Saltelliamo dentro e fuori gli stati d'animo gioiosi soledipendenti e malinconici (ormai infastiditi) pioggiasofferenti. E questo è l'elemento che accomuna tutti i blogger in questi giorni.
Tanto che mi sono così stupita di non aver altro da dire che quasi quasi stavo per chiedere le ferie anch'io dal blog. Ma oggi, dopo una mattinata da stress da capocantiere, son tornata a casa esausta (parola preferita da mio figlio, quando pretende il riposo dell'intellettuale che non vuole e non DEVE essere disturbato) e mi son vista costretta a preparare il pranzo. Ma la stanchezza richiede leggerezza e allora ho preparato uno dei piatti preferiti della mia mamma che abbina tutte le verdure alla pasta e non so com'è ma tutto diventa speciale, soprattutto perchè usa i prodotti freschi e li cuoce appena.
Ora mi sto concedendo 5 minuti di pausa e, nell'attesa che il caffè sia pronto, scribacchio qualcosa. Poco fa ho sentito un rumore familiare giù per la strada. Il rumore del 'motocarretto' Ape di Giulio, un fornitore locale 'a domicilio' di bibite e acqua. E si perchè noi, anche se abbiamo l'acqua buona, anche se non abbiamo dei problemi fisici particolarmente invalidanti, ci piace comprare di tanto in tanto delle bibite e latte di mandorle ecc.... dal signor Giulio, ma, soprattutto la cosa ci fa sentire speciali perchè ce le consegna a casa, con una puntualità incredibile. Alle 15 di pomeriggio si sente arrivare il 'tatatatatata' del suo splendido mezzo comodissimo che si infila dappertutto, carico di tante cassette che solo a vederle ti dissetano. E mi è tornato alla mente il primo incontro.
Mi ero informata su questo tipo di servizio a domicilio e mi avevano dato il nome sbagliato della persona e nemmeno il suo numero di telefono. Quindi non sapevo come rintracciarlo. Un giorno sento il suo 'motocarretto' fermarsi sotto il mio balcone per consegnare ad una signora a fianco. Mi affaccio e chiedo 'Scusi, Lei si chiama Biagio?' perchè così pensavo si chiamasse.
'No, signora, mi chiamo Giulio'
'A si, va bene lo stesso. Magari se mi lascia il numero, uno di questi giorni la chiamo per un ordine'.
Mi da il numero. Dopo qualche giorno perdo il numero. Aspetto che ripassi. Ripassa. Mi affaccio e da imbranata gli chiedo:
'Scusi, lei si chiama Biagio?'.
E lui con gesti alla Aldo (di Aldo, Giovanni e Giacomo...) 'Signò, jì sò Giulio, Giulio....me l'hai chiesto l'altro giorno arrèèt (per gli alieni.... arrèt= di nuovo).
Ovviamente mi sono sentita una rimbambita, ma una rimbambita umile e allora ho avuto la mia solita reazione delle situazioni imbarazzanti. Sono scoppiata a ridere e gli ho chiesto scusa e ho fatto subito l'ordine, dal balcone.
Bè il caffè è pronto, scrivo velocemente la ricetta e vi saluto. Alla prossima.
Madòòòò che corsa ragazzi............
Madòòòò che corsa ragazzi............
Spaghetti e cicorie con cacioricotta e sugo di pomodorini freschi al basilico
- Spaghetti (50 g a persona)
- Cicorie (puntarelle romane)
- olio extravergine di oliva
- pomodorini
- cipolla
- basilico
- cacioricotta fresco
Mettere l'acqua per la pasta. Nel frattempo spuntare le cicorie e metterle a bagno in acqua fredda. Appena l'acqua bolle mettere le cicorie, aspettare che riprenda il bollore e aggiungere gli spaghetti. Solo ora cominciate a preparare il sugo. In un tegame mettere dell'olio extravergine di oliva con la cipolla, i pomodori a metà e qualche foglia di basilico. Aggiungere un pò di sale e cuocere a fiamma vivace fino a quando è cotta la pasta.
Scolare gli spaghetti e le cicorie, condire con abbondante cacioricotta grattugiato e sugo di pomodorini. Aggiungere basilico fresco e servire.