Il tempo come il vento è volato via. L'anno nuovo non c'è già più. Ma ha lasciato traccia di se dentro di noi.
Un breve e veloce volo indietro per ricordare quello che di bello c'è stato.
Tanto, tantissimo.
Laura, la mia Laura preziosa, il dono più bello del 2010, e poi Aurelia, Loriana, Enza, Alex, e ... gli altri dieci, cento, mille nomi di donne soprattutto che hanno riempito di luce il mio blog, la mia vita, il mio cuore..... ma tante tante davvero.
E' mia abitudine, alla mezzanotte del 31 dicembre, trattenere il fiato con tutto il peso dell'anno appena passato sulle spalle, chiudere gli occhi.... e spiccare il volo verso il nuovo inizio, scrollandomi di dosso il vecchio e aprendomi al nuovo.
Come un quaderno ancora bianco tutto da riempire.
E già ci sono nella mente appunti di progetti e cose belle da segnare sulla carta, da regalare e condividere con tutti.
Per ora posso solo regalarvi una foto che spero vi faccia capire, con il mio cuore in mano, tutto il bene che vi voglio....
Spero ci sarete ancora e ancora.
Ci vediamo il prossimo anno.
Auguri a tutti voi.
31 dicembre 2010
25 dicembre 2010
Buon Natale
Buon Natale a tutti voi !!!!
Ho ricevuto tanti auguri e tantissime belle parole che mi hanno davvero scaldato e accarezzato il cuore.
E' un dono grandissimo quello che ho ricevuto quest'anno.
L'amicizia di persone sconosciute che per un caso hanno incrociato la mia strada e si son fermate.
Stamattina mi son svegliata con un animo leggero e sereno, sensazione che ormai pensavo persa.
Ieri sera, abbiamo trascorso una bellissima serata in attesa della mezzanotte. E tra le tante cose buone da mangiare che con molto piacere ho preparato durante la giornata, tra le risate dei bambini e gli sguardi curiosi dietro la finestra per aspettare BabboNatale, con un'improbabile slitta, e i canti per far nascere Gesù, i sorrisi finalmente rilassati di tutti i miei cari..... ho ritrovato la mia pace.
Grazie a tutti voi che mi avete coccolato in questi giorni, il mio pensiero costante è stato anche per voi.
A volte anche sorpreso di tanto affetto per una persona che in fondo potete conoscere solo attraverso le parole.
Grazie ai mille nomi che qui non potrei riassumere, perchè davvero tanti.
Buon Natale a tutti voi.
Vi voglio bene
Anna
23 dicembre 2010
Dolce Babbo Natale
Fuori faceva freddo, anzi freddissimo....
La neve creava giochi e danze intorno alla luce del lampione.
Finalmente era arrivato il freddo ed era un vero piacere restare in casa al caldo e guardare il mondo infreddolito fuori dalla finestra.
Anche la casa preferiva rimanere in penombra per accogliere meglio lo spirito natalizio.
E lo spirito natalizio entrò, in silenzio, dolce, colorato e luccicante come un Babbo Natale ... di cioccolata.
Tutto intirizzito pensò di riscaldarsi accanto, anzi sul termosifone.
E li rimase... a godersi il piacere di quel calore.
Aspettò, aspettò finchè sentì sciogliersi il freddo in tutto il corpo, e aspettò che quella bellissima sensazione si diffondesse dappertutto.
E passarono così i minuti....
Anche io godevo di quel momento magico.
All'improvviso vidi qualcosa luccicare. Babbo Natale si era mosso, offrendo alle luci un altro lato del suo costume di stagnola.
La magia era compiuta.
Mi avvicinai per toccarlo e capire.
E capii.
Il suo corpo era scomparso. Si era completamente sciolto e tutta la cioccolata di cui era formato si era accumulata, liquida, all'interno del 'costume'.
E così si compì il suo destino.
Presi le forbici.... decapitai Babbo Natale e...... bevvi la cioccolata calda.
Un vero momento magico......
Buono come il Natale deve essere.
Slurp.
21 dicembre 2010
Primo giorno di festa
Mi sento come una cartellata.... fritta soltanto però.
Stamattina quando mi sono alzata il mondo era tutto bianco grigio e nero. E mi sono spaventata, perchè ho detto 'oddio no, ti prego, di nuovo una giornata deprimente'. Poi mi sono accorta che non era la mia mente ad essere despressa bensì.... era il mondo ad essere immerso nella nebbia.
Una nebbia bianca e fitta che però ti lasciava poco respiro e un peso sul cuore che, ultimamente molto provato, aveva proprio bisogno di aria e colori.
Per fortuna mi son rimboccata le maniche, ho lasciato la vanga di cui mi son servita per scavare e scavare questi giorni, doccia, restauro durato almeno un'ora per coprire i segni del passato, profumo buonissimo.... e contenta di me sono uscita, dimenticando la casa e le sue pretese.
Dopo tante commissioni sono andata dalla mia mamma e ho detto 'ora facciamo presepe, addobbi e cartellate'. Tutto oggi.
Ed è arrivata la sera, sono stanca e puzzo di cartellate fritte fino dentro ad ogni riccio biondo della mia testa... ma abbiamo proprio riso tanto e non abbiamo pensato a niente che non fossero cartellate.
E ridevamo di come papà la chiamava di continuo...
Una nota a parte merita la nomenclatura con cui mio padre chiama mia madre. Ogni tanto le cambia il nome a seconda delle sue letture o dell'ispirazione degli ultimi fatti di cronaca...
Una volta la chiamava Geppa, ispirato dal diavoletto buono dei fumetti.
Un'altra volta Stephany, da Beautiful, perchè dice che mamma comanda come lei...
Ora la chiama Cosima, personaggio di recente cronaca che comanda il marito...
Ecc... ecc... insomma lui si auto compiace del ruolo di vittima e lo dice a tutti.....
E da qui il mio spettacolino privato...
Domani si comincia a pensare alla cena della Vigilia e al pranzo di Natale....
18 dicembre 2010
I balordi
Questo è il piede di un uomo. Di un uomo cattivo e balordo. Voglio pensare che il suo cuore sia oscurato da tristezza e miseria. Reso insensibile e cinico da una vita difficile e buia.
Voglio capire.
Nell'animo umano esistono diverse stanze, mille per ogni stagione, una per ogni sentimento, buie o piene di luce, solitarie o piene di amore, puzzolenti o piene di profumi inebrianti, vuote di desideri o zeppe di sogni e speranze, silenziose o ricche di voci e canti.
Ma uno decide da solo dove andare ad abitare.
E l'uomo che una notte ha deciso di distruggere con cattiveria uno dei miei sogni più belli, cosa stava pensando?
E' entrato nella stanza lanciando una pietra, e ha forzato la porta con calci e spinte, fino a spaccarla. Ha passeggiato con scarpe sporche, ha mangiato sulla mia tavola, ha scelto cosa portare via, con arroganza e prepotenza, non pensando che ogni cosa che sceglieva dava gioia a me e ai miei cari. Non conoscendo il valore che aveva per noi. Non sapendo che rappresentavano il nostro piccolo tesoro.
Ha violato un luogo caro, dove c'è stata solo gioia, di costruire, di creare, di cantare e di sognare.
Ha sporcato con la sua indifferenza di estraneo qualcosa che volevo riservare solo alle persone più care.
Spero solo che un giorno possa entrare nella stanza della consapevolezza, dove poter capire il dolore che ci ha portato.
Questo è uno spazio in cui riverso i miei pensieri a volte allegri e a volte, come ora, tristi.
Tornerà il tempo dei sorrisi.
In fondo è Natale.... anche per chi si è preso i suoi regali da casa mia.
11 dicembre 2010
L'uragano e il mio Natale
Ho perso la cognizione del tempo. E dopo un'uragano nell'anima, l'ho appena ritrovato. E' un momento di quiete questa e spero che duri tanto.
A volte davvero la vita sembra un immenso oceano, affascinante di colori e pace e profumi. Con tutte le meraviglie dentro di se che sanno incantare coloro che vogliono scoprirle. Mondi nei mondi, mille colori e mille vite che creano armonie e danze.
Ma come ogni oceano ti sconvolge a volte con la sua potenza che sovverte tutti gli equilibri e tutte le sue bellezze.
E lo vedi come un mostro che sa solo cancellare via in un colpo quanto di meraviglioso aveva saputo offrire prima.
Per fortuna torna a placarsi, non può essere sempre tempesta, e ti insegna ad aspettare altri uragani.
Riflettevo l'altro giorno sul significato del Natale per noi adulti.
Abbiamo gioito di canzoncine, stelle, pecorelle, palline colorate, atmosfere incantate e dolcissime attese negli occhi dei nostri bimbi.
Ma quando i bimbi son diventati adulti anche i nostri occhi sono cambiati. C'è uno sforzo nel voler accomodarsi in un'atmosfera che in realtà chiede spensieratezza e leggerezza, cose che a volte non ci appartengono perchè intorno a noi troppo inutile rumore e troppi pensieri coprono come nubi minacciose il nostro cuore.
Ma é proprio allora che è il nostro cuore stesso che ci insegna a ritrovare, perchè ne ha bisogno, la strada verso la quiete e la serenità.
Basta fermarsi e osservare. E la pace la trovi nelle mani di una nonna che impasta i dolci di Natale con i suoi nipotini. Nei profumi che riempiono l'aria. Nel freddo e nella neve che ti stupisce all'improvviso come una magia. Nelle rughe scoperte e accettate e che sono nella direzione dei sorrisi e non della tristezza. Nella voce di persone lontane che ti chiamano desiderando di essere li con te. Nella voglia di stare insieme che diventa un bisogno, come un abbraccio di tanta gente intorno a te. Nella riflessione sul tempo che passa e segna i nostri volti, ma crea solchi sempre più profondi d'amore dei nostri cuori, perchè amiamo sempre di più. Nella consapevolezza che pur volendo fermare il tempo, la bellezza della vita sta proprio nello scorrere delle stagioni.
Mi fermo qui, basta così. Sono solo felice di aver ritrovato il sapore del mio Natale.
Ci rivediamo presto.
2 dicembre 2010
Formula magica CIBINLIBRI
Formula magica Cibinlibri
Affinchè la magia si compia, nel tempo che scorre tra due lune, iniziare a sussurrare nel vento e nella rete parole che parlano di cibo e di libri, fragili contenitori magici che, grazie a strani segni, portano tra gli uomini brividi ed emozioni.
Lasciare aperta la vostra porta e pian piano si affacceranno occhi curiosi, bocche desiderose, cuori in attesa, e anime inqiete. Ad ognuna sarà dato un nome. e allo scadere della seconda luna, si prepari coppa di profumi e sapori, anice stellato, cardamomo, chiodi di garofano, polvere di zenzero, semi di cumino, grani di pepe, stecche di cannella e petali di rosa. Mescolare il tutto con delicatezza e immergere i nomi.....
Appena la magia dei profumi avrà avvolto e posseduto tutti i nomi, assaporare il momento e .... procedere a combinare a due a due i due futuri prigionieri delle parole.
Che la magia inizi......................
1 dicembre 2010
Pastina del Paradiso
Quando ancora c'era tutto da imparare e la curiosità mi spingeva a sperimentare sapori e accostamenti nuovi, quando ogni ricetta proposta anche dalla scatola della pasta era fonte di ispirazione, e intanto si accumulavano appunti e ritagli in quella che sarebbe diventata la mia agenda delle ricette.... mia madre mi insegnava a cucinare la pastina solo con il brodo vegetale, il brodo di carne o semplicemente con olio d'oliva e parmigiano, lasciando un pò di acqua di cottura....
Una sera, in preda alla malinconia, cercai un'idea da preparare per farmi un pò di coccole.
Ma volevo qualcosa di buono, buonissimo, caldo e saporito. La malinconia era tanta.
Per caso lessi la ricetta consigliata per i 'funghetti', chiamata 'pastina del Paradiso'.
Pretenziosa pensai, ma associando mentalmente gli ingredienti dissi tra me e me che sarebbe valsa la pena tentare.
E il risultato fu una carezza al cuore, che ogni tanto mi concedo proprio quando fuori fa freddo , dentro pure, e la pastina con il semplice dado non basta più.
Arriva il Natale e qui e altrove non c'è per niente aria di festa.
Meno male che non ci abbandona la voglia di fare e organizzare....e cucinare cose buone.
Per i progetti in corso c'è tempo...... ne riparleremo presto...
Pastina del Paradiso
(x 2 persone)
- brodo di dado granulare di ottima qualità
- 150 g di pastina formato 'funghetti'
- 2 fette di prosciutto cotto
- 4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- un uovo
- pepe
Appena il brodo giunge a bollore aggiungere il prosciutto cotto tagliato a striscioline sottili.
Quando il brodo avrà ripreso a bollire aggiungere la pastina e girare.
In un piatto sbattere leggermente l'uovo con il parmigiano e il pepe e, appena la pastina è al dente, versare il tutto nella pentola e girare velocemente.
A piacere aggiungere un altro pò di pepe e servire bollente.
27 novembre 2010
Chocolate Chip Cookies
Ogni tanto scompaio....
Per fortuna riappaio dopo un pò. C'è da studiarne il motivo.
E' che a volte mi sembra inutile quello che faccio, quello che scrivo, quello che cucino.
Oggi riflettevo sul mio frigo.... si si sembra un'opera di Harold Pinter... il teatro dell'assurdo in casa mia....
Dicevo dunque.... ho aperto lo sportello del frigo e ho visto che c'era tanta roba ormai da buttare.
Mi capita spesso di fare la spesa immaginando e desiderando tante ricette buone.
Quindi compro tutti gli ingredienti, la panna per fare la torta paradiso e/o la panna cotta con la gelatina di frutti di bosco, i fiori di zucchina, lo yogurth greco compatto, verdure per le quiches, formaggi e salumi vari, mozzarelle ..... e restano li ad aspettarmi con pazienza.... aspettando che io decida di prenderli e dare un senso alla loro vita.
Ma succede che... nel momento in cui decido di preparare qualcosa, mi accorgo che è un giorno feriale (e questo significa che son lontani gli incontri del weekend), il figlio piccolo la sera è impegnato, l'altro è lontano, l'amica ti ha fatto il bidone, per i nipotini è tardi, i genitori non gradiscono queste ricette.....e, onestamente, fare ricette monodose mi deprime.
Richiudo il frigo e rimando a tempi e compagnie migliori.
E il frigo a quel punto mi sembra la metafora della mia vita.
Che io amo riempire di progetti, tanti, tantissimi e ricchi e pieni di idee ed entusiasmo... e poi per mancanza di condivisione.... restano li.... aspettando che qualcuno li porti via ... o li butti via.
E si, perchè i progetti come le cene, hanno bisogno di essere condivisi e non possono essere vissuti in solitudine.
Per fortuna che alla fine di ogni discesa c'è sempre una salita e capita qualcosa che poi ti da la spinta per ritornare su.
Son passata da Laura Ravaioli, su fb, e li ho trovato una ricetta che ho subito realizzato, dato che l'aspettavo da tempo e non sapevo come cercarla. E mi ha ridato la carica.
Biscotti croccantissimi e buonissimi che portano davero il buonumore...
Certo i suoi sono più belli, ma lei è Laura Ravaioli..... !!!
Io mi accontento di come son venuti, magari non bellissimi, ma buoni si.
E son anche facili da preparare... provate subito...
Chocolate Chip Cookies (di Laura Ravaioli)
- 225 g di burro a temperatura ambiente
- 150 g di zucchero
- 160 di zucchero di canna
- 2 uova
- 2 cucchiai di estratto di vaniglia (io ho messo i semini di un baccello di vaniglia)
- 280 g di farina
- 3 cucchiaini di lievito per dolci
- mezzo cucchiaino di sale
- 250 g di gocce di cioccolato
Lavorare il burro fino a farlo diventare schiumoso.
Aggiungere i due tipi di zucchero uno per volta.
Aggiungere le uova una alla volta e lavorare il composto.
Setacciare e inserire il lievito e la farina. Agg la vaniglia, il sale e alla fine le gocce di cioccolato.
Amalgamare bene e far riposare per una mezz'oretta.
Quindi sistemare un cucchiaino di impasto per volta, ben distanziati l'uno dall'altro, su una placca da forno coperta da carta da forno. Lasciarli larghi perchè si ... allargano.
Cuocere in forno a 190° fino a che si saranno 'spaparanzati' e avranno formato tanti dischi schiacciati..
Attenzione! sembrano molli, ma in realtà appena dorati devono essere messi fuori dal forno per indurirsi.
Infatti appena fuori, riporli con tutta la carta da forno su una grata e nel giro di 1 minuto diventeranno croccanti e duri. Pronti da mangiare.
Sono buonissimi!!!!!
18 novembre 2010
Amiche
Gli incontri delle donne sono sempre speciali.
Son fatti di sorrisi e risate sonore, confidenze e frecce al veleno, racconti dagli occhi lucidi ed entusiasmi per mille progetti.
Questa sera ho assaporato questo piacere, che non provavo da tanto tempo.
Di solito o siamo due-tre, o ci sono i nostri uomini, o i figli o c'è gente intorno.
Stasera eravamo sei, con un progetto comune da discutere e una grande voglia di stare insieme, finalmente tra donne, sole.
E' come se all'improvviso si accordassero gli strumenti, suono di un inizio di concerto, poi il silenzio di un pezzo di meravigliosa torta in bocca, un sorso di caffè...... e via... parte la musica.
Una musica che parte con ritmo andante quasi allegretto che pian piano si trasforma in allegro vivace e animato fino a raggiungere l'allegro assai .
Il progetto, che ha giustificato l'incontro, è stato sviscerato, ampiamente discusso, contestato, modificato, ricontrollato, distrutto, chiuso. Ma non l'entusiasmo. Perchè dalle sue ceneri ne son nati altri, più fattibili e consoni. Che con il tempo arriveranno anche qui.
E ho pensato ad un giorno di maggio, nella mia libreria preferita, in cui ho rubato una foto ad un gruppo di amiche, che però non sapevano di aver rubato i miei occhi e il mio cuore. Si erano incontrate e con gioia si sono abbracciate felici, hanno ordinato del prosecco ghiacciato e dei tramezzini e hanno cominciato a parlare animatamente con occhi brillanti e mani che si stringevano e gesticolavano e si incontravano, e bocche che sorridevano e parlavano. E per un lungo tempo hanno conservato tra libri e racconti animati una musica costante e luminosa che aveva un sapore antico di amicizia e che è riuscita ad incantarmi e rapire a lungo la mia attenzione.
La cosa che mi ha stupito è la loro età. E questo per me è stato un dono, un esempio a cui tendere e mostrare alle mie amiche.
Per darci appuntamento in qualche parte del mondo, tutte insieme, anche con i capelli tutti bianchi, per continuare il nostro concerto. Io di certo farò il possibile per esserci...
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17 novembre 2010
Corso di panificazione a Noci
La verde campagna di Noci, con le sue pietre bianche e un caldo sole di autunno, hanno fatto da cornice ad un'incredibile evento che è rimasto nel cuore di tante persone che si sono qui riunite per l'occasione: il Corso di Panificazione, organizzato da Paoletta e Adriano.
Ormai moltissimi conoscono questo corso, tutti ne hanno un'idea per l'incredibile passaparola che ha suscitato nel web, ma nessuno può conoscerne la valenza se non lo frequenta e non mette letteralmente le 'mani in pasta' sotto l'attenta guida di Adriano e Paoletta.
Durante il corso di altissima professionalità c'è un generoso trasferimento di informazioni, competenze e dimostrazioni, per giungere a creazioni di pasta brioche, croissant, impasti di panini al latte, focaccia romana e pugliese che stupiscono gli occhi e le mani di chi li ha creati.
Ho cercato di mettere insieme un pò di immagini per dare l'idea dell'atmosfera attenta e della concentrazione che il corso richiede e del grande entusiasmo che ha suscitato nei partecipanti.
Ottima la compagnia, bellissima l'antica masseria LA MANDRA che ci ha ospitato, incredibile la gentilezza e disponibilità di Giuseppe Recchia, proprietario e gestore di questo splendido agriturismo, che di tanto in tanto, in silenzio, durante il corso ci portava delle mozzarelle ancora calde fatte da lui li, in quel momento, e tante altre cose buone, e ci faceva sentire coccolati, e di essere al posto giusto al momento giusto.
Troppo bella questa esperienza.....
Ringrazio tutti i partecipanti per la loro gentilezza e la piacevole compagnia. In particolare ringrazio Zasusa per alcune foto che mi ha inviato per completare la mia presentazione.
10 novembre 2010
Tortini alle mele e fiori di rosmarino con crema pasticcera calda
Se si potessero scorrere le immagini lungo la linea del tempo, come in quei film dove le auto e le persone corrono veloci e le nuvole si dissolvono o si formano mentre il sole sorge e tramonta, e le piante nascono, fioriscono e muoiono....sarebbe bello e stupefacente poter vedere come dentro e fuori di noi si avvicendano i cambiamenti.
Quasi ci si stupisce di noi stessi.
E come se nella vita ci fosse una curva che sale, durante la quale si accumula, di tutto, esperienze, abiti, ricordi, gusti, voglia di cose diverse, le più strane...... e poi lentamente la curva diventa pianura, e si comincia a buttar via il superfluo, troppi anelli, catenine, troppi fronzoli, troppi ingredienti nei cibi, troppa gente da ascoltare, troppi ricordi di viaggio accumulati, perfino troppi numeri di telefono inutili, troppi biglietti da visita legati a nomi e volti ormai scomparsi dalla nostra mente, troppi pensieri di cui liberarsi, troppi progetti ancora da realizzare...........
E allora cominci ad abbandonare per strada il superfluo.
E continui a viaggiare con poche cose importanti. La gente la cui compagnia ti da davvero piacere e con cui il tempo diventa ricco e prezioso, gli abiti che ti son sempre stati comodi ma che piacevano solo a te, i caffè nei bar con amici di passaggio che diventano momenti di confidenze fatte al volo, col cuore.... progetti da realizzare subito, hic et nunc, per non voler più aspettare. Anche perchè ti accorgi che quello che pensi è bello (vedi CIBINLIBRI e questo ti rende felice....
E scegli che la colonna sonora della tua vita e del tuo blog sia dolce e piena di cose serene, e di belle persone.
Anche in cucina i gusti non vogliono folla di sapori. E così scegli due, tre elementi, magari con la voglia di osare, e cammini su una strada nuova.
Tortini alle mele e fiori di rosmarino con crema pasticcera calda
- 300 g di farina
- 150 g di zucchero
- 50 di olio extravergine di oliva (o 70 di burro o 70 di olio si semi)
- 3-4 uova
- 2-3 mele
- fiori e aghi di rosmarino (un rametto piccolo)
- lievito per dolci
- crema pasticcera (preparata con 500 g di latte, 2 tuorli, 2 cucchiai rasi di farina, 2 cucchiai di zucchero)
Unire e lavorare uova e zucchero- Aggiungere l'olio (o il burro ammorbidito), infine la farina e il lievito setacciati.
Lavare, sbucciare e tagliare a pezzi le mele e aggiungerle all'impasto. Spezzettare finemente circa 15 aghi di rosmarino (non esagerare, perchè deve sentirsi 'da lontano' il profumo, e non essere predominante). regolatevi secondo il gusto personale.
Aggiungere i fiori e conservarne qualcuno per la decorazione.
Versare nei pirottini o nei contenitori per merendine di alluminio o di silicone, infarinando ove necessario... e infornare a 180° fino a doratura.
Servire con crema pasticcera calda e decorare con i fiorellini di rosmarino.
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31 ottobre 2010
C I B I N L I B R I - lo Swap di Natale
I chicchi di melagrana con lo zucchero hanno un sapore meraviglioso. La torta con la crema di melecotogne profuma e riscalda l'aria della mia casa. Fuori c'è un sole che splende nell'aria fredda. Fra due giorni ci regalano un'ora in più per entrare nella stagione fredda. E intanto si avvicina sempre più il Natale.
Già sento che scalpitano tutti, vogliono far partire la pubblicità, pensare agli addobbi, ai dolci, ai regali......
E io comincio per prima.....
Amo leggere e cucinare e provo un IMMENSO piacere quando, nelle librerie, sono circondata da libri che parlano di cibo, storie che narrano e descrivono e mostrano il cibo, in tutte le sue forme.
Amo i libri di romanzi che parlano di questa passione, mi soffermo sulle foto di libri di cucina importanti, sui libri scritti dalle nostre 'colleghe' blogger, e così via......
E per Natale, amo regalare e ricevere cose buone, cibi e libri.
E lo scorso anno è stato bellissimo partecipare alla 'danza delle scatole di latta'.
E così è nata la mia idea per uno swap di Natale: C I B I N L I B R I .
Il titolo parla da se....
Immagino persone che non si conoscono e che mettono in viaggio libri verso destinazioni nuove che giungono alla porta e poi in casa per portare, attraverso parole e immagini, profumi e sapori da luoghi lontani.
E immagino la gioia nell'aprire questa sorpresa, che sarà il primo dei regali di Natale.
Cos'è lo SWAP CIBINLIBRI?
Uno scambio di libri che parlano di cibo, sotto forma di racconto, di foto, di ricette, di illustrazioni.... ecc.....
Chi può partecipare?
Tutti, tutti coloro che amano i libri e il cibo. Blogger e no blogger.
Come si partecipa?
Basta inviarmi una mail a questo indirizzo --> annagentiledg@yahoo.it contenente qualche riga che parli di voi e del perchè vi piacerebbe partecipare a questa iniziativa. Inoltre scrivete il vostro indirizzo che rimarrà assolutamente riservato e sarà reso noto solo al destinatario del libro che vorrete regalare.
Se siete blogger aggiungete anche l'URL del vostro blog dove vi pregherei di aggiungere la foto dello swap e il link a questo post.
Entro quando si può partecipare?Entro il primo dicembre 2010.
Quindi....
Saranno casualmente abbinati due nominativi e l'esito degli abbinamenti sarà comunicato via mail.
Mi auguro che quest'idea possa arrivare lontano..... mi piace tanto immaginare libri che girano per il mondo portando con se idee, racconti e immagini di ...sapori.
Allora .... si parte.
26 ottobre 2010
Zuppa di cereali e legumi al pepe e rosmarino
E piove. E piove continuamente...
Anzi no, diluvia, a cascata, a secchiate. Fra un pò arriveranno le rane.....
E' questo il tempo che ti fa sentire bene se sei a casa, al caldo, con il forno acceso, i fornelli che fanno il loro dovere sotto le pentole piene di cose buone che, in attesa del rientro per il pranzo, riempiono l'aria di vapori profumati.
E poi ci sono dei piatti che fanno bene al cuore, caldi, cremosi, antichi, pieni di ricordi e di certezze.
Cose buone che vengono da un tempo in cui non c'era spazio per le sciocchezze. Sapori essenziali, corposi e sostanziosi che però rallegravano il cuore di chi tornava dal lavoro e il cuore di chi l'aveva preparato.
Cereali e legumi insieme sono un dono che però bisogna saper accarezzare, abbellire e servire.
Magari con un altro dono: buon pane caldo appena sfornato.
Zuppa di cereali e legumi al pepe e rosmarino
- cereali e legumi misti (grano, orzo, farro, lenticchie, fagioli di tutti i tipi, fave secche, piselli secchi, cicerchie, ceci neri)
- cipolla
- carota
- aglio
- prezzemolo
- olio extravergine di oliva
- rosmarino
- pepe in grani e macinato
Mettere i cereali e i legumi in ammollo dalla sera precedente.
Quindi sciacquarli con abbondante acqua corrente e rimetterli in una legumiera. Coprirli d'acqua fino a due dita sul loro livello. Salare e metterli sul fornello medio. Quando si forma in superficie la schiuma, toglierla e continuare l'operazione finchè inizia l'ebollizione. Far cuocere per circa un'ora e assaggiare di tanto in tanto, finchè risulteranno ancora un pò al dente.
Spegnere il fuoco e nel frattempo preparare un pò di brodo vegetale.
In una pentola far soffriggere con un pò d'olio, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo, la carota e metà del rosmarino.
Aggiungere i legumi precedentemente scolati e far insaporire. Versare il brodo vegetale, aggiungere l'altra metà del rosmarino, tanto pepe macinato e alcuni grani interi. Aggiustare di sale e portare a cottura.
Servire bollente con fette di pane integrale tostato.
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25 ottobre 2010
Il Salone del Gusto 2010
Mi son fermata per un pò.
E' stato troppo forte e intenso quello che ho provato per tre interi giorni per poter avere ancora la forza di mettere a fuoco tutto quello che ho ascoltato, visto, assaggiato e imparato.
Il Salone del Gusto di Torino è un'esperienza incredibile e le parole non bastano per descriverla. Se poi la si vive con la giusta compagnia e la presenza di una chef che ci ha regalato le sue preziose competenze, allora si che diventa un'occasione di crescita, un'opportunità da cogliere.
Risate a non finire e parole a fiumi. Tanta stanchezza e la sensazione di non sentirla e di voler continuare a stare insieme e parlare.
Le immagini che seguono parleranno per me. E da domani si ricomincia con le nuove idee e i nuovi progetti...
16 ottobre 2010
Pane al cioccolato per il 5th World Bread Day 2010
Ci sono anch'io. Anche se con un pò di ritardo, ma ci sono.
Stamattina ho ricevuto una splendida sorpresa. Mio figlio, seguendo la scia del profumo di questo pane al cioccolato si è fatto trovare dietro la porta di casa, pronto per fare colazione con noi, in arrivo da Parma...
E la festa è stato doppia, tripla, perchè oltre alla gioia di assaggiare questo splendido pane con le mille possibilità di abbinamento (nutella e nocciole, ricotta e miele, marmellata di arance...), abbiamo aggiunto anche felicità e sorrisi e occhi lucidi e abbracci lunghissimi, che son serviti a riempire gli spazi vuoti del cuore.
La ricetta mi è arrivata ieri da Pippi in chat ed è la stessa che ha postato lei oggi. Per fare in fretta ho copincollato la ricetta e le cose che abbiamo scritto in chat e ho deciso di conservarla così com'è perchè quando l'ho eseguita mi veniva da ridere a pensare a tutte le cose che ci scriviamo di corsa, al volo, durante tutta la giornata.
Pane al cioccolato
(ricetta in diretta)
20:17
400 gr farina per pane io ho usato manitoba
40 gr burro fuso
20:18
io nel frattempo preparo la pastina a guido
20:18
15 gr lievito di birra fresco
20:18
poi copio tutto
20:18
40 gr. zucchero
300 ml latte
pizzico di sale
:-):-)
metti il levito sbriciolato in una ciotola con lo zucchero e il latte intiepidito lo fai sciogliere bene e un pizzico di sale. Lo lasci dieci minuti.
Poi nell'impastatore metti la farina con il cacao ( te l'ho detto anche 40 gr di cacao)
Un altro pizzico di sale e poi aggiungi il latte con il lievito e il burro fuso e cominci ad impastare
10/15 minuti poi fai le pieghe del secondo tipo fai una palla e la metti a lievitare un 'oretta e mezza
spero
poi prendi uno stampo da plum cake lo imburri e lo infarini, e ci schiaffi dentro l'impasto lievitato lo schiacci bene...e io ho pensato di metterci sopra dei bei fiocchi di avena che tanto devo consumare
lo lasci lievitare ancora un pò e lo inforni a 180° per 25 minuti
ancora non so come verrà
eheh
20:20
Mah! Io ci provo, tanto gli ingredienti ce l’ho tutti…..
14 ottobre 2010
Risotto con zucca, gorgonzola al mascarpone e profumo di rosmarino
Mi hanno regalato una zucca e ho deciso di trasformarla in qualcosa di magico. Dalle nostre parti la chiamano 'cucùzza pàc', zucca pazza, e la snobbano, non vogliono che entri nella tradizione e abbia un ruolo dignitoso sulle nostre tavole.
Altrove si sbizzarriscono e la preparano in mille modi e io adoro tutte le preparazioni che ho assaggiato.
Quindi ho deciso di consumare una vendetta locale e personale a favore della zucca.
Nel web, tra i blog, impazzano ricette e creazioni, dedicate ad halloween (o aulin o oluuei come dicono alcuni che conosco io...!!!), ma, a parte una festa che sta preparando una mia amica pazzerella...bambini piccoli a cui dedicare ricettine orride non ne ho e allora riporto qui una ricetta che ho preparato ieri con due fette di zucca. Da quando l'universitario è fuori, mi innervosisco a preparare solo per due, quindi preparo lo stesso per quattro, mi impegno molto, così spero che il liceale mi chieda il bis. E così è stato.... bis e tris. Graaaaande soddisfazione.
Ovviamente gli autoinvitati sono i benvenuti. Basta prenotarsi.
Risotto con zucca, gorgonzola al mascarpone e profumo di rosmarino
x 4 persone
- 2 fette di zucca
- una cipolla bianca
- una noce di burro
- 4/6 tazze da caffè di riso Carnaroli
- mezzo bicchiere di vino bianco
- brodo vegetale
- una fetta piccola di gorgonzola al mascarpone
- un rametto di rosmarino
Tagliare a cubetti le fette di zucca e mettere a rosolare con la cipolla bianca tritata.Far cuocere fino a quando la cipolla lo consente e, poco prima che cominci a bruciare, aggiungere il riso.
Farlo tostare per bene e aggiungere il vino bianco. Far sfumare e cominciare a versare poco per volta il brodo vegetale, lasciandolo assorbire piano piano. Appena il riso sarà giunto a cottura, servirlo con tocchetti di gorgonzola (che si scioglieranno al calore del risotto...) e rosmarino tritato finemente.
Una stagione: L'autunno
Con Ester, continuiamo a fissare immagini ed emozioni legate all'Autunno.
Se fuori c'è solo nebbia e grigio e il freddo sembra entrare dalle fessure, non c'è nemmeno vento, solo silenzio ovattato tutto intorno..... prepararsi delle caldarroste e lasciarle fumare per un pò nello strofinaccio per farle ammorbidire, aspettando e assaporando già con la mente, il loro sapore....allora si, siamo al posto giusto al momento giusto....
Questa foto l'ho conservata tanto tempo, perchè scattata al volo con il telefonino in una cucina ancora in movimento, mi piaceva e mi ricordava un momento magico, ho aspettato l'occasione giusta per pubblicarla e ora è qui per riscaldare questo post. Buona giornata a voi....
12 ottobre 2010
mele & cotogne allo zucchero di canna
Madonna, quanto è bello passeggiare qui, in questo mondo di blog, dove parole di donne si riversano e narrano e si raccontano e si sfogano e scambiano idee e ridono quando non piangono.
Leggevo i post di Silvia che mi fa morire quando scrive e avrei voluto stare con lei, in bicicletta durante la sua passeggiata. E stare con lei anche nel post precedente quando è di malumore e dirle che ha ragione a stare così, perchè anche a me, a noi tutte, vengono questi magoni, questi momenti di malinconia, di nervi tesi, magari anche senza motivo o per troppi motivi tenuti dentro.
E penso a tutte le donne, come Silvia, come altre cento, mille che solo qui, in questo mondo blogger, si possono incontrare. Perchè hanno scelto di aprire il loro cuore e di raccontarsi. Per se stesse, ma sicuramente, dopo un pò anche per ritrovarsi con altre donne che lungo le stesse strade simili, troppo simili chissà perchè, possono capire.
Pochi gli uomini in questo mondo. Almeno io non ne conosco tantissimi. A meno che si sentono intimiditi da tanto coraggio nell'aprirsi ai sentimenti, o ci scansano, o ci leggono e non commentano, o non sentono, o vogliono parlare di altro o, semplicemente non ci sono.
Ma la nostra voglia di ritrovarci, come onde di uno stesso mare, ci fa avere un pensiero fisso durante la giornata... 'questa la racconto, anche senza foto, magari la spiego, spiego quello che ho sentito dentro. Però, cavoli, se avessi avuto la macchina fotografica...'
E dopo aver pubblicato un nuovo post, quanto mi piace ricevere i commenti di persone di cui sento davvero la presenza. AnnaFerna, la Pippi, Aurelia, Alex, Saretta, Anna, e tante altre, scusatemi se non vi cito tutte, ma siete davvero tantissime e vi devo davvero tanto. E cosa dire di chi mi ferma per strada nel mio paese e mi dice che le piace leggere quello che scrivo e mi incoraggia e mi spinge a continuare.
La mia autostima è salita a mille, da quando mi scrivete e purtroppo mi sento un pò str... a non poter ricambiare adeguatamente, visto che corro sempre (chissà perchè poi....è la mia natura).
Una cosa però è certa. Sarà pur vero che noi donne avremo mille difetti, ma la nostra capacità di essere sempre presenti, pronte ad abbracciare, pronte alla guerra per tutto ciò che amiamo, pronte al perdono, pronte....... a tutto, ci rende davvero un grande esercito che potrebbe, se ce lo permettessero, cambiare il mondo.
pssssss.... che non è un post scriptum, ma un bisbiglio...... ci sono anche dei fedelissimi lettori uomini che mi leggono in silenzio e che so che mi vogliono bene, se non li cito si offendono e poi come faccio a farmi perdonare?..... Ciao Gnè, Touareg, Gunther, Euge.....
Offro quindi a loro le mie mele&cotogne caramellate allo zucchero di canna.
Ecco com'è andata a finire la raccolta dell'altro post.....
Mele & cotogne allo zucchero di canna
- melecotogne
- mele sode, succose e dolci
- zucchero di canna
Ricettina semplice semplice. Sbucciare le melecotogne e tagliarle a tocchetti. Stessa cosa fare con le mele.
Le dimensioni dei tocchetti variano dai gusti personali. Tener presente che le mele cuociono prima delle melecotogne, quindi tagliare dei tocchetti un pò più grossi per equilibrare i tempi di cottura.
Aggiungere abbondante zucchero di canna o semolato semplice, a piacere.
Versare un filo d'acqua e cuocere in forno caldissimo fin quando lo zucchero sembra caramellarsi tutt'intorno alla frutta.
Si serve come frutta/dolce, a piacere. Da solo o con una pallina di gelato alla vaniglia è sempre un piacere incredibile per il palato.
11 ottobre 2010
Una stagione: L'autunno
Con questa immagine partecipo all'iniziativa di Ester, che con i suoi occhi e il suo blog sa donare emozioni.
L'autunno per me è la stagione più bella...e mentre l'attraverso colgo i suoi colori e i suoi profumi.
Ieri ho raccolto, colui che non vuole mai essere nominato, ha raccolto tutte le melecotogne che un solo albero ci ha donato e le ha posizionate sul muretto a secco davanti al nostro trullo (eh!?!?) e oggi le preparerò nel modo che preferisco. Seguirà la ricetta, facile facile, ma incredibilmente buona...
Solo un pò di pazienza... il tempo della cottura.
Al prossimo post...
7 ottobre 2010
finalmente è arrivato!!!!!
Avevo detto.... a breve il pdf.
Era il 30 giugno e da allora ne è passato di tempo. Ho dovuto imparare a creare un file pdf e anche a pubblicarlo.I miei 250 ruoli non mi concedono molto tempo per l'apprendimento di queste cose.
Però, visto che nessuno me l'ha spiegato e l'ho imparato da sola, sono contenta così.
Ve lo ricordate il mio primo contest? Ebbene è stata davvero una esperienza incredibile.
Passeggiare con voi nei vostri sentimenti è stato un vero onore oltre che un privilegio.
Aprire il proprio cuore e regalare i propri ricordi e le proprie emozioni è davvero un grande dono.
Quindi GRAZIE di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo mio primo progetto.
Come promesso, ora è a disposizione di tutti coloro che volessero scaricarlo, cliccando QUI
Inoltre è stato sorteggiato tra tutti il blog che hanno partecipato il fortunato (in questo caso i fortunati!!!) che riceveranno il pdf trasformato in 'libro di carta stampata' e cioè i mitici Luca e Sabrina di Saporidivini
(che spero mi invieranno presto e privatamente il loro indirizzo...)
Inoltre annuncio che sta per partire un'iniziativa che si concluderà a Natale e che sicuramente vi piacerà....
Rimanete sintonizzati.......
A presto
5 ottobre 2010
L'attesa
Ormai la mia vita è piena di viaggi. E la cosa mi piace tanto.
Perchè a saper guardare, intorno a noi tutto è degno di essere notato.
Soprattutto negli sguardi rubati dal finestrino di un treno... posto privilegiato per osservare i pensieri sui volti della gente.
Tristezza e lacrime per qualcuno che va via. Gioia e baci infiniti per chi scende da un treno appena arrivato.
Giovani con valige cariche di sogni da portare via. Anziani che mettono sul treno qualcuno, e salutano con la mano cauta e in preoccupato silenzio.... aspettano....che il treno parta.... che il treno torni.
L'attesa negli sguardi della gente.
30 settembre 2010
Pane, panna e zucchero
C'era un tempo in cui si sentivano solo risate e allegria dalla bocca dei bimbi. Che potevano, d'estate, alzarsi con comodo la mattina, perchè ormai non c'era più la scuola, ma non vedevano invece l'ora di iniziare a correre nei campi.
E i bimbi che assorbivano dentro di se, inconsapevoli, solo le cose belle, perchè quelle cattive non le conoscevano e non pensavano nemmeno che esistessero.
Loro avevano solo la mamma, la zia, la grande nonna... insomma tre mamme in tutto, che lasciavano al loro tempo, il regalo del tempo stesso, da riempire come uno scrigno, di giochi, racconti, filastrocche, canti, imitazioni e recite inventate, e poi di gelati al limone e spumoni con i canditi, e ancora carezze e amore infinito.
E al tramonto, al momento in cui il fattore iniziava il rito della mungitura i bimbi erano li con la loro tazza grande da riempire con il latte appena munto, che faceva la schiuma ed era ancora caldo di mucca.
Era il tempo in cui non si pensava ai microbi, alle malattie, alle infezioni... si pensava solo a quant'era buono quella tazza di latte caldo e a quello che avrebbero mangiato subito dopo.
E si, perchè la nonna, donna meravigliosa, che sapeva inventare magie dal nulla, subito dopo aver bollito il latte, raccoglieva con un mestolo forato la panna che si formava in superficie e, ancora calda, la posava su una bella fetta di pane. E cospargeva il tutto di zucchero, tanto zucchero e lo dava ai bimbi.
Oggi avevo voglia di tutto questo.... ed è stato bello tornare con la mente e con la mia 'fetta di pane con panna e zucchero', tra le braccia della mia nonna.
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29 settembre 2010
Cornaletti sottolio
Arriva un momento in cui sembra di essere su un binario morto.
A corto di argomenti, o meglio stanchi degli stessi argomenti.
Avete voglia di cambiare tutto, dall'impostazione grafica del vostro blog, allo stile di vita che in un certo senso vi impone il blog stesso. Perchè la mente va sempre li, al post da scrivere, al piatto particolare da preparare, alla foto da fare al momento in cui c'è la luce migliore, ai commenti da lasciare, ecc.......
E finisce che ti senti in crisi perchè parli dei tuoi sentimenti e ti dicono 'non riesco a leggere perchè mi sembra di entrare in una sfera troppo privata, ma tu come fai ad avere il coraggio di scrivere queste cose così intime?', E finisce che hai voglia di cucinare solo spaghetti e basta.
E di parlare solo delle sciocchezze che ti capitano fuori e non dentro.
E di parlare solo delle sciocchezze che ti capitano fuori e non dentro.
E finisce che vedi le tue foto sempre tutte uguali. E cambi la musica, e cambi l'header, e cambi i colori.
E finisce che senti di fare sempre le stesse cose.
Sarà un momento? passerà? speriamo ...
Consolatemi e ditemi se anche a voi capita,
Nel frattempo posto l'ultima foto che ho fatto ieri e relativa ricetta.
Avere un cesto alla settimana pieno di cornaletti ( o friggitelli), non è semplice da gestire.
Dopo averli mangiati fritti, con la pasta, crudi in insalata, il resto li ho messi sott'olio.
Così.
Cornaletti sottolio
- Cornaletti
- sale grosso
- aceto di mele
- aglio
- menta
Private i cornaletti dei loro semi. Tagliateli in due (come vi pare in senso della lunghezza o della larghezza) e metteli in un coppa. aggiungete abbondante sale grosso, girate e rigirate e lasciate riposare per un paio d'ore.
Sciacquateli con vino bianco e copriteli con aceto di mele (io lo preferisco all'aceto bianco normale perchè secondo me quest'ultimo è troppo forte). Lasciar riposare per 2-3 ore.
Scolate benissimo tutto l'aceto e sistemare i cornaletti in un barattolo di vetro precedentemente sterilizzato in acqua bollente, alternandoli con aglio e menta (a piacere potete aggiungere anche del peperoncino piccante).
Coprire con olio extravergine di oliva.
Mangiarli presto perchè tendono ad ammorbidirsi o ad impregnarsi troppo di olio.
Il miglio modo di mangiarli è tra due fette di pane fresco, con fette di pomodoro.
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27 settembre 2010
Tiramisù
Il figlio maggiore è ormai sulla sua strada che, spero, lo porterà verso le mete del suo cuore.
E' difficile spezzare il legame quotidiano che lega una madre a suo figlio. Un legame fatto dalle mille sensazioni di cuori che palpitano, di occhi che seguono ogni loro movimento, di orecchie allenate ad ascoltare i rumori di tutta la casa per sapere dov'è, cosa fa, se va tutto bene, fin da quando nascono. E braccia che accolgono, soccorrono, confortano, trattengono, e a malincuore lasciano andare. E labbra che stampano mille baci e non ne hanno mai abbastanza e che sussurrano parole che speri restino impresse nella loro mente. E mani che accarezzano, ammoniscono, aiutano, insegnano e creano per loro. E l'attenzione che nasce con loro e non muore mai anche quando vanno via. Il pensiero di una madre è costante, vigile, onnipresente.
A detta loro anche troppo. In effetti è vero.
Ma il vuoto che lasciano è pari allo spazio che loro stessi riempiono con le loro parole e i loro movimenti e la roba lasciata in giro e gli abbracci veloci e profondi nel corridoio di casa, o mentre prepari il loro dolce preferito. Quindi immenso...
Prima che partisse avevo cominciato a scrivere due libri, per la sua 'sopravvivenza' (uno per la gestione della casa e uno di ricette)... pensando che continuare a ronzargli nelle orecchie i miei soliti suggerimenti, insegnamenti, consigli ecc.. sarebbe stato utile.
Mi sono immedesimata nella sua situazione e ho capito che tutto ciò sarebbe stata solo una immensa rottura di p.... come un ronzio di zanzara fastidiosa che non smette di girarci intorno. E così ho desistito.
Sicura però che un giorno mi avrebbe chiesto almeno una ricetta.
E ho fatto bene, perchè non solo mi sono accorta che i consigli sono stati già tutti assimilati e si è sentito perfettamente a suo agio nella sua nuova casa e poi perchè ieri è arrivata la prima richiesta.
'Mamma, per favore puoi preparare e fotografare il procedimento per il Tiramisù?'....
E anche se il web ne ha fin sopra i capelli di Tiramisù fotografati e preparati nello stesso modo, io non potevo sottrarmi al richiamo di mio figlio.
Quindi .... abbiate pazienza, ma a volte d'ora in poi, a gentile richiesta filiale troverete i piatti che son banali e facili per noi mamme, ma che sono un territorio inesplorato per i nostri figli neo 'indipendenti'.
In fondo ci sarà pure una soddisfazione ad avere una mamma foodblogger no?
Tiramisù
- 400 g di savoiardi (una confezione intera)
- 4 uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 400 g di mascarpone
- circa 8 tazze di caffè
- cacao amaro in polvere
Il procedimento è fotografato e riassunto qui di seguito.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti.... chiamare la mamma.
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25 settembre 2010
Luce d'autunno
Che bella la giornata appena trascorsa....
Si parlava di LUCE. Un pò per prendere in giro me e una mia amica 'di foto', un pò perchè abbiamo notato che con tanta puntualità, in coincidenza dell'inizio della nuova stagione, la luce è cambiata.
E illumina di un colore nuovo tutto quello che è intorno a noi.
Oggi pioveva, ma dopo una mattinata dedicata a noi stessi, in compagnia di amici cari, la luce che avevamo dentro di noi, brillante e piena di serenità, ci ha fatto decidere di andare a mangiare al mare.
Non per nostalgia di un'estate che ci sta salutando, ma per amore per un mare che sa regalare colori, profumi ed emozioni anche con la pioggia.
Infatti pioveva, ma la bellezza di un mare dai colori cangianti, che passava dal grigio al verde al blu, con un'aria ancora morbida che ti avvolge come un'ultima carezza prima di lasciare posto al freddo che verrà..... sono stati un balsamo per chi riesce a vedere la bellezza ovunque solo perchè se la porta dentro.
E' proprio vero che la bellezza sta negli occhi di chi guarda. E vive come un dono l'allegria di una gita decisa all'improvviso, lo stupore per un libro ricevuto in regalo, che vale doppio, triplo, perchè comprato solo perchè chi lo ha visto ha pensato a te . E la compagnia dei nostri figli che sbuffando son venuti con noi e che poi ne hanno goduto e ci hanno evitato il pensiero costante del 'dove saranno?', perchè erano sereni accanto a noi.
Oggi avrei fotografato tutto, perchè tutto brillava di una luce speciale. Vi lascio solo un assaggio e spero che vi arrivi un pò della luce che oggi era in noi.23 settembre 2010
Vacanze con la Pippi
Rieccomi qui.
E' appena finita l'estate che mi ha regalato una settimana di sole e sorprese deliziose.
7 giorni di mare, campagna, puntatite turistiche, cibo buono, tante risate, tante parole e tantissime foto, e tutto questo vissuto in compagnia della Pippi.
Il blog mi ha fatto tanti regali, ma questo è assolutamente il più grande che poteva farmi.
Sono strani i rapporti che qui nascono, e son basati prevalentemente su parole e interessi comuni.
E di incontri ce ne son tanti e ovunque, tutti con gridolini di gioia, con sorprese e anche con delusioni.
Ma spesso durano il tempo di un incontro. Perchè magari lo scambio di sguardi cancella l'idea che ci si fa della blogger con cui si scambiano commenti e impressioni.
Ebbene con la Pippi non è andata così.
Con lei c'è stata subito ARMONIA. Di sguardi, di pensieri, di risate e confidenze.
E lei lentamente, con i suoi modi delicati, con la sua voce quasi sussurrata e i suoi occhi sempre sorridenti, pronta com'è a scoprire e accogliere come un tesoro tutto quello che non conosce, è un balsamo per l'anima.
Lei si muove intorno con leggerezza, si stupisce continuamente, si spaventa ed esclama 'o dio dio dio' un pò per tante cose, perde l'equilibrio nel mio ascensore e ride da sola, assaggia i nostri sapori e si lascia attraversare fino dentro dalla luce della mia terra e gode di tutto ciò. E io con lei.
E passeggiamo e parliamo e ridiamo e piangiamo anche, ma sempre insieme.
E ora lei è una delle donne che rendono ancora più ricca e bella la mia vita.
Non posso scrivere qui tutto il mondo di parole che vorrei dirle, oltre a quello che già abbiamo detto.
Ma posso regalare a chi passerà di qui solo un mare di foto tratto dall'oceano di quelle che abbiamo fatto insieme, Il nostro album di questa meravigliosa vacanza di fine estate.
Alla prossima, cara Pippi, che poi non è così lontana.........
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