29 maggio 2009

Oggi è il mio compleanno


Oggi è un giorno speciale, un giorno in cui devo dimostrare a me stessa di volermi bene.
E allora, come faccio per tutti i miei compleanni, mi preparo una bella torta, mi compro dei fiori e un bel regalo, mi faccio bella e affronto il nuovo anno.
Ma questo compleanno ha un sapore diverso. E' una data importante....certo da non caricare di significati... ma nemmeno da salutare con indifferenza. In fondo abbiamo bisogno tutti di un momento in più di riflessione e cerchiamo un'occasione buona per farlo.
E allora ....
Brava Anna per aver tenuto saldi e forti intorno a te i tuoi affetti più cari, difendendoli come una tigre dagli attacchi della vita.
Brava per la pazienza che hai sempre avuto e che, penso, dovrai ancora avere per realizzare i sogni a te più cari.
Brava Anna per la strada che fino ad oggi hai saputo percorrere, spingendo chi si voleva fermare e trascinando chi aveva bisogno di un pò di entusiasmo per continuare.
Brava per l'ottimismo che hai sempre dimostrato quando il buio avrebbe potuto trascinarti giù, e anche quando c'è riuscito hai sempre trovato dentro di te una fune che ti ha riportato verso la luce.
E finora ha parlato Narciso.
Ma devo anche dire che sono stata fortunata perchè la vita è stata generosa con me. Perchè mi ha donato i regali più grandi che si possano desiderare.
L'amore di un uomo che ormai da una vita cammina con me e con silenzio e pazienza tiene con i piedi a terra questa moglie fin troppo esuberante, ma che sa farmi anche volare in alto quando è vicino a me.
Il grande, immenso, infinito amore dei miei figli, pezzi di me che vivono staccati da me, di cui sento la mancanza anche se li tengo stretti al mio cuore. Che mi hanno insegnato a guardare la vita in modi diversi, attraverso i loro occhi ingenui e sorpresi, attraverso le loro conquiste quotidiane. E avere loro accanto significa per me non desiderare altro.
L'amore dei miei genitori (e della mia meravigliosa famiglia) grande e infinito anch'esso, che ci sono sempre e sempre ci saranno in ogni respiro della mia vita. Perchè mi hanno insegnato ad essere quella che sono e ad essere felice per le cose che ho e non infelice per quelle che non posso avere.
E cosa dire dell'infinito movimento dei miei amici, che ogni giorno ho intorno a me. Questa marea di affetto che mi avvolge e mi fa galleggiare anche nelle tempeste più violente. Questa ondata di allegria e musica che mi travolge ogni volta che ci incontriamo.


TANTI AUGURI A ME!!!!!!!

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27 maggio 2009

Orecchiette di grossetto con cacioricotta e basilico


Oggi si mangia leggero, anzi leggerissimo. Questo è un piatto tipico della nostra cucina pugliese, molto apprezzato soprattutto d'estate, quando sono presenti tutti gli ingredienti che gli conferiscono un sapore fresco.
Le orecchiette le conoscono tutti, quelle integrali fatte con la farina di grossetto, un pò meno. Inoltre è indispensabile il cacioricotta, formaggio fresco dal sapore di latte (è una specie di ricotta dura...), il basilico freschissimo di pianta e i pomodorini altrettanto freschi per il sugo.
In questi giorni di calura più che estiva ci siamo liberati dei vestiti, dei cibi pesanti, delle cose superflue sopportate per tutto l'inverno e ci stiamo attrezzando con vestitini leggeri, infradito, anguria e thè, Anche i libri dovranno essere leggeri quest'anno..... dentro e fuori.
E in effetti è appena arrivato l'ultimo libro di Giorgio Faletti, 'Io sono Dio', che ho ordinato dalla sua casa editrice, con il suo autografo.
Io adoro questo autore e vorrei tanto incontrarlo..... Se conoscete le tappe del suo tour promozionale del libro avvisatemi..... Sono molto felice che quest'uomo così poliedrico, che io ammiravo come comico, poi come cantante, dopo ancora come attore, abbia trovato il vero se stesso nella scrittura. Scrive benissimo, in uno stile personalissimo e accattivante. E poi le trame sono veramente geniali.... Ora ho iniziato l'ultimo libro e mi ha già preso, tanto che sto rallentando perchè non voglio che finisca presto.
Bene ora torniamo alla ricetta...

Orecchiette di grossetto con sugo di pomodorini freschi, cacioricotta e basilico

- 150 g di orecchiette di grossetto (farina integrale) a persona
- pomodorini freschi per il sugo
- salsa di pomodoro
- cipolla
- sale
- olio extravergine di oliva
- cacioricotta
- un mazzetto di basilico fresco

Mettere a cuocere l'acqua per la pasta e nel frattempo preparare il sugo con olio extravergine di olive, cipolla, un pò di basilico spezzettato con le mani e pomodorini tagliati a pezzetti.
Far rosolare bene il tutto e quando i pomodori si sono 'ammosciati' aggiungere un pò di salsa di pomodoro e il sale. Continuare la cottura per almeno 10 minuti e spegnere la fiamma.
Quando l'acqua bolle, salare e tuffarvi le orecchiette. Attenzione perchè bastano solo 5 minuti per farle cuocere.
Scolare la pasta e condirle con cacioricotta grattuggiato, sugo e ancora basilico fresco spezzettato con le mani.

E queste sono le foto che illustrano la preparazione delle orecchiette, tratte da un corso di cucina fatto per una delegazione francese durante un gemellaggio.





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26 maggio 2009

La terra dentro il mio cuore


Il pomeriggio era infuocato, come del resto lo sono tutti i pomeriggi di agosto.
Niente ombre, solo stoppie e niente più erba, il cane addormentato che non avrebbe abbaiato assolutamente a nessuno e il caldo che pareva uscire dalla terra, marrone e arida.
Era abitudine, anzi d'obbligo, la dormitina pomeridiana. Nonna, mamma e zia Giovanna, rigorosamente in ordine di potere, non ammettevano repliche. Dopo pranzo tutti dovevano aandare a letto almeno fino alle 4, giustificando il proprio bisogno di abbiocco con una sana abitudine che tutti dovevano seguire. E così noi figli e nipoti, scalciando e piagnucolando, finivamo ad occhi aperti sotto le lenzola fresche, finchè l'immobilità forzata domava le nostre energie e ci faceva scivolare nel sonno.

...... continua su leparoledicarta

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25 maggio 2009

il pane

Non è che vogliamo lamentarci sempre, però ora che c'è il sole ci lamentiamo del caldo, ora che sta finendo la scuola e si avvicinano le vacanze ci lamentiamo che ANCORA non è finita e ci trasciniamo davanti ai libri. Appena senti che stai raggiungendo una meta e cominci a prepararti per il meritato riposo, ecco qua arrivare all'improvviso 39 di febbre che costringe il piccolo a letto con dolori di testa e mal di gola. Il tutto da sopportare con un caldo torrido.
E le paure per le interrogazioni da completare, il timore di non farcela, il malessere che prevale. E allora io e il mio piccolo ci siamo ritrovati a casa con un'intera mattinata da gestire tra interrogazione di storia da ripetere per la centesima volta, l'antinfiammatorio da prendere ad orari stabiliti per combattere il malessere. E allora ho pensato che mai come questa mattina c'era bisogno di preparare qualcosa di buono. E quando non hai voglia di mangiare cose dolci, intingoli o cose pesanti, la scelta più giusta è tornare alla cosa più buona che ci sia: il PANE.

Non ho in casa l'impastatrice e da sempre ogni mio tentativo di panificare è risultato vano. Ma tempo fa ho trovato una ricetta facile e invitante creata da Adele e avevo appuntato il post-it sulla mia bacheca, aspettando il momento giusto. Che è arrivato. La facilità dell'esecuzione, il risultato raggiunto, l'economicità della spesa, e la soddisfazione finale, la includono ad honorem tra le ricette del libro per i miei ragazzi.


E questo è il meraviglioso panino caldo farcito con prosciutto cotto, pomodoro, formaggio e basilico che alle 11,30 abbiamo mangiato io e mio figlio. Abbracciati e contenti. E febbricitanti.

Pane veloce

- 500 g di farina tipo 00
- 370 g circa di acqua tiepida
- 1 cucchiaino di miele
- mezzo lievito di birra
- 1 cucchiaino e mezzo di sale fino

In una coppa da lievitazione versare la farina e il sale. Nell'acqua tiepida sciogliere il miele e il lievito di birra e versare il tutto nella coppa, mescolando con una forchetta.
L'impasto deve risultare molle e facilmente 'mescolabile' con la forchetta.
Coprire la coppa e lasciar lievitare per un'ora e mezza circa.

Alla fine della lievitazione, versare l'impasto su una spianatoia o un foglio di carta da forno infarinato e far rotolare la pasta per avvolgerlo di farina e facilitare la lavorazione.
Tagliare l'impasto in 3 pezzi e dandogli velocemente la forma di filoncini con le mani, adagiarli su un tegame da forno (anch'esso foderato con la carta da forno).

Si otterranno così tre filoncini che si metteranno a cuocere in forno a 240° fino a completa doratura.
Da mangiare subito, caldo. Con o senza farcitura.

E penso a chi amerebbe mangiarlo caldo con la Nutella.


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22 maggio 2009

Pollo e patate alle erbe aromatiche

Oggi il tempo corre velocissimo. Sono immersa in un mare, anzi in un oceano infinito di cose da fare, e a quest'ora sono riuscita a cancellare solo la prima riga dell'elenco. Mi sono accorta con orrore che è quasi ora di pranzo, la cucina è ancora ferma.....e la rivoluzione di primavera è tutta intorno a me.
Allora mi fermo, respiro, faccio quell'esercizio che faceva fare Tom Cruise alla figlia in preda al panico nel film 'La guerra dei mondi' (braccia davanti, respirare e ripetere 'questo è il mio spazio', qui sono al sicuro'.......)..... non succede assolutamente niente... sono sempre nervosissima e non riesco a fermarmi.
Allora mi concentro sul pranzo, ecco, vediamo una ricetta di quelle velocissime da inserire nel libro dei ragazzi che vogliono (o devono) imparare a cucinare: 'Pollo e patate alle erbe aromatiche', piatto unico, completo, profumatissimo. Si prepara in 5 minuti e poi si delega il forno per la cottura.
Mannaggia..... ma si sente l'affanno?........................


Pollo e patate alle erbe aromatiche

- Coscette di pollo a pezzi
- patate
- un mazzetto di erbe aromatiche : salvia, rosmarino, timo, prezzemolo.
- aglio
- sale, pepe
- olio extravergine d'oliva
- vino bianco

Versare in un tegame da forno l'olio. Mettere i pezzi di pollo. Aggiungere le patate sbucciate, lavate e tagliate a pezzi grossi.
Aggiungere le erbe spezzettate grossolanamente con le mani.
Sbucciare l'aglio e tagliarlo a fettine e metterlo nel tegame.
Salare e pepare. Con le mani mescolare il tutto, affinchè sia le patate che i pezzi di pollo si ungano per bene e si profumino con le erbe.
Sistemare per benino il tutto e infilarlo nel forno a circa 200° fino a doratura.
Ogni tanto girare i pezzi di pollo per farli cuocere in maniera uniforme. Quando sembra aver completato la cottura, aggiungere un filo di vino bianco e far cuocere fino ad evaporazione.

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21 maggio 2009

Fermiamoci un momento ......

In questo periodo dell'anno siamo sommersi da iniziative che ci invitano a versare il 5 x mille, a favore di associazioni di volontariato. La scelta è veramente difficile, poichè la maggior parte di esse sono mosse da validissime e degne intenzioni, e sceglierne una, penalizzando tutte le altre, ci fa sentire un nodo in gola. Quindi siamo costretti ad orientarci seguendo il cuore e, soprattutto, la certezza che le nostre intenzioni giungano davvero a buon fine.

Io conosco personalmente i componenti dell' associazione Gruppo Quetzal Onlus, poichè ho vissuto una parte molto importante della mia vita insieme a loro. Medici che oltre ad una grande professionalità, hanno anche un grande cuore.
Hanno creato un'Associazione di volontariato e cooperazione internazionale impegnandosi soprattutto a favore dell’infanzia realizzando prevalentemente progetti a carattere scolastico e sanitario, sia autonomamente che in collaborazione con le Congregazioni Religiose Missionarie.


Le loro inziative spaziano dall'adozione a distanza, a progetti internazionali soprattutto in Guatemala, Honduras, Albania come pure in Italia, alla istituzione di borse di studio internazionali, con lo scopo di garantire il sostegno economico a ragazzi meritevoli di famiglie disagiate, che altrimenti non potrebbero mantenersi agli studi universitari.




Si può sostenere questa Associazione in diversi modi:
.. Associandosi...
Associazione al Gruppo Quetzal.
La quota di adesione è di 20 euro l’anno, e dà diritto a ricevere la tessera, a partecipare alle attività previste dallo statuto e alla vita del Gruppo in generale, come incontri e iniziative. Potete associarvi:
- scrivendo a info@gruppoquetzal.org
- scaricando il modulo di associazione e inviandolo a Gruppo Quetzal onlus, via A. Manzoni, 32/A – 70131 Bari Carbonara
- telefonando allo 080 5651609


.... oppure ....
Destinazione del 5 per mille.
Non costa nulla ed è fondamentale. È sufficiente indicare nella vostra dichiarazione dei redditi la denominazione della associazione e il nostro numero di codice fiscale: 03701690756

Ci preme sottolineare che le intenzioni dei sostenitori vengono sempre rispettate: ogni centesimo donato viene utilizzato per la destinazione indicata senza detrazioni di nessun genere.

Per i versamenti postali:
CC numero 44442994
Intestato a Gruppo Quetzal onlus – Bari

Per i bonifici bancari:
Banca Popolare Pugliese, via Matarrese, 10/a - Bari
CC 1130186
IBAN IT31 R052 6204 001C C086 1130 186

Ricordate di conservare sempre le vostre ricevute: per i versamenti effettuati al Gruppo Quetzal onlus è prevista la deducibilità fiscale.

Sostegno a distanza di un bambino, un disabile o un anziano:
inviate una mail a info@gruppoquetzal.org
oppure una richiesta per posta tradizionale alla sede dell’Associazione.

Grazie a tutti coloro che si uniranno a noi

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20 maggio 2009

Ricci di mare, è arrivata l'estate

Approfittando del sole e del caldo che ormai ci avvolge da qualche giorno, mi son goduta una passeggiata al mare. Che bello poter respirare l'aria profumata di salsedine, guardare il mare stando seduti sulla sabbia e vedere che è solo tuo.
L'aria calma accarezza la pelle e, se chiudi gli occhi, stando sdraiata sulla sabbia puoi sentire solo il rumore dell'acqua che lenta sale e riscende sul bagnasciuga. Silenzio tutto intorno, nè auto che passano, nè gente che urla, nè bambini o ragazzi che giocano al pallone.
Solo profumo di mare, brezza tiepida e suono di piccole onde.
E' facile addormentarsi così e dirsi di continuo 'beata me' e non desiderare nient'altro dalla vita, perchè tutto è perfetto li e in quell'istante.

E poi viene un piccolo languorino... e raggiungi subito un posto che sai, dove si possono mangiare i ricci. Posti semplici dove oltre ai ricci ti servono pane bianco morbido (perchè i ricci si raccolgono con il pane e non con il cucchiaino, e se ne resta ancora un pò sei pure autorizzato a... leccare il fondo del riccio ...), birra ghiacciata e pezzi di formaggio che 'lega'.

Il posto dove vivo io si trova in collina, in Puglia, e sembra essere al centro di tutto. Equidistante da quasi tutti i posti belli da visitare, a metà strada tra Bari e Taranto, a metà strada tra i due mari, tanto che quando decidiamo di andare a mare, ci regoliamo solo con il vento, e scegliamo la spiaggia dove sicuramente il mare sarà tranquillo. Tanto è a 30 minuti o da una parte o dall'altra....
E poi dopo una giornata di mare e sole è bello aspettare la sera sugli scogli, mentre mangi o ricci o una bella frittura di pesce fresco...in compagnia degli amici e del rumore del mare.

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18 maggio 2009

torta integrale con mandorle e marmellata di mirtilli

Il compleanno di mio figlio ha risucchiato tutte le mie energie, fisiche e mentali. Per fortuna che ho avuto a disposizione tutta la domenica per riposarmi, eppure mi sento ancora come svuotata. Stamattina al mio risveglio c'era un sole e un caldo incredibile. Poverini i ragazzi che con l'aria d'estate tutta intorno sono andati malvolentieri a scuola. Nel pomeriggio hanno ciondolato un pò ma poi si son resi conto dei compiti da fare e hanno iniziato a fare il loro dovere. O quasi.
IO mi son trasformata in una pasticcera e, in barba alla dieta e, soprattutto, con la scusa che potevano venire ospiti per 'il complimento' dei 18 anni, ho sfornato dolci per tutto il pomeriggio.
Quindi ho preparato la torta all'arancia di Gunther, di cui parlerò in un altro post, dei dolcetti alle mandorle profumati al limone (che dovevano essere morbidi, ma son venuti un pò a pietra, però buoni) e, infine, una splendida torta di farina integrale e mandorle con marmellata di mirtilli, la cui ricetta ho trovato su un forum di cucina di cui non ricordo il nome. Se l'autore dovesse riconoscere la propria ricetta, non me ne voglia se non l'ho citato. Dico solo che non l'ho inventata io....
Uno spettacolo!!! Davvero buona...


Torta di farina integrale con mandorle e marmellata di mirtilli

- 4 uova
- 200 g di zucchero
- 100 g di olio di semi
- 100 g di farina
- 300 g di farina integrale
- 100 g di mandorle pelate
- 1 bustina di pane degli angeli
- latte q.b.
- marmellata di mirtilli

Mescolare lo zucchero con i tuorli, e montare gli albumi quasi a neve. Aggiungere le mandorle pelate e frullate grossolanamente, la farina bianca, l'olio e infine la farina integrale.
Aggiungere gli albumi, il lievito sciolto nel latte in quantità tale da raggiungere una consistenza morbida. Mettere nella teglia protetta da carta da forno e cuocere per 30/35 minuti a circa 200°.
Fare la prova dello stuzzicadenti per controllare la completa cottura e lasciare raffreddare in forno.

Una volta freddo, tagliarlo a metà e spalmare la marmellata di mirtilli. Cospargere di zucchero a velo e guarnire a piacere.


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16 maggio 2009

18 anni di Domenico


Con tutto l'amore che posso, tanti auguri al mio amore grande Domenico, che oggi compie i suoi 18 anni. Non ero preparata a vivere questa tappa così importante. Lui è in fibrillazione da giorni, pieno di aspettative, ansie, timori, gioia e improvvisa malinconia. Il passaggio all'età adulta la vive anche lui, come me come respiro di autonomia e libertà e voglia di restare al sicuro del nostro abbraccio.
Amore mio, i fili dell'amore non si spezzano mai, ma non ti terranno mai legato ad un solo posto.
Ti abbiamo sempre insegnato a volare ed ora, vola più in alto che puoi, al di sopra del grigio dei sentimenti tristi, sopra alla mediocrità e alle piccolezze delle cattiverie, non accontentarti mai, perchè ci sarà sempre ancora e ancora da vedere, imparare, ascoltare, sentire. La vita è un dono meraviglioso che ti stupirà ogni giorno, con i suoi suoni, i suoi colori, le vibrazioni che sono sempre intorno a chi sa percepirle. Hai tante cose belle intorno e dentro di te, i tuoi meravigliosi amici, la tua allegria e la semplicità, la tua perenne voglia di fare e di muoverti, la stima e l'amore di tutti, i tuoi sogni, le tue speranze, lo sguardo fisso verso il futuro.
Auguri amore mio, che tutti i mattini della tua vita siano pieni di sole.

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14 maggio 2009

Son già pronte le ciliege


Finalmente il sole. E sta anche durando. La prima cosa che riesco a desiderare è passeggiare all'aria aperta, fare mio un ritmo lentissimo, svuotare la mente dai pensieri e dalle ansie, dimenticare anche i libri che sto leggendo, che di solito mi portano lontano.....
E diventare un tutt'uno con ciò che mi circonda. Il verde, il vento leggero, il profumo dell'erba che stanno tagliando nei campi.
Avevo bisogno di questo stamattina. Di stare un pò da sola e non pensare. E allora mi sono rifugiata nel mio luogo magico, un luogo di pace dove vai piena di ansie e torni in armonia con il mondo. Mi son detta 'andiamo a vedere a che punto sono le ciliege'. E ho trovato la sorpresa.....
Tutto quello che c'è nella foto è parte di ciò che ho portato a casa.....ciliege, fragoline, asparagi, erbe aromatiche........ giusto per condividere.
Prossima tappa: il mare.

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13 maggio 2009

I lampascioni

Chi conosce questi fiori?

Sono una specialità della mia terra. Amari e dolci allo stesso tempo. Chi non li conosce ha un pò di timore ad assaggiarli, ma una volta provati non si dimenticano più. Sono i lampascioni, bulbi amarognoli, simili a piccole cipolle, ma che con le cipolle non hanno niente a che fare.

Da noi sono una specialità locale, da degustare lessi (conditi con olio, sale e pepe), arrostiti con tutta la buccia, fritti in pastella, in frittata con le uova e il formaggio, e, come in questa mia versione fotografica, fritti nell'olio bollente conditi con il vincotto di fichi (*).

Lampascioni fritti conditi con vincotto di fichi (*)

- lampascioni
- olio di semi per friggere
- vincotto di fichi (*)

Pelare e pulire i lampascioni e lavarli in abbondantissima acqua, per eliminare anche la 'colla' che ne fuoriesce.
Fare delle incisioni lateralmente e asciugarle. Appena l'olio è bollente immergerle. Si vedrà il lampascione trasformarsi in un fiore che si apre con dei petali croccantissimi. Appena sono aperti completamente e dorati, metterli a scolare su carta assorbente.
Condire con vincotto di fichi e servire.


(*) il vincotto di fichi è una squisitezza che si produce qui e si ottiene facendo bollire i fichi maturi e spaccati, coperti da due dita d'acqua. Quando si è consumata un pò l'acqua e l'impasto risulta 'cotto' e completamente sfatto, si mette il tutto in un sacco per alimenti e si lascia filtrare il liquido.
Questo stesso liquido si mette a cuocere fino a farlo ridurre alla consistenza simile a quella dell'aceto balsamico (magari un pò più denso).
E' una specie di caramello profumato... si usa con le cartellate a Natale e sui lampascioni. Io lo uso anche sulla panna cotta ed è divino. Appena lo faccio pubblico il post.


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12 maggio 2009

La compagnia del Cavatappi


Girovagando qua e la nel mondo blogger e non solo, mi sono accorta di essere forse l'ultima persona che ancora non conosceva l'ormai famosa Compagnia del Cavatappi, negozio e-commerce specializzato in prodotti di alta gastronomia. Il sito, molto semplice nella consultazione, offre una vasta gamma di prodotti di qualità. Davvero completa la sezione dedicata alle grappe e ai vini.
Inoltre la sezione dedicata alla pasta, è un'invito alla creatività. Inoltre l'iniziativa riservata ai blogger risulta davvero molto interessante poichè consente di conoscere più da vicino l'intero catalogo dei loro prodotti, ricevendo gratuitamente un pacco per la degustazione.
Vi consiglio di farci un salto. E' davvero un'ottima opportunità per fare una spesa di qualità comodamente da casa...
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9 maggio 2009

Crema di asparagi


Qualche anno fa abbiamo comprato un pezzo di terra con un trullo. Quando si decide di acquistare qualcosa, bisogna aspettare il colpo di fulmine. La ragione deve essere messa da parte e bisogna seguire l'istinto. Devi sentire dentro di te che quel posto è speciale, che anch'esso vuole te e che vuole donarti i suoi tesori. Bisogna saper ascoltare un legame profondo, che viene da lontano e da dentro di te.
Così è stato. E da allora in ogni momento dell'anno vado a raccogliere quello che questa terra mi offre. Non mi lascia tornare mai a casa a mani vuote. Cicorielle, bietoline selvatiche ed erbe aromatiche varie, sono sempre li pronte. Frutta quasi in ogni stagione. In questo periodo per esempio sono appena finiti nei dintorni gli asparagi selvatici, ed ecco che cominciano a spuntare, tra le fragoline di bosco, enormi asparagi succulenti, che poi a un certo punto mi stanco di mangiare e devo necessariamente pensare alla maniera di conservare.


Ed è così che nasce la mia crema di asparagi, da usare come condimento per la pasta e da arricchire, volendo, con pancetta croccante o piccoli pezzi di speck, o solo con un pò di parmigiano e un filo d'olio.
Crema di asparagi giganti

- asparagi giganti
- olio extravergine di oliva
- burro
- piccolo pezzo di cipolla
- brodo vegetale
- poca panna liquida
- sale

Lavare gli asparagi in abbondante acqua e privarli della parte dura e legnosa.


In un tegame mettere a rosolare la parte tenera degli asparagi con olio, burro e un piccolo pezzo di cipolla.

Una volta insaporiti, aggiungere un pò di brodo vegetale per ultimare la cottura.
Quando sembrano già morbidi, salare e frullare il tutto aggiungendo un pò di panna liquida per raggiungere la giusta consistenza.
condire con questa salsa meravigliosa un bel piatto di tagliatelle.....
Se invece volete conservarla non aggiungere la panna e versarla nei barattoli e far cuocere a bagnomaria prima di mettere in dispensa.

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