Eccomi qui. Sono appena tornata dall'ennesimo viaggio a Roma, che ormai è la mia seconda casa. E questo lo avverti quando ti senti a tuo agio tra strade e vicoli. E quando c'è qualcuno che comincia a salutarti e ti riconosce. Il fruttivendolo, il panettiere e il salumiere dell''Antica Caciara', il portiere di casa e soprattutto il barista del meraviglioso bar sotto casa, che appena ti vede spuntare dal portone comincia a preparare la colazione che preferisci e riesce a stupirti.
Il bar davanti casa mia è un bar speciale. Quartiere spettacolare il mio, strada famosa anche perchè set di film noti, e mitico bar (non so se posso citarlo, diciamo che è un nome ... glorioso), con il mitico Marco che ormai ho capito, apprende al volo i gusti dei suoi clienti e li coccola con il cornetto giusto e la battuta giusta, sempre garbata, e con le sue mille idee da realizzare li davanti al bar e per il bar. Dalla mattina si vedono sempre tante persone sostare mollemente a leggere il giornale, a scambiare due chiacchiere, con la lentezza e l'ironia tipica dei romani. E sembra che, a dispetto del caos che regna a partire da due strade più in basso, li il tempo si sia fermato.
La vecchia Roma è ancora li, con i suoni romaneschi, gli antichi profumi e l'indolenza dei micioni sornioni che passeggiano.
E scriverò anche del posto che ho scelto per vivere a Roma e del perchè.
E' importante farlo bene perchè secondo me niente nella vita accade per caso. E' come se tutto quello che ci riguarda e ci riguarderà, resta immobile ad aspettarci. E il tempo che trascorre da un appuntamento all'altro della nostra vita, non è altro che il tempo necessario per percorrere una strada che va sempre in avanti, dove incontriamo persone e luoghi di cui più o meno ci ricorderemo, che possono camminare con noi , lasciarci durante il percorso, persone che prenderanno strade diverse dalla nostra e che prima o poi potremo incrociare. O che forse non incontreremo mai più.
E poi ci sono i luoghi magici che sembra, ti stessero aspettando da sempre e che riconosci.
A me è accaduto.
Per motivi di lavoro siamo stati costretti a cercar casa a Roma. Per me, abituata a vivere in un paese, in una casa mia che ho costruito lentamente, giorno dopo giorno, piena di cose mie che raccontano di me e della mia vita, è stato un problema iniziare la ricerca. Da dove si comincia? pensavo... Dalla zona, mi son detta. Ma vicino a lavoro o ragionevolmente lontano, per evitare di sentirsi sempre 'in ufficio'?. Ragionevolmente lontano. Allora in un posto equidistante da tutto. Ok, al centro. E Roma al centro è Trastevere.
Ed è partita la ricerca, tra agenzie immobiliari, ricerche virtuali, annunci sparsi qua e là per strada. Tre settimane in cui ho visitato di tutto, immensi appartamenti per i quali ci sarebbe voluto un mutuo al mese per pagare l'affitto, bilocali bohemienne arredati in maniera essenziale ma con terrazzino che costavano comunque quanto una casa di 200 metri dalle mie parti, miniappartamenti da arredare che avrebbero richiesto un finanziamento pluriennale almeno da Ikea, case arredatissime con i mobili delle trisavole, fatti passare come scelta dell'architetto per calarsi nel 'passato' del luogo storico. Insomma una tragedia durante la quale mi intristivo e spegnevo il mio entusiasmo del trasferimento nella città eterna.
Poi un bel giorno arrivo all'appuntamento ....
Entriamo con l'agente immobiliare in un portone di una casa antica, di una strada notissima.
Palazzo con due portoni che danno su un atrio pieno di piante, portiere, gente che abita li da una vita, gatti romani indolenti che ti passano accanto e che sembra pensino 'e questi chissò? da ndò arivano? speriamo chessò tranquilli e nun sfottano, sinnò chi ja fà a core...'.
Ascensore tipo Profondo Rosso che da quando ho visto il film, prima di salirci controllo istintivamente di non avere una collana al collo... Entriamo in casa.
Corridoio al buio, si accende la luce e, piano piano, scopriamo cosa c'è in ogni stanza. Alzando la serranda lo studio di un professionista si illumina di un forte sole che mostra le librerie che tappezzano la stanza piena di libri.....uguali a quelli che ho io nella mia. Stessi autori, stesse edizioni, stesso modo di catalogarli, tanto da poter quasi capire quale sarà il successivo.
E poi altri libri che ... avrei voluto comprare e che non ho ancora fatto in tempo a prendere.
Stupita vado avanti con la perlustrazione. Cucina, bagno, ok.
Alziamo le serrande dappertutto e la casa si riempie di luce ovunque. Salotto con altra libreria... piena di tutti i cd della musica che adoro a che ... avrei voluto comprare, dvd di film amati da mio marito in collezione completa, dvd di film che i miei figli adorano....... Mi gira la testa.... rischio uno sbandamento.
Camera da letto.... c'è il copriletto che ho anch'io a casa.....
Mi manca il respiro.
Mi dico, calma e ragiona. Abbiamo semplicemente gli stessi gusti. O no?
E allora comincio a pensare che tutto questo era li per me. Stava semlicemente aspettando che io arrivassi e ridessi vita ad una casa chiusa da tempo per motivi a me sconosciuti.
C'è da scrivere un libro e chissà che non lo scriva prima o poi.
Vogliamo parlare anche di una ricetta che 'te fà sentì romano' sia quando la prepari che quando la mangi?
Meravigliosa Carbonara, che farà parte del libro per i miei figli, dato che quando la preparo diventano felici e allegri. Vuol dire che è una di quelle ricette che consolano e ti fanno sentire a casa ovunque.
Pasta alla Carbonara (per 4 persone)
- 500 g di pasta (rigatoni o spaghettoni, a piacere)
- 1 confezione di pancetta affumicata a cubetti
- 2 uova
- parmigiano grattuggiato o pecorino (se si gradisce un sapore più forte)
- olio e pepe
Mettere a bollire l'acqua per la pasta. Salare, immergere la pasta e contemporaneamente mettere l'olio in un tegame largo a sufficienza per 'saltare' dopo la pasta.
Versare la pancetta e farla soffriggere, ma non bruciare.
In un piatto capiente mettere le uova sgusciate e il formaggio grattuggiato e mescolare con una forchetta.
Scolare la pasta e versarla nel tegame con la pancetta. Versare sopra le uova sbattute e continuare a mescolare finchè il tutto risulta perfettamente cotto.
Attenzione, sarebbe utile conservare un pò di acqua di cottura della pasta per 'ammorbidire' la preparazione se dovesse risultare un pò troppo compatta.
Prima di servire pepare secondo il proprio gusto.
SEGUIRA' RACCONTO DI VIAGGIO ..........
La vecchia Roma è ancora li, con i suoni romaneschi, gli antichi profumi e l'indolenza dei micioni sornioni che passeggiano.
E scriverò anche del posto che ho scelto per vivere a Roma e del perchè.
E' importante farlo bene perchè secondo me niente nella vita accade per caso. E' come se tutto quello che ci riguarda e ci riguarderà, resta immobile ad aspettarci. E il tempo che trascorre da un appuntamento all'altro della nostra vita, non è altro che il tempo necessario per percorrere una strada che va sempre in avanti, dove incontriamo persone e luoghi di cui più o meno ci ricorderemo, che possono camminare con noi , lasciarci durante il percorso, persone che prenderanno strade diverse dalla nostra e che prima o poi potremo incrociare. O che forse non incontreremo mai più.
E poi ci sono i luoghi magici che sembra, ti stessero aspettando da sempre e che riconosci.
A me è accaduto.
Per motivi di lavoro siamo stati costretti a cercar casa a Roma. Per me, abituata a vivere in un paese, in una casa mia che ho costruito lentamente, giorno dopo giorno, piena di cose mie che raccontano di me e della mia vita, è stato un problema iniziare la ricerca. Da dove si comincia? pensavo... Dalla zona, mi son detta. Ma vicino a lavoro o ragionevolmente lontano, per evitare di sentirsi sempre 'in ufficio'?. Ragionevolmente lontano. Allora in un posto equidistante da tutto. Ok, al centro. E Roma al centro è Trastevere.
Ed è partita la ricerca, tra agenzie immobiliari, ricerche virtuali, annunci sparsi qua e là per strada. Tre settimane in cui ho visitato di tutto, immensi appartamenti per i quali ci sarebbe voluto un mutuo al mese per pagare l'affitto, bilocali bohemienne arredati in maniera essenziale ma con terrazzino che costavano comunque quanto una casa di 200 metri dalle mie parti, miniappartamenti da arredare che avrebbero richiesto un finanziamento pluriennale almeno da Ikea, case arredatissime con i mobili delle trisavole, fatti passare come scelta dell'architetto per calarsi nel 'passato' del luogo storico. Insomma una tragedia durante la quale mi intristivo e spegnevo il mio entusiasmo del trasferimento nella città eterna.
Poi un bel giorno arrivo all'appuntamento ....
Entriamo con l'agente immobiliare in un portone di una casa antica, di una strada notissima.
Palazzo con due portoni che danno su un atrio pieno di piante, portiere, gente che abita li da una vita, gatti romani indolenti che ti passano accanto e che sembra pensino 'e questi chissò? da ndò arivano? speriamo chessò tranquilli e nun sfottano, sinnò chi ja fà a core...'.
Ascensore tipo Profondo Rosso che da quando ho visto il film, prima di salirci controllo istintivamente di non avere una collana al collo... Entriamo in casa.
Corridoio al buio, si accende la luce e, piano piano, scopriamo cosa c'è in ogni stanza. Alzando la serranda lo studio di un professionista si illumina di un forte sole che mostra le librerie che tappezzano la stanza piena di libri.....uguali a quelli che ho io nella mia. Stessi autori, stesse edizioni, stesso modo di catalogarli, tanto da poter quasi capire quale sarà il successivo.
E poi altri libri che ... avrei voluto comprare e che non ho ancora fatto in tempo a prendere.
Stupita vado avanti con la perlustrazione. Cucina, bagno, ok.
Alziamo le serrande dappertutto e la casa si riempie di luce ovunque. Salotto con altra libreria... piena di tutti i cd della musica che adoro a che ... avrei voluto comprare, dvd di film amati da mio marito in collezione completa, dvd di film che i miei figli adorano....... Mi gira la testa.... rischio uno sbandamento.
Camera da letto.... c'è il copriletto che ho anch'io a casa.....
Mi manca il respiro.
Mi dico, calma e ragiona. Abbiamo semplicemente gli stessi gusti. O no?
E allora comincio a pensare che tutto questo era li per me. Stava semlicemente aspettando che io arrivassi e ridessi vita ad una casa chiusa da tempo per motivi a me sconosciuti.
C'è da scrivere un libro e chissà che non lo scriva prima o poi.
Vogliamo parlare anche di una ricetta che 'te fà sentì romano' sia quando la prepari che quando la mangi?
Meravigliosa Carbonara, che farà parte del libro per i miei figli, dato che quando la preparo diventano felici e allegri. Vuol dire che è una di quelle ricette che consolano e ti fanno sentire a casa ovunque.
Pasta alla Carbonara (per 4 persone)
- 500 g di pasta (rigatoni o spaghettoni, a piacere)
- 1 confezione di pancetta affumicata a cubetti
- 2 uova
- parmigiano grattuggiato o pecorino (se si gradisce un sapore più forte)
- olio e pepe
Mettere a bollire l'acqua per la pasta. Salare, immergere la pasta e contemporaneamente mettere l'olio in un tegame largo a sufficienza per 'saltare' dopo la pasta.
Versare la pancetta e farla soffriggere, ma non bruciare.
In un piatto capiente mettere le uova sgusciate e il formaggio grattuggiato e mescolare con una forchetta.
Scolare la pasta e versarla nel tegame con la pancetta. Versare sopra le uova sbattute e continuare a mescolare finchè il tutto risulta perfettamente cotto.
Attenzione, sarebbe utile conservare un pò di acqua di cottura della pasta per 'ammorbidire' la preparazione se dovesse risultare un pò troppo compatta.
Prima di servire pepare secondo il proprio gusto.
SEGUIRA' RACCONTO DI VIAGGIO ..........
Grazie per le tue belle parole sul mio blog e grazie per questo scorcio di Roma, aspetto il seguito. Adoro visitare le case degli altri, ogni casa ha un proprio cuore e ogni cuore è diverso in base a chi ci abita, se noi lo sappiamo ascoltare e cogliere l'essenza della casa scopriamo anche la personalità, le diverse sfumature, le storie e i gusti di chi vive o ha vissuto tra quelle mura. Io credo nel destino e penso che quella casa sia proprio quella giusta per te, sembra quasi che la casa ti aspetti a braccia aperte. Buonissima la pasta. Sono molto felice di avere un'amica "virtuale" come te! tanti cari baci!
RispondiEliminaScusami, ero io ma con un altro account, ti riscrivo il commento!
RispondiEliminaChe bella questa carbonara!! Un giorno ti vengo a trovare in quel meraviglioso quartiere, dove ho lasciato un pezzetto di me in ogni angolo...
nei prossimi giorni posto il nostro incontro, un abbraccio, è stato bello conoscerti!!
niente accade per caso, mi ritrovo spesso a pensarlo!
RispondiEliminaquante emozioni, quante sorprese ci riserva la vita!!!
Adoro Roma!!!è una città magica!!
grazie per il tuo racconto, aspetto il libro!!!:))
baci
ecco hai già sentito l'odore, sei già nelle corda di un luogo, riconosci le vibrazioni e questo è casa, è casa quando porti con te quello spirito di scoperta e avventura e di adattamento che apre.....in bocca al lupo
RispondiEliminawei ciao anna.. è da assai ke nn vengo a vedere cosa scrivi..!! ora mentre stai a parlare cn la mia mamma io sono in camera a scroverti qst commento!!..è bello vedere x la (si può dire 1 volta) roma.. la prima volta ke la vidi ero troppo piccola e nn mi ricordo nnt.. nn vedo l'ora di vedere la tua nuova casa!! speriamo ke veniamo subito..a trovarvi a roma!! ci spero molto!!
RispondiEliminaun bacio...
che meraviglia entrare in una casa e respirare la sua storia e turbarsi per come sembra incontrarsi con la nostra .Roma è una cittè che amo anch'io e i gatti , loro sono i verri padroni!!un abbraccio
RispondiEliminaMa sai che stai diventando proprio brava? Coinvolgente la descrizione.
RispondiEliminaPenso anch'io che nulla accada per caso,e penso anche che sarà proprio questo il piatto che vorrei assaggiare quando avrò il piacere di essere a cena con te e Franco nella vostra casa.
Mi sembra già di sentire il profumo nelle scale mentre mi accingo a suonare il campanello,ummm, che acquolina!
Tranquilla il vino lo porto io. A presto
Devi essere proprio una persona speciale...si capisce da come riesci a comunicare le tue emozioni, sei piena di vita e nel contempo si percepisce un equilibrio e una tranquillità interiore...
RispondiEliminaleggo ora questo post dedicato al tuo arrivo a roma, dopo aver saputo di te, della visita di Pippi a Roma..ed è già passato più di un anno da allora..
se è destino , visto che anche io vivo a Roma e non lontano da te (monteverde) , sono felice di pensare che troveremo il modo di incontrarci...un caro saluto
Da romana non posso che farti i complimenti per la ricetta della "Carbonara": è proprio come la faccio io e diffido da ogni altra manipolazione
RispondiEliminaGreetings! I love this incredible recipe! The post is truly interesting, and I am sure that it is easy to cook. I will give it a try!
RispondiEliminaThanks for such a remarkable article. I feel like you need to have your written texts translated in English, in order to ease the process of reading for us.
RispondiEliminaWe also want to talk about a recipe that made you feel Roman when you cook it and when you eat it.
RispondiElimina