Leggere è una delle passioni della mia vita. Niente riesce a farmi sognare tanto quanto un viaggio immaginato tra le pagine di una storia. Ha tutti i sintomi di una dipendenza. Il pensiero resta fisso alle vicende, anche di notte, quando i personaggi e i luoghi prendono forma nei sogni.
Il respiro si fa apnea quando il ritmo incalza. Non riesci a liberarti dalla voglia di lasciare tutto e sederti di nuovo per continuare. E porti il libro con te, vorresti finirlo subito, ma nello stesso tempo hai paura che finisca perchè sai che questo è un momento che non tornerà più. Rileggere un libro dopo un pò di tempo non ti da le stesse emozioni, non solo, le ultime impressioni andranno inesorabilmente a sostituire le prime e così avrai irrimediabilmente perso le tue antiche sensazioni.
Ma mentre lo vivi, un libro, vedi posti nuovi, conosci nuove persone, respiri e soffri e sogni con loro. E, come nel caso dell'ultimo mio libro letto, di cui ho parlato nel mio blog 'le parole di carta' assapori anche ricette che hanno sapori lontani. E non te ne liberi più finchè non prepari anche tu questi dolci e capisci, finalmente, il significato profondo di una storia.Poi se le mangi subito dopo aver visto 'Baaria' di Tornatore (stupendo e molto emozionante...ve lo consiglio!!!), la Sicilia è tutta intorno a te.
(La ricetta è riportata integralmente dalla prima pagina del libro 'Il conto delle minne' di Giuseppina Torregrossa)
Le minne di Sant'Agata
Pastafrolla
- Farina di tipo 00, 600 grammi
- Strutto, 120 grammi
- Zucchero a velo, 150 grammi
- Aroma di vaniglia
- uova, 2
Tagliare lo strutto a dadini e lavorarlo tra le dita insieme con la farina. Quando i due ingredienti saranno bel amalgamati aggiungere lo zucchero a velo, incorporare le uova e la vaniglia. Impastare velocemente. Quando il composto avrà una consistenza soffice ed elastica, da poterci affondare le dita come in un seno voluttoso, coprire con una mappina (= strofinaccio) e lasciar riposare.
Glassa
- Zucchero a velo, 350 grammi
- Succodi limone, 2 cucchiai
- Albumi, 2
Montare parzialmente gli albumi con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero, il succo di limone e condinuare a mescolare fino ad ottenere una crema bianca, lucida, spumosa.
Ripieno
- ricotta di pecora, 500 grammi
- Canditi (di zucca, cedro e arancia), 100 grammi
- Scaglie di cioccolato fondente, 100 grammi
- Zucchero, 80 grammi
Lavorare la ricotta e lo zucchero fino a farne una crema liscia, senza grumi. Unire i canditi e il cioccolato. Lasciare riposare in frigorifero per un'ora circa.
Imburrare e infarinare stampini rotondi, perchè il dolce abbia la forma di un seno. Stendere la pastafrolla in uno strato sottile. Foderare il fondo degli stampini, farcirli con la crema e chiuderli con dischi di pastafrolla. Capovolgerli sulla piastra unta e infarinata. Cuocere nel forno a 180° per 25-35 minuti. Sfornare e far freddare su una griglia.
Estratta delicatamente ogni cassatina dal suo stampo, colarvi sopra la glassa, in modo uniforme perchè tenderà a solidificare in poco tempo.
Perchè delle semplici cassatelle si trasformino come per magia in seni maliziosi, minne piene, decorare queste magnifiche, bianche, profumate rotondità con una ciliegina candita.
Estratta delicatamente ogni cassatina dal suo stampo, colarvi sopra la glassa, in modo uniforme perchè tenderà a solidificare in poco tempo.
Perchè delle semplici cassatelle si trasformino come per magia in seni maliziosi, minne piene, decorare queste magnifiche, bianche, profumate rotondità con una ciliegina candita.
Questo dolce ha un aspetto decisamente invitante!!! Le hai riprodotto esattamente uguali a quelle del libro!
RispondiEliminaLa descrizione che hai dato della dipendenza da lettura corrisponde esattamente passo passo a quello che provo io nei confronti dei libri!!
Un bacione cara Anna e buona lettura :0)
Ho l'acquolina in bocca......
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sto leggendo anche io il libro (più che altro lo sto bevendo, o forse sarebbe meglio dire mangiando, visto che in blog di cucina siamo e di minne di Sant'Agata si tratta!) ed è bellissimo. Le tue poi sono uguali uguali a quelle della copertina! Brava, brava, brava!
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaTi scrivo perché ho il tuo blog nel mio blogroll…da ieri ho cambiato l’indirizzo del mio blog .
Se sono nel tuo blogroll o ti farebbe piacere aggiungermi ora, il mio nuovo indirizzo è
http://nellacucinadimartina.giallozafferano.it/
Spero di farti cosa gradita con questo mio messaggio. Buon inizio settimana!
Martina
p.s. strepitose le minne!!!!!!
Complimenti Anna! Che dolce malizioso e delizioso! Sicuramente leggerò il libro e chissà magari mi cimenterò anche nella ricetta!
RispondiEliminaIn questo momento è più la fame di libri che quella di cibo.... ;-)
Un abbraccio Arianna
I dolci siciliani sono insuperabili!
RispondiEliminaQueste cassatine ti sono venute una meraviglia, mi piace molto la foto con il velo da sposa :)))
meravigliosi questi piccoli e stuzzicanti dolcetti....mi trovo come te quando ho un libro tra le mani..per non parlare di quell'attimo in cui stacchi gli occhi dalla pagina e ti trovi spaesati in un nuovo mondo...dove sono i personaggi? dove la storia?
RispondiEliminaAnnina Cara, che bellissima descrizione della lettura, si vede che le parole sono la tua vita, per come riesci a rendere le emozioni in frasi perfette. Perfette come questi dolci del resto, sono davvero fantastici. UN caro abbraccio, Chiaretta
RispondiEliminasono a dir poco meravigliose!!!
RispondiEliminacomplimenti!!!
voglio provare sono così belle per nn dire qnt sono buone!!!
segno la ricetta e ti farò sapere:)
graziee
Anche io ho letto con grande piacere il libro di Giuseppina Torregrossa, e mi sono cimentata nelle minne, ma dimezzando la ricetta ho dovuto fare degli aggiustamenti, per esempio usare ugualmente 2 uova, e la quantità di glassa secondo voi che avete provato, non è un po' troppa... Stasera le assagerò e vi sarò sapere.
RispondiEliminaGrazie per le bellissime foto
@ simonetta... onestamente non è la glassa ad essere eccessiva, ma il ripieno.... in effetti quando li ho rifatti ho ridimensionato il tutto.
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