollevato un ricordo straordinario, un torcicollo guarito con una pezza di lana imbevuta di olio caldo, sarà stata "santa" perché mi ha fatto di un bene, ma ero oliata fino alla schiena :(, scherzi a parte adoro i rimedi antichi, autentici, percio' anche i sapori quelli che davvero riscaldano . Ti abbraccio !
RispondiEliminaps, periodo che ho malanni sia ''nu còlp d frìdd' e sia 'da ì nìrv', speriamo che passi!!!!
Mi piace tanto il tuo modo di scrivere e di raccontare... Si sente il caldo ed il calore: sia delle tue parole che delle tue ricette.
RispondiEliminaBuona domenica
quanta verità!...è bello constatare tutte queste mamme che non si conoscono ma che si accomunano degli stessi detti di generazione in generazione....è solo un dialetto che cambia intonazione ma la canzone è la stessa...della mia mamma e di altre mamme. Buona domenica! ann...a.
RispondiEliminaCon questo freddo questa ricetta riscalda anche il cuore!!
RispondiEliminaAnche mia nonno usavo la cura del caldo. Ricordo che quando avevo mal di pancia o da più grandina quando ero "indisposta" come diceva lei scaldava il coperchio di alluminio della padella sulla stufa, lo avvolgeva nei panni di lana e lo appoggiava sulla mia panciotta indolenzita, e sai la verità?? Funzionava, dopo un po' stavo meglio, i muscoli si rilassavano ed io tornavo come nuova. Non so però se era il caldo del suo coperchio o il caldo del suo amore... Un abbraccio
RispondiEliminaMa una casa che non ti chiede niente non ti dà niente.....la tua invece, tramite te, regala qualcosa a tutti!!!
RispondiEliminaIn Liguria, sotto il portico, ancora ci sono tanti gradi ed un sole che sembra buono e per me lo è.
Da mia madre, a Treviso, ho fatto un rapido blitz perchè mi mancavano quei colori caldi della vite canadese e dei melograni che sempre ci sono....dalla mia mamma calda.
Ma che bello!!! Anzi...che buono!! Bello per le foto che come sempre sono spettacolari e buono perchè è davvero una minestra coi fiocchi!!!
RispondiEliminaSemplicemente divina!
RispondiEliminawww.mettiuningegnereincucina.blogspot.com
Si, in effetti doversi mettere a riordinare una casa in campagna nel we quando puoi startene spaparanzata sul divano di casa tua...però dai, che è bello tornare la in campagna, immersa nella natura e pranzare di fronte a una bella zuppa come questa...ti rimette al mondo no?! :-)
RispondiEliminaQuanto ho desiderato che ci fossi anche tu non ne hai un'idea, ci mancavi proprio :( Ma ti abbiamo pensato tanto tanto e mangiato..anche per te!! Un bacio
RispondiEliminaquelle pezze calde sono per te quello che per me sono i tuoi post... mi scaldano il cuore...
RispondiEliminagrazie...
Questa la faccio identica
RispondiEliminami piace tutto
ciao
Ma come sei? La pezza di lana stanca e infeltrita l'ho provata anche io e questo tuo post mi scatena un amarcord potentissimo. Oddio oddio, posso sentire la mano di mia madre che me la piazza proprio lì, sullo sterno e poi ci si piazza anche lei, con il suo pettone morbido a coccolarmi. Sigh, non devo più passare di qua...voglio tornare bambinaaaaaa. Sei troppo grande. Un bacio, Pat
RispondiElimina@ silvia... grazie Silvietta mia, ma a volte mi stupisco anch'io del potere delle parole e delle foto.
RispondiElimina@ patrizia... se non passano sono solo 'i nìrv'
@robjana... grazie mille carissima
@ann...a ... è proprio vero, e sai che la cosa mi sorprende? a dispetto delle distanze i cuori delle mamme hanno partorito sempre idee uguali per protegge e curare i propri figli
@lamagicazucca... infatti è calda, buona e piena di profumi
@colombina... meraviglioso rimedio. Io amo la borsa dell'acqua calda e in momenti di emergenza riempio le bottiglie di plastica dell'acqua minerale con l'acqua bollente e la offro nelle sere fredde ai miei amici. Ma l'idea dei coperchio caldo è meravigliosa....
@fabiana... il freddo arriva e con se porta nostalgie e voglia di mille coccole e abbracci...
@deborah ... grazieeeee carissima
@ingegnere... grazie di cuore
@dolci... non prometto ma passo
@Claudia... e in effetti ad ogni we, e con ogni clima noi siamo li, gli eroi...
@Elga... lo so lo so, ma io ero contenta per voi e il fatto che mangiavate cioccolata mi faceva moooolto piacere....
@kikka... grazie di questa dichiarazione d'amore
@stefania... fammi sapere se ti piace, ma si che ti piace.....
@patty, anche tu mi riscaldi il cuore con questo commento... basta poco per tornare bambine... e a noi capita spesso.
un bacio a tutte
ciao Anna, da oggi seguo il tuo bel blog.. complimenti per le ricette e per le foto.. se vuoi, ti aspetto nella mia cucina
RispondiEliminaciao
Giovanni
Anna bella, che meraviglia questa minestra e che gola che mi fanno le olive fritte! c'è freddo freddo anche da queste parti, invece ieri ero a Palermo e si stava trooooppo bene vicini al mare a mangiare pesce :)))
RispondiEliminaun baciooooooo e a prestoooooo
tua madre è una grande!
RispondiEliminaun abbraccio
Mi hai fatto ricordare pezze calde e impiastri di semi di lino, a curare tosse e febbri di bambina. Mi hai fatto ricordare mani soffici di nonna, ad accarezzare, coccolare e sostenere. Questa tua zuppa buona porta i colori di autunni carichi di profumi e sapori, di cose buone come una casa piena d'affetti. Grazie.
RispondiEliminaPatrizia
Mi riporti indietro nei ricordi, la pezza calda sul petto e le spalle...Anna, i tuoi post hanno il sapore della nostra terra, dei ricordi legati alle tradizioni, il profumo di piatti assaporati intorno ad una tavolata "familiare", Annina...ma grazie di cuore!!
RispondiEliminaAnna