Serata d'estate, di quelle calde ma non più afose, perchè alle 21 circa tutto si placa e la notte sembra piena di promesse, in una città come Roma.
Ci aspetta una serata molto importante. Un onore riservato a pochi.
Siamo attesi nella hall di un albergo importante di Roma da nuovi amici che hanno la fortuna di conoscere e di poter godere dell'amicizia di uno dei più grandi chef italiani: Alfonso Jaccarino. E questa sera vogliono condividere con noi questo privilegio.La serata inizia nel migliore dei modi, con grande simpatia e rilassamento. Scherziamo sulle nostre passioni comuni, cucina, viaggi, mariti che si addormentano al cinema e avventure gastronomiche.
Quindi ci avviamo al ristorante.
Atmosfera magica, luci basse, aria di Roma intorno a noi, personale gentilissimo, tavola impeccabile ed elegantissima grazie alla sua estrema semplicità. E li, sul tavolo, mi aspetta il primo regalo. Un libro prezioso, che racchiude la storia personale e le creazioni dell'importante chef che stiamo per conoscere.
Ed eccolo che molto tranquillamente ci viene incontro per salutarci, lui, proprio lui, Alfonso Jaccarino, che questa sera cucinerà per noi le sue specialità.
Gentilissimo, ci parla della sua cucina, del suo amore per i prodotti 'buoni', per la semplicità delle sue preparazioni, che devono comunicare il vero sapore e il vero profumo della terra e del mare, dell'importanza della qualità e della curiosità della ricerca.
Amabile la compagnia, amabile la serata che così scorre.
E inizia una passeggiata tranquilla in un mondo di sapori e di bellezza.
I piatti che abbiamo degustato rappresentano un'esperienza di altissimo livello estetico-gastronomico.
In ciascuna preparazione si ritrovava il rispetto dei prodotti migliori, cucinati in modo delicatissimo e a cui veniva restituita una presentazione che definirei ARTE.
Capolavori da gustare con gli occhi e con il palato.
Il tutto reso ancora più gradito dalla gradevolissima compagnia, dal regalo graditissimo autografato dall'autore e, infine, dall'ultima emozione...che ci è stata regalata dalle sue parole.
Stamattina alle 6 ero già sul mare, giù a Punta Campanella. Il caldo non era ancora arrivato, anzi, c'era un aria che sapeva di carezza. Il mare era piatto, calmo come solo all'alba. Tutto era immobile e silenzioso. Mi sono commosso davanti a tanta bellezza...